29 novembre 2016 – Nel precedente accesso dell’ufficiale giudiziario a Vestone, in alta Val Sabbia i carabinieri del paese avevano tenuto un atteggiamento molto aggressivo e tracotante: avevano minacciato di eseguire lo sfratto, chiesto i documenti, trattenuto per ore una donna ucraina che aveva dimenticato il permesso di soggiorno. Ma in quell’occasione c’erano solo 5 attivisti. Stamattina un robusto picchetto di Diritti per tutti, Collettivo gardesano autonomo e Magazzino 47 ha bloccato lo sfratto nei confronti di Younesy, di sua moglie e della loro bambina ed i carabinieri non si sono nemmeno fatti vedere! Ora la famiglia avrà tempo per trovare un’altra sistemazione dato che la moglie ha trovato lavoro come badante. Un altro sfratto è stato bloccato anche a Brescia, in via Cucca.
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Picchetto meticcio difende dallo sfratto un invalido ed una mamma italiani. Prima i poveri!
Stamattina un picchetto meticcio, composto da cittadini italiani e di origine migrante dell’Associazione Diritti per tutti e Magazzino 47, ha bloccato in via Interna a Brescia lo sfratto ai danni di Roberto, cittadino italiano invalido.L’esecuzione, richiesta dalla società immobiliare di un italiano, è stata rinviata al 16 gennaio. Altri attivisti migranti si trovavano in via Luzzago per difendere una giovane madre italiana, Jessica, con due bambini. In questo caso la proprietà ha accettato il contenimento sfratti del Comune sospendendo l’esecuzione per tre mesi. Sia Roberto che Jessica sono in attesa dell’ assegnazione di una casa popolare. Non pervenuti neanche oggi i sostenitori del “prima gli italiani” evidentemente non interessati a difendere realmente i poveri italiani ma impegnati a seminare odio contro altri bisognosi, in fuga da guerre e miseria come fecero circa 24 milioni di emigranti italiani nel secolo dell’emigrazione a partire dal 1861 o come ancora fanno circa 5 milioni di italiani che vivono e lavorano all’estero
Altri 18 sfratti bloccati in 8 giorni nel bresciano. Avanti così!
16 novembre – Nove sfratti rinviati in due giorni tra Brescia e provincia: ieri mattina prorogata l’ esecuzione contro una famiglia di origine marocchina a San Paolo che si è vista la propria abitazione pignorata e messa in vendita all’ asta dopo il licenziamento. Ora Younesy ha trovato una nuova occupazione in una impresa di lavori stradali ed il 24 novembre si andrà alla trattativa in Prefettura. Sempre ieri rinvio di due mesi e applicazione del progetto contenimento sfratti in corso Garibaldi per una coppia italiana con il marito camionista licenziato e la moglie di origine ucraina che svolge saltuari lavori di cura. Al tavolo sfratti in Prefettura invece sono stati ottenuti 6 rinvii lunghi: per Natalia, parrucchiera ucraina con figli italiani nati dal matrimonio con un cittadino italiano da cui è ora separata, si apre la porta di una casa popolare; stessa situazione per il fruttivendolo di Vicolo delle ventole e per la famiglia di Rachid, addetto alla sicurezza nei locali, con moglie e bambino piccolo. Due rinvii a metà giugno per due operai pachistani dello stesso stabile semifatiscente di vicolo delle ventole di proprietà di una società immobiliare. Infine per Aslam di Travagliato, ex operaio e poi titolare di un negozio di parrucchiere fallito, rinvio a marzo con l’ aggiornamento di un nuovo tavolo in Prefettura. Tutte le famiglie di vicole Ventole avevano 3 o 4 bambini come Aslam di Travagliato. Questa mattina infine 6 mesi di rinvio anche per Roberto, sua moglie ed il loro bambino in via Sant’Antonio con l’ intervento dei fondi antisfratto del Comune di Brescia
Prima assemblea popolare di quartiere nel locale occupato alla base della Tintoretto
Il volantino che è stato distribuito porta a porta alla Torre Cimabue e nelle vie adiacenti la Torre Tintoretto dal Movimento di lotta per la casa di Brescia (Associazione Diritti per tutti-Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo)
QUALE FUTURO PER LA TORRE TINTORETTO E PER IL QUARTIERE SAN POLO?
