21 febbraio – A difendere Anna, lavoratrice precaria e ammalata di tumore, è stato un picchetto di attivisti italiani e migranti dell’Associazione Diritti per tutti e Magazzino 47. La donna italiana è sotto sfratto nel quartiere bresciano di Sant’Eufemia in quanto non le è stato rinnovato il contratto di lavoro a tempo determinato come addetta alle pulizie ed ha quindi perso il reddito. L’esecuzione è stata bloccata e rinviata al 18 aprile. Un esempio di lotta comune per interessi e bisogni comuni, per affermare il diritto universale alla casa, che supera le contrapposizioni e le logiche di “guerre tra poveri” alimentate ad arte. Sfratti impediti anche a Travagliato in via Molini dove abita una coppia con moglie incinta dopo aver perso un bambino due anni fa e a Castrezzato, dove la famiglia di Said con moglie e due figli, una maggiorenne ed un ragazzino minore; il padre ha lavorato per tanti anni nell’edilizia ed è stato licenziato dall’impresa a causa della crisi. Da pochi mesi ha ritrovato un’occupazione in una fabbrica e cercherà ora di trasferirsi in un altro appartamento.