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Tentativo di sfratto con violenze e fermo arbitrario dei carabinieri

Tentativo di con violenzavenerdì 20 giugno a Castelcovati (Bs) in via Giotto 5. Si trattava di un secondo accesso dell’ufficiale giudiziario. Fatmir, padre di due minori che insieme alla madre si trovano sotto sfratto per morosità incolpevole e sostenuti dall’Associazione Diritti per Tutti e dal contro gli sfratti, è un carpentiere che ha perso il lavoro a causa della crisi e vive da oltre 20 anni in Italia.

L’uomo è stato vittima di violenza e fermato arbitrariamente davanti ai figli. Un Carabiniere e un agente della polizia locale  si sono fatti aprire la porta di casa con un prestesto per poi colpire l’uomo, che, secondo il racconto dei militanti anti-sfratto presenti, è stato sbattuto a terra e ammanettato. Successivamente è stato portato in macchina e tradotto nella caserma dei di . Alcuni militanti del Comitato provinciale contro gli sfratti e dell’Associazione Diritti per Tutti si sono quindi recati alla Caserma per conoscere lo stato di salute e giudiziario dell’uomo. Dopo qualche ora Fatmir è stato rilasciato con una denuncia e si è recato all’ospedale di Chiari per farsi refertare: qui ha incontrato carabinieri e l’agente che si erano fatti dare dei giorni di prognosi per contusioni ….alle mani. A Fatmir i sanitari davano invece solo 1 giorno di prognosi. Presentatosi allora all’ospedale civile di Brescia gli era riscontrata una distorsione cervicale e al braccio e gli veniva messo il collare ed una fasciatura rigida con iniziali 5 giorni di prognosi ( poi il 25 giugno ne sono stati aggiunti altri 10) read more

Un centinaio di persone al doppio picchetto di Carpenedolo

Una grande mobilitazione con quasi 100 persone si è svolta mercoledì 18 giugno 2014, a Carpenedolo, nella bassa bresciana orientale, indetta dall’ Associazione Diritti per tutti e dal Comitato provinciale contro gli sfratti dopo il fallimento della trattativa in Prefettura col nuovo sindaco di Forza Italia che ha avanzato proposte inaccettabili ed offensive (15 giorni di albergo e una manciata di euro) a due famiglie con quattro bambini sotto sfratto. Il picchetto ha portato ad un rinvio e ad un nuovo incontro in Prefettura in un caso e ad un accordo economico con una buonauscita, come richiesto dagli inquilini, nell’altro read more

Sito non aggiornato

Non siamo riusciti per circa due settimane a pubblicare nuovi articoli sul sito, ce ne scusiamo con tutti-e. Riprendiamo oggi gli aggiornamenti riprendendo anche le iniziative che si sono svolte dal 12 giugno ad oggi.

Verso la mobilitazione generale del 18 giugno a Carpenedolo

Ieri sono stati bloccati altri due sfratti in provincia di Brescia, a Torbole e a Gavardo; altri due sono stati risolti dopo numerosi picchetti in sede di trattativa in Prefettura: quello di Via Monte Ortigara, in città, dove si è ottenuto un rinvio al prossimo gennaio in attesa dell’assegnazione ALER e l’altro a Tavernole sul Mella dove ci sarà il passaggio da casa a casa. Da notare che in quest’ultimo comune la passata giunta  destra-Lega, recentemente sconfitta alle amministrative,  ha sempre negato che ci fossero alloggi a disposizione; così dopo quattro picchetti ed una contrapposizione vincente con un patetico presidio di 8 leghisti che si era svolto in concomitanza all’ultimo accesso dell’ufficiale giudiziario, la famiglia dell’operaio Brahim, che vive e ha lavorato in valle da oltre 20 anni, avrà una nuova casa. E’ stato invece fallimentare il confronto con il nuovo sindaco di Forza italia di Carpenedolo, che ha avanzato proposte inaccettabili ed offensive (15 giorni di albergo e una manciata di euro) a due famiglie con quattro bambini che rischieranno lo sfratto il prossimo 18 giugno. Di fronte a tali tracotanza e insensibilità parlerà ora solo la resistenza !Sindaco Tramonti stai sereno: ci vediamo il 18 giugno in via Vittorio Alfieri 12 read more

Triplo picchetto antisfratto, a Brescia, Chiari ed Esine

Decine di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale hanno bloccato questa mattina due sfratti a Chiari e in città, a Brescia. Nel primo comune, in Via Ricci 10, rischiava di finire in strada la famiglia di un muratore, in Italia dal 1989, che ha perso il lavoro per la crisi dell’edilizia nel 2011; vive con la moglie e tre figli minori tra i 9 ed i 14 anni, nati qui. Lo sfratto è stato bloccato e rinviato al 15 settembre. Ora si verificherà se la nuova amministrazione comunale si comporterà diversamente da quella destro-leghista che è uscita sconfitta dal ballottaggio di ieri. A Brescia in via Codignole 31 si è ottenuto un rinvio a settembre per lo sfratto ai danni di Nezaa, di sua sorella e della nipotina Nissrine di 9 anni. Anche queste donne vivono in Italia dal 1990, hanno lavorato come operaie e come badanti ed ora hanno perso il lavoro, Nezaa anche a causa di una invalidità. La soluzione che era stata loro proposta, il rimpatrio in Marocco, non è stata neanche presa in considerazione dato che l’Italia è ormai il loro paese, dove hanno vissuto e lavorato per 20 anni e dove è nata e cresciuta la piccola Nissrine, che ha appena concluso la terza elementare. Per loro rinvio dello sfratto a settembre e prospettiva del passaggio da casa a casa poiché hanno una ottima posizione nella graduatoria ALER. Impegnati nei picchetti una sessantina di persone, attivisti, sfrattati ed occupanti della Franciacorta e della città. Nel primo pomeriggio invece, ad Esine in media Valcamonica, un altro picchetto con attivisti locali del collettivo Provincia/lotta e del Collettivo studentesco camuno insieme a migranti della zona che si erano rivolti all’Associazione Diritti per tutti, ha bloccato uno sfratto contro una famiglia con bambini. La lotta per il diritto alla casa è arrivata anche nella terza valle brescia, dopo che in Valtrompia e Valle sabbia  già da tempo sono attivi gruppi territoriali. read more