DISCUTIAMONE INSIEME
Martedì scorso la Giunta comunale ha approvato una variante al Pgt che consente di abbattere la Torre Tintoretto con i suoi 195 appartamenti in buone condizioni strutturali per ricostruire più di 200 alloggi più piccoli, bi-trilocali; la società privata che vuole fare questa operazione immobiliare, la Investire Sgr, vorrebbe poi vendere una parte dei nuovi appartamenti e affittare l’altra parte a circa 400 euro al mese. Il sindaco Del Bono e l’assessore alla casa Fenaroli hanno dichiarato però che non è stata ancora presa una decisione definitiva sulla Torre e che la discussione è aperta.
Tre sfratti bloccati a Brescia dai picchetti senza tregua.
14 novembre – Tre sfratti bloccati questa mattina a Brescia: i picchetti di Diritti per tutti e Magazzino 47 hanno impedito le esecuzioni in via Mejo Voltolina contro una famiglia pachistana con tre bambini che frequentano scuola media e elementare, in via Pietro da Cemmo contro Eunice e sua figlia di 13 anni e in via Genova contro una famiglia marocchina con minori. Picchetto più corposo in via Pietro da Cemmo , dove Eunice che per molti anni ha fatto la parrucchiera in un negozio è stata licenziata ed ora è senza reddito con sua figlia che frequenta la terza media.
Risolto sfratto a Prevalle, nella bassa Val Sabbia
11 novembre – Oggi, al settimo accesso, dopo numerosi picchetti antisfratto a Prevalle, nella bassa Valsabbia, da parte del Collettivo gardesano autonomo e dell’Associazione Diritti per Tutti per difendere la famiglia di Mounia, con il marito e due bambine, siamo arrivati ad un accordo con la proprietà. La famiglia in cambio di un versamento per coprire una parte della morosità ha ottenuto l’immediata sospensione dello sfratto e un nuovo affitto di 300€ sensibilmente più basso rispetto a quello precedente.
Ancora picchetti a Brescia, Capriolo e Marone.
Due picchetti questa mattina a Brescia e Capriolo di Diritti per tutti e Magazzino 47. In città contro una ordinanza di sgombero per inagibilità nei confronti di una famiglia pachistana composta da 8 persone, fra cui tre minorenni, che però non ha alternative abitative perché il padre ha perso il lavoro come operaio alcuni anni fa. A Capriolo invece si tratta di uno sfratto per morosità incolpevole; anche qui famiglia di 8 persone con bambini e nonni. Ieri invece picchetto contro uno sfratto a Marone, sul lago d’Iseo.
Presidio sotto la Loggia contro la demolizione della Torre Tintoretto e due sfratti bloccati
8 novembre – Presidio sotto la Loggia a Brescia in occasione della riunione di Giunta che intende approvare una variante che permette di demolire la Torre Tintoretto. I manifestanti del Movimento di lotta per la casa (Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo) hanno chiesto alla giunta di non percorrere la strada della demolizione ma anzi di fare in modo che almeno una parte dei 195 appartamenti Erp della Torre siano messi subito a disposizione dell’emergenza sfratti per le famiglie che sono in attesa di una assegnazione definitiva di una casa popolare. Inoltre si ritiene che la proprietà della Torre debba restare pubblica e con una destinazione Erp anche se si condivide l’idea di una diacussione e di un percorso partecipativo della popolazione sul futuro dell’edificio. L’ assessore alla casa del Comune Marco Fenaroli ha dichiarato ai manifestanti che la discussione è aperta. Intanto anche questa mattina due sfratti bloccati in città, in via Milano 97 e a Roncadelle.
Cinque sfratti bloccati a Brescia e Gussago
7 novembre – Bloccati 5 sfratti questa mattina dagli attivisti e attiviste dell’Associazione Diritti per tutti e Magazzino 47 a Brescia e Gussago. In comune la situazione più complessa con una donna con bambini sotto sfratto senza che il Comune abbia ancora predisposto una soluzione alternativa. Gli altri accessi degli ufficiali giudiziari che si sono conclusi con rinvio delle esecuzioni (come a Gussago) ci sono stati a Brescia in via Lamarmora 334, via San Zeno 143/a (prossima assegnazione Aler), via D’Azeglio 2 e è vicolo dell’ Angelo al Carmine
Occupato un locale alla base della Torre Tintoretto a San Polo contro il progetto di demolizione e privatizzazione.
5 novembre -Il Movimento di lotta per la casa di Brescia ha occupato un ex locale commerciale del complesso della Torre Tintoretto contro il progetto di svenderla ad una società privata, Investire Sgr, che vuole distruggere 195 appartamenti di Erp, case popolari, buono stato per realizzare alloggi di housing sociale a canoni di affitto inaccessibili per le famiglie sotto sfratto e vittime della crisi.
Di seguito il comunicato dell’Associazione Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo: