informazioni aggiornate sulla pagina facebook dell’Associazione Diritti per tutti
13 gennaio 2022 Massimiliano ha lavorato come operaio ma finito un appalto la sua ditta non gli ha rinnovato il contratto a tempo determinato; poi ha fatto il pizzaiolo ma la titolare non lo pagava perché diceva che il locale andava male, così è finito sotto sfratto perché non è riuscito a pagare l’affitto. Questa mattina Diritti per tutti ha impedito che venisse buttato in strada e l’esecuzione è stata rinviata al 24 marzo. Nel frattempo farà domanda di casa popolare al prossimo bando previsto per febbraio (se non slitta ancora…) o chiederemo che intervengano le istituzioni per garantirgli un’alternativa abitativa d’emergenza.
18 gennaio 2022 (dalla pagina Fb Collettivo gardesano autonomo)
BLOCCATO UNO SFRATTO A CALVISANO!
Questa mattina picchetto in difesa della famiglia di Ahmed, coniugato con un’italiana, genitori di tre figli tutti minori. Lui è operaio nel settore alimentare, lei lavora nelle pulizie tramite il comune ma raccoglie 300 euro in due mesi.
La coppia aveva comprato la casa tramite un mutuo prima della crisi, poi l’alzarsi vertiginoso del prezzo da parte delle banche non ha reso più sostenibile il pagamento. Dopo diversi anni l’abitazione è stata comprata all’asta.
Scandalosa la proposta del comune di inserire solo la madre e i tre figli in un housing a Milano, lontanissimi dal territorio, lasciando per strada il padre. Come tutte le altre famiglie che seguiamo ha fatto domanda di casa popolare, ma non ha ottenuto alcuna assegnazione.
Diritti per Tutti!
20 gennaio 2022 Picchetto antisfratto dell’ Associazione Diritti per tutti al Villaggio Prealpino di Brescia per Lucy, una donna italiana rimasta vedova, due anni fa, con 3 figli di cui due minori e con un lavoro part-time. Il suo posto di lavoro, un’ agenzia Sisal, è stato chiuso a lungo per la pandemia e Lucy ha avuto una cassa integrazione di 400 euro, non riuscendo così a pagare l’affitto. Oggi l’esecuzione è stata rinviata al 26 maggio. La famiglia ripresenterà domanda per una casa Aler. Nel bando dell’anno scorso era risultata avente diritto ma non ha avuto l’assegnazione per lo scarso numero di appartamenti disponibili. Anche oggi abbiamo quindi ribadito che c’è bisogno di un piano casa che aumenti il numero di case popolari da assegnare a chi ne ha veramente bisogno e a canone sociale proporzionato al reddito!
24 gennaio 2022 (dal sito di Radio onda d’urto)
RONCADELLE (BS): SFRATTO A SORPRESA ESEGUITO DALL’ ISTITUTO VENDITE GIUDIZIARIE E FAMIGLIA CON MINORE IN STRADA
Il figlio di Elayssaoui ha 13 anni e frequenta la scuola media del paese dove abita, Roncadelle alle porta sud di Brescia. Questa mattina si è recato regolarmente in classe ed al ritorno ha trovato la porta del suo appartamento senza la serratura, chiusa con una catena ed un lucchetto. Dentro i suoi libri, i suoi vestiti, tutte le sue cose. Mentre lui e suo fratello, appena diciottenne, erano in classe ed i genitori si trovavano al lavoro nel piccolo negozio di frutta e verdura che gestiscono, funzionari dell’Istituto vendite giudiziarie accompagnati da carabinieri avevano eseguito lo sfratto. Ora la famiglia è in strada.