Occupata a Brescia l’anagrafe di Palazzo Broletto. Associazione Diritti per Tutti, Cross-Point e Coordinamento immigrati CGIL si sono mobilitati contro l’articolo 5 del piano , per richiedere la residenza per chi abita nelle case occupate e contro le procedure discriminanti imposte ai migranti bresciani per accedere agli sportelli; gli immigrati devono infatti richiedere un appuntamento tramite i patronati di cgil-cisl e uil o acli e solo dopo 2-3 mesi e previo appuntamento possono recarsi negli uffici per richiedere i certificati di residenza. L’ si è sciolta verso mezzogiorno dopo l’impegno dell’assessore Fenaroli, delegato dal sindaco, a portare le problematiche sollevate nella Giunta comunale di martedì, con la promessa da parte dei promotori dell’azione di lotta di ritornare con una protesta ad oltranza se la Giunta non mostrerà di riconoscere le rivendicazioni avanzate. read more

Bloccati 4 sfratti e poi a sostenere il picchetto dei lavoratori tnt

Tre picchetti antisfratto questa mattina nel bresciano: il primo a San Paolo, in difesa di due famiglie di origine marocchina, che vivono in altrettanti appartamenti di uno stesso proprietario; oggi era il quarto accesso, il proprietario si rifiutava di mediare: gli attivisti si sono barricati in casa, con un furgone posizionato davanti al cancello; la trattativa è quindi continuata alla presenza di carabinieri, alla fine si è ottenuto un rinvio al 4 luglio. Rinvio al 17 settembre invece a Villa Carcina, in seguito ad una trattativa con il Comune.  Il terzo picchetto a Brescia città, nel quartiere San Polo, in difesa di un’altra famiglia di origine marocchina: anche qui ottenuto un rinvio a settembre. Quando i quattro sfratti sono stati bloccati molti attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato si sono spostati davanti al cancello del deposito tnt di Brescia per supportare il picchetto dei lavoratori del S.I. Cobas in sciopero insieme ai compagni del CSA Magazzino 47 ed agli studenti del KSL. Basta sfratti, casa reddito e dignità per tutti. Luca, Paolo e tutti gli altri attivisti antisfratti LIBERI! read more

Bloccati 4 sfratti nello stesso edificio di Fiesse

Questa mattina gli attivisti del gruppo territoriale della Bassa bresciana dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale hanno bloccato lo sfratto di quattro famiglie con bambini abitanti nello stesso condominio in Corso Martiri della liberta’ a Fiesse. Per due famiglie si è prospettato un passaggio da casa a casa, per le altre l’esecuzione dello sfratto è stata rinviata al prossimo 25 giugno. Alcune settimane fa  queste famiglie, vittime della crisi, avevano subito anche il distacco delle utenze del gas e della luce. read more

Il saluto di Brescia a Renzi: ieri due picchetti, cancelliamo con la lotta il piano casa

Brescia ieri ha salutato la vittoria di Renzi alle elezioni europee con due bei picchetti che hanno bloccato gli sfratti  in via CADUTI DEL LAVORO 10 (padre, madre e due bimbi di due e tre anni) e in via VII°/QUARTIERE ABBA (UNA DONNA SOLA COI SUOI 3 FIGLI). Entrambe le esecuzioni sono state rinviate al 7 luglio-
Un modo per dire a Renzi ed al suo governo che cancelleremo con la lotta il suo piano casa contro i movimenti e gli occupanti, che conquisteremo con la resistenza quartiere per quartiere, paese per paese, la moratoria degli sfratti ed il passaggio da casa a casa. Domani l’Associazione Diritti per tutti sarà in piazza con il corteo antagonista delle realtà di movimento per il quarantennale della strage di Piazza Loggia ma contemporaneamente i nostri gruppi territoriali della Franciacorta e della Bassa occidentale bloccheranno due sfratti a Rovato e Verolanuova. read more

Altri 6 sfratti bloccati nel bresciano.

Altri 6 sfratti bloccati nel bresciano tra martedì ed oggi, in tutta la provincia: martedì sono entrati in azione i gruppi territoriali dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale: quello della Val Sabbia ha impedito un’esecuzione a ponte Caffaro (frazione Bagolino),  quello della bassa occidentale ha organizzato due picchetti a Travagliato ed il gruppo della bassa orientale ha bloccato due sfratti a Carpenedolo; in quest’ultimo comune c’è stata anche una provocazione dei carabinieri che volevano portare in caserma due attivisti. Tutte le famiglie sotto sfratto, di operai e muratori licenziati per la crisi, hanno bambini piccoli. Questa mattina invece gli occupanti delle casette hanno impedito uno sfratto a Brescia nel vicino quartiere di San Polo. La lotta prosegue: contro il piano casa, per la moratoria degli sfratti, in difesa delle occupazioni, Luca e Paolo liberi subito! read more