Picchetto questa mattina a Castenedolo a casa della famiglia di Sefedin, padre, madre e 5 figli: il più piccolo 1 anno e mezzo, la più grande 16.
Sefedin è disoccupato: dopo tanti anni di lavoro in una fabbrica del settore plastico di Flero nel 2012 il licenziamento di tutti gli operai per il trasferimento dell’azienda: cassa integrazione straordinaria, indennità di disoccupazione e poi la morosità incolpevole e lo sfratto. Il picchetto dell’Associazione Diritti per tutti ha ottenuto il rinvio al 23 gennaio, periodo necessario per aprire la trattativa col comune. A Travagliato invece è stato sventato il tentativo proditorio di eseguire uno sfratto al primo accesso, non comunicato, dell’ufficiale giudiziario. I proprietari hanno minacciato la moglie incinta, presente in casa col bambino, e hanno insistito per l’esecuzione che è stata scongiurata dall’arrivo del marito Aziz e di alcuni solidali.