Il proprietario dell’appartamento preso in affitto dal fruttivendolo era fallito e le banche glielo avevano pignorato mettendolo all’asta; a fine estate Elayssaoui era andato in Prefettura da solo al Tavolo sfratti e le autorità avevano stabilito che il rilascio dell’appartamento dovesse avvenire dopo la fine di ottobre. Lui aveva detto che avrebbe cercato un altro alloggio ma sebbene abbia la cittadinanza italiana porta un cognome straniero e fa fatica a trovare un proprietario che glielo affitti, anche perchè sul mercato privato richiedono come garanzia uno o addirittura due contratti di lavoro a tempo indeterminato. Questa mattina, senza preavviso, l’esecuzione. Senza considerare nemmeno la presenza di un tredicenne e la mancanza di una alternativa. Ora, supportati dall’Associazione Diritti per tutti, si recheranno in Comune a richiedere una sistemazione di emergenza perchè non potranno passare la notte in auto in quattro e con un minore. L’intervista al padre
27 gennaio 2022
Una grande mobilitazione di attivisti e attiviste di Diritti per tutti ha bloccato questa mattina a Brescia in via Vaiarini lo sfratto in un condominio dell’Aler contro Iskender, 67 anni, vedovo. L’ex operaio era rimasto indietro con gli affitti quando senza più lavoro assisteva la moglie malata; così l’Aler ha arbitriariamente cambiato la fascia e ha raddoppiato il canone, creando ancor più morosità. Il solito trucchetto che usano per poi sostenere che il debito è alto. Lo sfratto bloccato è stato ora rinviato al 31 marzo.
Ora l’associazione aprirà una trattativa per far avere ad Iskender un alloggio più piccolo, con un affitto giusto ed un piano di rientro dal debito sostenibile. Con Iskender, per il diritto alla casa!
1 febbraio 2022 (dalla pagina Fb del Collettivo gardesano autonomo)
Questa mattina a #Desenzano presenza solidale di attivisti e attiviste del movimento di lotta per la casa, che si è recato in via Salvador Allende, per monitorare lo sgombero fissato di Abdel, padre di 65 anni e occupante dell’alloggio #Aler in cui ha vissuto negli anni precedenti con la propria famiglia di cittadini italiani.
Il nucleo famigliare, di origine marocchina, vorrebbe ricongiungersi per potere riprendere la propria vita in Italia, interrotta a seguito di una serie di problemi lavorativi e di salute del padre.
Questa vicenda, che stiamo tenendo monitorata, ci ha permesso di toccare con mano quella che è la situazione degli alloggi popolari, che sono pochi, spesso fatiscenti e chiusi in attesa di manutenzione, mentre una fila di migliaia di persone avrebbe disperato bisogno di una casa a canone sociale.
3 febbraio 2022 Blessing è una donna italiana di origine nigeriana; fa l’operaia in una fabbrica di rubinetterie in provincia. Suo marito è attualmente senza lavoro; hanno 4 bambini e bambine piccoli. Da 10 anni abitano in una casa in via Corfù a Brescia ed hanno sempre pagato l’ affitto ma, ingenuamente, versando in contanti 700 euro ogni mese all’agente immobiliare che gestisce le proprietà di una società e non sempre ricevendo le ricevute. Sì sono così trovati sotto sfratto per una morosità “inspiegabile” e addirittura con un pignoramento del quinto dello stipendio. Blessing ha denunciato l’agente immobiliare e questa mattina un partecipato picchetto di Diritti per tutti ha difeso la sua famiglia dallo sfratto.
10 febbraio 2022 Diritti per tutti ha bloccato questa mattina uno sfratto in via Berchet, nel quartiere popolare e interculturale di Fiumicello a Brescia. Il picchetto ha difeso Helina e i suoi due bambini piccoli. La mamma lavora part time agli Spedali Civili dove fa le pulizie, prende 700 euro di stipendio e non può pagare affitto e spese condominiali di 600 euro. Ora che ha avuto il contratto a tempo indeterminato sta aspettando il permesso di soggiorno di 2 anni per poter fare domanda di casa popolare.
11 febbraio 2022 Picchetto antisfratto oggi pomeriggio in via Milano a Brescia in difesa della famiglia di Marwane con due bambini. Dopo aver perso il lavoro per la pandemia (lavorava in un locale come addetto alla sorveglianza) non è più riuscito a pagare l’affitto. Anche questa famiglia è in attesa di una casa popolare
17 febbraio 2022
Il datore di lavoro-proprietario.
