Oggi, mercoledì 27, un centinaio di immigrati hanno presidiato la Prefettura di Via Lupi di Toscana. Il motivo: le mancanze della Prefettura di Brescia rispetto alla sanatoria 2012. Non sono più tollerabili i ritardi nel dare risposte alle domande di regolarizzazione inoltrate più di due anni e mezzo fa. Tutto ciò ha inoltre un costo economico. Si tratta delle spese dei ricorsi cui gli immigrati sono obbligati per vedere riconosciuti i loro diritti. Altro denaro, oltre a quello già versato per la sanatoria, che devono sborsare, cosa sempre più difficoltosa in tempi di crisi e di lavori precari. E quando la Prefettura perde il ricorso, cosa che accade sempre più spesso, visto che si ostina a non applicare le direttive contenute nelle recenti circolari ministeriali relative alla sanatoria 2012, i soldi usati sono quelli della collettività. Si, perché la Prefettura quando sbaglia non paga, ma fa versare a noi tutti i costi delle sue mancanze. E la quota, per ora, ammonta a ben 120mila euro.
Tutti gli articoli di stefi
Lotta per i permessi: i nuovi appuntamenti
Mercoledì 27 maggio ore 10 davanti allo Sportello Unico Immigrazione della Prefettura di Brescia (via Lupi di Toscana)
Giovedì 4 giugno ore 10 davanti alla Questura di Brescia
presidio/manifestazione
Permessi di soggiorno subito!
Basta legge Bossi-Fini e razzismo istituzionale
Per tutt* diritti sociali di cittadinanza, libertà di movimento, libertà di restare
Gli immigrati non sono schiavi da sfruttare nella clandestinità e nel lavoro nero!
Ogni venerdì presidio in piazza Rovetta/Largo Formentone ore 18
Ennesima settimana di lotta: 11 sfratti bloccati
Si è conclusa oggi, venerdì 22, con 4 sfratti bloccati a Gavardo dagli attivisti di Diritti per tutti e del Collettivo gardesano autonomo, la settimana di lotta per il diritto alla casa. Anche stamattina a finire nel mirino degli ufficiali giudiziari sono state famiglie vittime della morosità incolpevole, di operai e lavoratori che hanno perso il reddito a causa di fallimenti di ditte e licenziamenti. Presenti in quasi tutti i casi anche bambini e minori. Le esecuzioni sono state bloccate ed in due situazioni si prospetta un passaggio da casa a casa. Complessivamente nella settimana sono stati impediti da Diritti per tutti e Collettivo gardesano autonomo 10 sfratti: 4 lunedì nelle case di proprietà della Congrega a Brescia in via Mazzucchelli ed 1 a Nuvolera; 1 mercoledì a Manerbio e i 4 di oggi a Gavardo. Un altro sfratto a Brescia in vicolo Candia è stato rinviato invece a settembre, quando ci sarà l’assegnazione di un appartamento ALER con un accordo firmato in Prefettura.
Bloccati 6 sfratti questa settimana
Ousmane con moglie e bimba di 6 anni restano a casa. Bloccato lo sfratto voluto dalla grande proprietaria immobiliare del suo appartamento di Flero. Esecuzione rinviata al 15 luglio. Ousmane, che faceva il magazziniere, ha perso il lavoro 2 anni fa e da allora trova solo sporadiche e saltuarie brevi occupazioni. Con la tripletta di sfratti bloccati a Brescia martedì in via Gorizia, Via Fura e via Genova e le proroghe di ieri a Odolo per Atef (assegnazione Aler in corso) e a Villa Carcina della famiglia di Ahmed, rinvio al 17 giugno quando ci sarà il passaggio in un appartamento di emergenza in vista dell’assegnazione di una casa popolare di cui è avente diritto, sono 6 gli sfratti sventati questa settimana da Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo. E’ stata una settimana tranquilla…
Violazioni dei diritti nel tempo della Bossi/Fini
Neji Tarek, cittadino tunisino che vive in provincia di Brescia da una decina di anni, il 10 maggio stava facendo ritorno in Italia via nave dopo aver trascorso un periodo con la sua famiglia.
Avrebbe dovuto sbarcare a Civitavecchia, dopo aver fatto scalo a Palermo, ma la polizia di frontiera del capoluogo siciliano, effettuati i controlli di rito, gli ha notificato un decreto della questura di Brescia, col rigetto della domanda di rinnovo del permesso di soggiorno, motivato dalla condizione di disoccupazione.