Omar è arrivato in Italia 25 anni fa dall’Egitto. Ha sempre lavorato nelle cucine; il suo ultimo impiego è stato quello di pizzaiolo in un ristorante-pizzeria dove era assicurato per 3 ore e ne lavorava anche 10, senza ferie né tredicesima. Dopo avere reclamato, senza esito, la regolarizzazione lavorativa Omar ha chiamato l’Ispettorato del lavoro che gli ha dato ragione. Il suo titolare però si è vendicato appena ha potuto, licenziandolo con il pretesto della pandemia che aveva fatto diminuire gli incassi (ha altri 4 ristoranti). La sfortuna di Omar è che il suo padrone è anche il proprietario di casa così dopo il licenziamento è arrivato lo sfratto. Oggi un picchetto delll’ Associazione Diritti per tutti ha bloccato l’esecuzione e Omar farà domanda di casa popolare. Sabato 19 febbraio alle ore 16 saremo in presidio davanti alla Torre Tintoretto a San Polo dove si sta completando l’abbattimento di 195 case popolari a fronte di un bando per l assegnazione degli alloggi Aler che ritarda ancora e che metterà a disposizione solo 100 appartamenti, facendo restare senza risposta più di 9 aventi diritto su 10. Rivendicheremo ancora una volta che servono case popolari per tutti quelli che ne hanno bisogno!
19 febbraio 2022 (dal sito di Radio onda d’urto)
BRESCIA: “NO ALLA DISTRUZIONE DELLE CASE POPOLARI!”, MANIFESTAZIONE SOTTO LA TORRE TINTORETTO
In centinaia tra famiglie sotto sfratto e attivisti/e dell’ Associazione Diritti per tutti, il Collettivo Gardesano Autonomo – seconda pagina il CSA Magazzino47 e Non Una Di Meno – lago di Garda i sono ritrovati sotto la Torre Tintoretto di Brescia, per denunciare la distruzione dei 190 alloggi popolari contenuti nello storico palazzo di San Polo.
Al posto degli appartamenti di proprietà Aler sorgeranno 270 case di “housing sociale”, ovvero di proprietà privata, che spesso offre prezzi solamento di poco inferiori a quelli di mercato. Di fronte a questa operazione il movimento di lotta per la casa bresciano ha rivendicato un grande piano di edilizia popolare.
Inoltre è stata segnalata l‘irregolarità nelle assegnazioni dei servizi abitativi pubblici. Secondo la legge regionale del 2016 i comuni dovrebbero pubblicare almeno due avvisi all’anno per assegnare gli alloggi popolari, ma nel 2020 i bandi sono stati annullati e nel 2021 in molte zone si è aperto solo un bando.
Questo a seguito della bocciatura della Corte Costituzionale di una parte iniqua della normativa, che imponeva come requisito di accesso alle graduatorie l’anzianità di residenza in Lombardia di almeno 5 anni. L’anticostituzionalità della riforma ha generato un caos con le assegnazioni.
La registrazione degli interventi di Umberto Gobbi dell’Associazione Diritti per Tutti e di Alessandro Scattolo del Collettivo Gardesano Autonomo durante il presidio
23 febbraio 2022 (dalla pagina Fb del Collettivo gardesano autonomo)
RINVIATO UNO SFRATTO A MANERBIO!
La famiglia di Yosef, padre coniugato con due bambini a carico, rimane a casa. Dal 2011 hanno pagato per anni l’affitto, finché lui è rimasto senza lavoro. Prima Yosef era impiegato in un’impresa di pulizie, ora è in Naspi, ma gli 800 euro che percepisce servono per mantenere la famiglia. La madre fa qualche lavoretto in nero, ma non sono sufficienti per pagare il canone di locazione. Rinvio al 19 luglio.
Casa, diritti, dignità!
24 febbraio 2022 Questa mattina i picchetti dell’ Associazione Diritti per tutti hanno bloccato tre sfratti a Brescia,: il primo nella Torre di via Raffaello a San Polo è quello di Donatella, che lavora in una Rsa come operatrice socio sanitaria con contratto a tempo determinato e alla quale l Aler non vuole concedere un piano di rientro dal debito; una morosità incolpevole accumulata a causa di una precedente mancanza di lavoro e di gravi lutti famigliari. Il secondo, contro Sebastiano, che fa il portinaio sociale per una cooperativa con contratto part-time a 900 euro al mese e che attende la graduatoria per una casa Aler; il terzo di una famiglia senegalese con tre figli, dei quali due minori, a Sanpolino. In azione oggi una cinquantina di attivisti ed attiviste.
2 marzo 2022 (Dalla pagina Fb del Collettivo gardesano autonomo)
BLOCCATO UN ALTRO TENTATIVO DI SFRATTO A CALVISANO!
Dosseh è in Italia da trentacinque anni e di professione faceva la badante ma ora è impossibilitata a lavorare a causa di varie patologie che le danno diritto al 50% di invalidità. Aveva ieri il primo accesso dell’ufficiale giudiziario che però ha dovuto rinviare il tentativo di quattro mesi.
La casa è un diritto!
Subito un grande piano di edilizia popolare!
3 marzo 2022 Un picchetto di Diritti per tutti, al quale hanno partecipato anche compagne del CSA Magazzino 47, ha bloccato questa mattina a Brescia in via Oberdan lo sfratto di Manul e della sua famiglia, composta dalla moglie e da due bambini tra cui una neonata di 4 mesi, nonostante la presenza di diversi agenti di polizia. Lo sfratto era richiesto dall’Istituto vendite Giudiziarie (IVG) perchè l’ appartamento è stato pignorato ed ora è all’asta, ancora invenduto. Manul lavora come addetto alle pulizie all’ospedale Civile di Brescia, però con un contratto part-time quindi non riesce a trovare nessuna casa sul mercato privato. La sua famiglia farà domanda di un alloggio Aler, ma il prossimo bando che si aprirà il 14 marzo, metterà in assegnazione solo un centinaio di appartamenti: sono del tutto insufficienti, c’è bisogno di più case popolari a canone sociale, si devono fermare sfratti e pignoramenti! Questa mattina inoltre un altro sfratto contro una giovane donna incinta con un bambino piccolo è stato bloccato in via Tartaglia sempre a Brescia.
4 marzo 2022 Nuovo picchetto antisfratto, il terzo questa settimana nella città di Brescia di Diritti per tutti. Stamattina in via Marchetti è stata bloccata l’esecuzione contro Giuseppe che solo da poco ha ritrovato un lavoro da operaio con contratto a tempo determinato. Anche lui farà domanda di casa popolare nel bando che si aprirà il 14 marzo.
22 marzo 2022
DOMENICA 27 MARZO 2022 ORE 18.30
al C.S.A. Magazzino 47 – Brescia
Presentazione del libro “Archivi dell’acqua salata – Stragi di migranti e culture pubbliche” con l’autrice Pamela Marelli (Futura editrice, collana sessismoerazzismo)
Una narrazione storico-culturale che ripercorre i maggiori naufragi di migranti avvenuti dal 1990 al 2020 attraverso le tracce lasciate nelle culture pubbliche. Di fronte a un potere politico neoliberista che tende a governare il fenomeno migratorio espellendo e respingendo, emergono le storie di chi nel mare si perde, di chi al viaggio sopravvive, di chi nelle terre lambite da quel mare vive. Quale archivio abbiamo per i nostri sentimenti verso tali eventi? Attraverso testimonianze, film, romanzi, rappresentazioni teatrali, reportage, documentari, saggi storici e sociologici, l’autrice ricostruisce il contesto contemporaneo, interrogandosi su come le stragi di migranti entrano a far parte dello spazio pubblico, in che modo gli affetti legati a queste tragedie segnano l’immaginario e il contesto politico, nel quale troppo spesso le risposte governative rivelano, dietro un esibito cordoglio, un prevalente approccio securitario e razzismo istituzionale. Gli archivi dell’acqua salata si configurano come un archivio non convenzionale, corporeo, emozionale, politico, un archivio in divenire, interdisciplinare, incompleto. I frammenti che lo compongono permettono di evocare racconti personali, storie di vita che rimangono al di fuori della Storia, brandelli che compongono una memoria performante e inclusiva delle soggettività e dei loro sentimenti. Una narrazione di storia del presente che riguarda tutte e tutti.