Bloccato sfratto a Palazzolo sull Oglio
Picchetto questa mattina del gruppo Franciacorta dell’Associazione Diritti per tutti a Palazzolo sull’Oglio. Sotto sfratto una famiglia con tre bambini il cui padre, licenziato per la crisi, si trova ora con una indennità di disoccupazione, insufficiente per pagare l’affitto. Elarbi ha cercato di versare ancora una parte del canone alla proprietaria, 200 euro al mese, ma non è bastato per evitare la procedura di sfratto. L’avvocato della proprietà ha insistito per l’esecuzione che però è stata bloccata dagli attivisti presenti e rinviata al 31 luglio.
Dopo la maratona di aprile riprendono i picchetti di maggio
Sono ripresi il 4 maggio i picchetti nel bresciano dopo il successo della maratona antisfratti di fine aprile, 26 esecuzioni bloccate in 10 giorni. Lunedì due sfratti impediti a Brescia, uno contro lo storico negozio di kebab di via Foppa davanti alla stazione, il più antico della città, ora gestito da Iqbal Mazhar, uno dei protagonisti dell’occupazione di Piazza Loggia per i permessi di soggiorno nel 2000 durata 54 giorni e adesso impegnato come solidale nella protesta contro i rigetti della sanatoria 2012. L’altro ai danni di una famiglia egiziana di un piccolo imprenditore fallito per la crisi. In entrambi i casi rinvii al 22 giugno.
Il consiglio di Stato da ragione ai migranti in lotta Brescia
Ė stato depositato ieri, 29 aprile, l’atteso parere consultivo del Consiglio di Stato, richiesto dal Dipartimento Immigrazione del Ministero dell’Interno, che aveva formulato due quesiti su altrettanti punti controversi della legge di emersione (cosiddetta “sanatoria”) del 2012, che hanno determinato a Brescia il rigetto di numerosissime domande di regolarizzazione presentate dai migranti.
Le questioni poste all’attenzione del Consiglio di Stato riguardavano uno dei requisiti richiesti dalla legge di emersione, cioè la prova, proveniente da un organismo pubblico, della presenza del migrante in Italia in data anteriore al 31 dicembre 2001.
Si conclude con pieno successo la maratona antisfratti
Conclusa con pieno successo la maratona antisfratti dell’Associazione Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo: 26 sfratti bloccati in 10 giorni, dal 20 al 30 aprile. Domani in piazza a Brescia al mattino alle ore 9 in Piazza Garibaldi per il corteo delle lotte sociali, al pomeriggio al corteo NO EXPO a Milano, poi il 4 maggio si ricomincia con i picchetti dalle ore 8 al negozio di Kebab di Iqbal Mazhar in via Foppa davanti alla stazione dei treni e in via Monte Cimone 6 da Yousef a Brescia.
Prosegue la maratona antisfratti a Brescia e provincia
Cronaca della maratona antisfratti:
28 aprile: due picchetti a Brescia in via Diaz e a Lonato e siamo a meno 6 nella maratona antisfratti, 26 da bloccare in 10 giorni dal 20 al 30 aprile. Nel comune della provincia orientale col Collettivo gardesano autonomo, Hassane rimane a casa con la moglie e i suoi tre bambini fino al 24 giugno! Hassane vive da molti anni a Lonato e ha lavorato come manovale, fino a quando ha perso il lavoro a seguito della crisi.
Il comune non solo non si è attivato a trovare una soluzione, ma la risposta che ha dato è stata quella dell’arroganza e della minaccia. I servizi sociali prima l’hanno dissuaso dal fargli rinnovare la domanda alter, nonostante fosse suo diritto avanzarla, poi l’hanno intimidito dicendogli che la polizia gli avrebbe portato via i figli, nonostante la proprietà fosse d’accordo con il rinvio.
Un atteggiamento meschino e vergognoso che riscontriamo in tanti comuni dagli assistenti sociali, atto solo a spaventare per allontanare le persone! Anche a Brescia in via Diaz sfratto bloccato per una famiglia pachistana con 5 bambini e rinvio al 29 giugno. Altri due sfratti sono stati sospesi in città con l’applicazione del progetto contenimento del comune e un altro a Manerba dove c’era stata anche l’occupazione del municipio. Domani mobilitazione generale e straordinaria a San Paolo: Akrim, Loubna e i loro tre figli non usciranno! Partenza alle ore 6,45 dal Magazzino 47