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L’iniziativa si svolgerà nel rispetto e nella tutela della salute collettiva. permettendo la partecipazione in sicurezza di tutt*. Sarà obbligatorio indossare la mascherina FFP2 per tutta la durata dell’incontro e possedere il green pass base.
2 aprile 2022
Oggi giornata di mobilitazione regionale a Brescia, Pavia e Milano per rivendicare il diritto all’abitare. Con il Collettivo gardesano autonomo e Magazzino47 Ci siamo ritrovati in presidio fuori dall’Istituto Vendite Giudiziarie bresciano, per poi spostarci sotto la sede di Regione Lombardia.
Stop sfratti e pignoramenti, rivendicazione di un grande piano di edilizia popolare, abolizione della legge regionale 2016 e denuncia della speculazione legata alla rendita immobiliare, sono i temi che abbiamo sollevato con le iniziative territoriali.
4 aprile 2022 Jennifer ha tre bambini di 11, 8 e 5 anni. Suo marito ha ritrovato un lavoro da poco, ma con un contratto a tempo determinato. Abitano in via Rodi a Brescia. Questa mattina era previsto lo sfratto per morosità incolpevole ed un picchetto dell’ Associazione Diritti per tutti non li ha lasciati soli. Rinvio a metà settembre e possibilità di fare domanda Aler per una casa popolare.
7 aprile 2022 La famiglia di Ayman resta in casa! Questa mattina un picchetto dell’ Associazione Diritti per tutti ha bloccato lo sfratto ottenendo un rinvio all’8 settembre, un periodo sufficiente per attendere l’esito della domanda di assegnazione di una casa popolare. Ayman abita con moglie e tre bambine in una casa che era stata presa in affitto dalla ditta in cui lavorava come operaio. Gli venivano detratti i soldi direttamente dallo stipendio. L’azienda però non pagava l’affitto perché è fallita, così è partito lo sfratto.
11 aprile 2022 Due grandi vittorie, conquistate con numerosi picchetti antisfratto ed oggi formalizzate al Tavolo sfratti della Prefettura di Brescia: Iskender e Donatella resteranno a casa e riprenderanno a pagare il canone sociale proporzionato al reddito con un piano di rientro sostenibile ed un contributo dei servizi sociali per saldare una parte della morosità accumulata. L’ Aler aveva tentato di eseguire lo sfratto anche con il supporto della polizia ma alla fine la determinazione e la solidarietà hanno prevalso. Iskender aveva perso il lavoro come mulettista in un’azienda per stare accanto alla moglie fino alla fine durante la malattia e Donatella ha ritrovato un lavoro come Oss dopo aver vissuto anche lei un tremendo lutto famigliare. Ora potranno ripartire senza la paura di perdere la casa popolare! Nessuna persona viene lasciata sola!
1 maggio 2022
Primo maggio
FERMARE LA GUERRA SUBITO!
Solidarietà – autodeterminazione – giustizia sociale e climatica
DOMENICA 1 MAGGIO 2022
appuntamento alle ore 9 in Piazza Garibaldi, #Brescia
Adesioni attuali: CSA Magazzino47 – Associazione Diritti per tutti – COBAS Brescia – CUB Brescia – Brescia per Mediterranea Saving Humans – Fridays For Future Brescia – Medicina Democratica Brescia – Sinistra Italiana – Federazione di Brescia – CiuPa – Ciurma Pastafariana Brescia
(Per aderire contattateci in DM o all’indirizzo mail info@magazzino47.org)
Una drammatica pandemia ancora in corso, che certo non finisce per decreto governativo. Il diffondersi di condizioni di vita e lavoro segnate da impoverimento, precarietà, ritmi estenuanti.
Una crisi climatica prossima all’irreversibilità.
E adesso, di nuovo anche in Europa, una guerra devastante, scatenata a febbraio dall’aggressione militare del regime autocratico russo contro le popolazioni ucraine.
Una guerra alimentata dalle divergenti strategie di dominio geopolitico delle grandi potenze, anche occidentali, mosse tutte da interessi economici capitalistici.
Una guerra che potrebbe persino diventare nucleare. E che alle porte di Brescia avrebbe uno dei primi target da colpire: la base di Ghedi, munita di bombe atomiche USA in piena efficienza.
Il mondo in cui viviamo – governato secondo le priorità imposte dal sistema neoliberista, dalla sua insaziabile bulimia di profitto per pochi – è più che mai pericoloso e ingiusto. Le sue classi dirigenti sociali e politiche non sembrano in grado di risolvere crisi e squilibri, danno anzi l’idea di esserne causa. Ne ricavano anche privilegi, mentre scaricano su milioni di persone sfruttamento, sofferenza, morte, fino a mettere a repentaglio l’esistenza stessa della specie umana.
Con la guerra voluta da Putin, poi cavalcata da Biden e buona parte dell’Unione europea – il cui costo peggiore pagano come sempre le classi popolari (qui per ora “solo” con un ulteriore aumento di inflazione e caro-vita) – veniamo chiamati da ogni parte al nazionalismo e alla contrapposizione frontale al nemico. Anche stavolta chi governa – in Russia ma anche in Italia e in occidente – risulta essere parte del problema. Non la soluzione.
La ricchezza che produciamo non può essere bruciata in guerra e nelle spese militari, che invece i Paesi Nato, Italia compresa, hanno appena deciso di incrementare fino al 2 per cento dei rispettivi PIL. Esigiamo che le risorse economiche siano impiegate in altri modi: per migliorare condizioni di lavoro e salari, per la continuità del reddito, per il diritto alla casa, per la sanità, la scuola, il welfare pubblici.
Per la giustizia climatica e ambientale. Per un’urgente svolta ecologica radicale, senza che i costi vengano addebitati alle classi popolari. Per una rapida messa al bando dei combustibili fossili, il cui utilizzo oggi è pure fonte di finanziamento, da parte della stessa Europa occidentale, dell’aggressione russa in Ucraina. È il momento di porre fine agli enormi profitti delle multinazionali energetiche e dunque agli insostenibili aumenti delle bollette di luce e gas.
Fermare la guerra subito! Per una soluzione politica e non militare che metta fine al conflitto armato, all’invasione russa e alle pericolose manovre belliciste della NATO foriere di possibili escalation.
No agli imperialismi e ai nazionalismi. Per l’autodeterminazione e la democrazia dal basso ovunque!
Solidarietà alle popolazioni civili che resistono all’oppressione nell’Ucraina invasa, in Russia e in tutto il mondo. E che in ogni caso sono il principale bersaglio della guerra.
Sostegno e corridoi umanitari per chi fugge dalla guerra, libertà di movimento per chiunque, senza più discriminazioni per età, sesso biologico, genere, provenienza geografica, “etnia”, colore!
No alle narrazioni uniche, alla militarizzazione del discorso pubblico e dell’informazione, della politica economica, della società.
Per un’Europa indipendente e non subordinata agli Stati Uniti. Per un’Europa e per un mondo di pace e diritti sociali universali, liberi da guerra, nazionalismo, patriarcato, razzismo, sfruttamento.
Vogliamo vivere. Vogliamo giustizia e futuro.
28 aprile 2022 Tris di picchetti antisfratto di Diritti per tutti questa mattina a Brescia e Flero e provocazione di un proprietario-imprenditore che ha chiamato la polizia con l’intervento di 3 pantere della questura. Quest’ultimo episodio è avvenuto nel popolare quartiere 1 maggio, dove il proprietario, titolare di un’azienda, si è presentato col fabbro e un comportamento arrogante per sbattere in strada una mamma con un bambino che ha gravi disturbi dello spettro autistico. Alla decisa richiesta di cancellare le riprese che aveva provocatoriamente fatto col telefonino ha chiamato la polizia sostenendo di essere stato aggredito. La mamma Valentina, che lavora come assistente sanitaria, momentaneamente è senza lavoro perché è morto l’anziano che seguiva e per seguire le visite del figlio. Lo sfratto è stato poi bloccato e rinviato a settembre in attesa dell’esito del bando per le case popolari. Picchetti anche in via Milano 59 a Brescia dove Tidiane resta in casa e si richiederà il progetto contenimento sfratti del Comune e in difesa della famiglia di un muratore che era rimasto senza lavoro a Flero, esecuzione rinviata di 4 mesi.
5 maggio 2022 Giuseppe ha appena firmato un contratto di lavoro, con la promessa che tra 4 mesi diventerà a tempo indeterminato; prima aveva lavorato per 20 anni in una grande fabbrica come operaio specializzato e poi aveva avuto un’occupazione precaria e discontinua. Per la fine del mese avrà una sistemazione d’emergenza in attesa di cercare casa col contratto senza scadenza. Questa mattina il picchetto dell’ Associazione Diritti per tutti ha bloccato in via Marchetti a Brescia l’esecuzione richiesta dall’avvocato della proprietà benestante. Un altro sfratto in via Rose di una famiglia senegalese con 3 bambini, una con problemi di salute ed un neonato, è stato rinviato al 30 giugno; nonostante ci sia ora un contratto di lavoro a tempo indeterminato del padre come operaio non trova proprietari che vogliano affittare a immigrati con bimbi piccoli…
10 maggio 2022
Picchetto antisfratto dell’associazione Diritti per tutti a Botticino per la famiglia Hassan.
Il papà lavora come rider, la mamma versa in uno stato di salute precario e hanno 3 figlie tutte minorenni, una di appena 2 anni.
La famiglia non riesce a trovare gli appartamenti non solo a causa del contratto precario con uno stipendio di 700 euro ma anche a causa del numero estremamente limitato di case popolari rispetto all’esigenza abitativa.
Per ora lo sfratto è rinviato al 12 luglio, ma la famiglia Hassan rischia di ritrovarsi senza casa.
11 maggio 2022 Questa mattina a Brescia in via San Zeno l’ufficiale giudiziario ed il proprietario non volevano neanche dare le due settimane di rinvio dello sfratto richieste da Sebastiano per fare il trasloco nella sua nuova abitazione che sta tinteggiando. Ci è voluta la determinazione del picchetto dell’ Associazione Diritti per tutti per ottenere il giusto tempo per il trasferimento. Alcuni ufficiali giudiziari stanno diventando arroganti, ma presto ci sarà una risposta politica forte! Nessuno esce di casa se non è pronto il passaggio in una casa nuova. E questo era il secondo picchetto della settimana, domani altri due in via Toscana e in via Divisione Acqui…poi qualcuno sostiene che non c è più emergenza sfratti per morosità incolpevole.
12 maggio 2022 E oggi ancora doppio picchetto contro sfratti a Brescia in via Toscana e via Divisione Acqui: nel primo caso, una finita locazione, l’ Associazione Diritti per tutti ha ottenuto un rinvio per dare il tempo alla famiglia con nonni, genitori e due bimbi, di trasferirsi in un nuovo alloggio che sarà disponibile dai primi di luglio. Nel quartiere popolare Primo Maggio invece lo sfratto per morosità incolpevole è stato rinviato a settembre per permettere a Said e moglie, con i loro tre bambini, di attendere l’esito della graduatoria per le case popolari. Con il suo stipendio da 576 euro al mese, come dipendente in un negozio di barbiere, Said può avere solo un alloggio a canone sociale.
13 maggio 2022
CENA SENEGALESE A SOSTEGNO DELLA CAMPAGNA “60MILA VOLTE ANCORA”.
VENERDì 13/05/22 AL CSA MAGAZZINO 47 IN VIA INDUSTRIALE 10, H 19,00.
L’Associazione Diritti per tutti organizza una cena senegalese per sostenere le spese legali che coinvolgono compagne e compagni del movimento.
Dalle 19.00 verrà servito in tavola: Fataye e Yassa Poulet (ci sarà un’alternativa vege).
Se puoi porta il tuo piatto e le posate da casa.
Il costo della cena è di 12 euro. Tantissime persone e quasi 1000 euro di autofinanziamento per i nostri attivisti e le nostre attiviste condannati per aver lottato per i diritti. Il risultato della cena senegalese organizzata ieri sera al CSA Magazzino47 per sostenere la campagna 60mila volte ancora. Potete contribuire con il crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal basso.
17 maggio 2022 Tensione annunciata. A pochi giorni dall’entrata in vigore delle discusse nuove linee guida sulle modalità di esecuzione degli sfratti decise dalla Prefettura di Brescia e si rialza la tensione in uno dei comuni della provincia di Brescia dove non è più possibile richiedere la convocazione del Tavolino sfratti. Questa mattina a Ospitaletto i carabinieri hanno tentato di eseguire uno sfratto in via Brescia ai danni di una coppia che vive col fratello della moglie. Il nucleo, che ora può contare su un lavoro a tempo indeterminato aveva solo bisogno di una ventina di giorni di rinvio perché il 25 maggio avrà le chiavi di un nuovo alloggio in affitto. Sarebbe quindi bastato un po’ di buonsenso e che la Prefettura non autorizzasse il supporto della forza pubblica in attesa del trasferimento. Il tentativo di eseguire lo sfratto coattivamente da parte dei carabinieri ha invece determinato un parapiglia e momenti di forte tensione con l inquilino e alcuni attiviste-i dell’Associazione Diritti per tutti presenti sul posto; fortunatamente è poi arrivata la decisione di rinviare lo sfratto per problemi di ordine pubblico.
21 maggio 2022 L’Associazione Italia Cuba circolo Giordano Podenzani di Desenzano oggi ha portato un carico di pannolini, omogeneizzati, fazzoletti detergenti e altro materiale per i bambini e bambine delle famiglie sotto sfratto o in difficoltà economica dell’Associazione Diritti per tutti. Un bel gesto di solidarietà da parte di un’associazione attivissima nel sostegno della popolazione cubana sotto embargo. Viva la solidarietà popolare e dal basso!
23 maggio 2022 Colazione antisfratto e picchetto stamattina a Torbole Casaglia. La figlia di Nadia ha cominciato a lavorare e quindi la famiglia può riprendere a pagare l’affitto. Ottenuto un rinvio al 26 luglio, ora trattativa con Isupe per rateizzare il debito contratto per le bollette.
26 maggio 2022 Tre sfratti bloccati e rinviati questa mattina a Brescia. Il picchetto dell’ Associazione Diritti per tutti più grosso c è stato in via Verziano a Fornaci dove Abdelslame, 65 anni con invalidità in aggravamento, vive con sua moglie ed un figlio maggiorenne. Durante il periodo del lockdown non hanno potuto pagare l’affitto ed è partita la procedura di sfratto. Ora potrebbero riprendere a corrispondere il canone ma la proprietà vuole vendere l’appartamento. Per ora rinvio fino a settembre…Esecuzioni sospese anche per una situazione che si trascina da anni alle case popolari della Congrega in via Mazzucchelli e rinvio in via Scuole di un mese per dare il tempo ad una coppia senegalese di trasferirsi in un nuovo alloggio. Al Magazzino 47 invece è arrivato un carico di vestiti per diverse età donato dall’ Associazione Italia Cuba circolo Giordano Podenzani di Desenzano, per le famiglie sotto sfratto o in difficoltà; un’altra azione di solidarietà internazionalista e dal basso.
31 maggio 2022 Nuovi picchetti dell’Associazione Diritti per tutti questa mattina e un altro tentativo di eseguire lo sfratto con l’intervento dei carabinieri in provincia di Brescia, in uno dei comuni dove non è più possibile richiedere la convocazione del Tavolino sfratti in Prefettura come ambito di trattativa. È avvenuto a Capriolo; a rischiare di finire in strada la famiglia di un invalido del lavoro al 75% non più giovane, sua moglie e due figli una di 14 anni. L’altro figlio ha moglie e 3 bambini, di cui due gemelle neonate. Il Comune non fornisce alcuna sistemazione alternativa. Il picchetto ha ottenuto il rinvio al 27 settembre in attesa della graduatoria per le case popolari. Il figlio maggiore pur lavorando come muratore non sta trovando un appartamento da affittare perché di origini immigrate e con bambini piccoli. A Gussago l’altro intervento dell’associazione per monitorare la situazione riguardante due donne italiane, madre e figlia.
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