Tentativo di sfratto con violenzavenerdì 20 giugno a Castelcovati (Bs) in via Giotto 5. Si trattava di un secondo accesso dell’ufficiale giudiziario. Fatmir, padre di due minori che insieme alla madre si trovano sotto sfratto per morosità incolpevole e sostenuti dall’Associazione Diritti per Tutti e dal Comitato provinciale contro gli sfratti, è un carpentiere che ha perso il lavoro a causa della crisi e vive da oltre 20 anni in Italia.
L’uomo è stato vittima di violenza e fermato arbitrariamente davanti ai figli. Un Carabiniere e un agente della polizia locale si sono fatti aprire la porta di casa con un prestesto per poi colpire l’uomo, che, secondo il racconto dei militanti anti-sfratto presenti, è stato sbattuto a terra e ammanettato. Successivamente è stato portato in macchina e tradotto nella caserma dei Carabinieri di Castrezzato. Alcuni militanti del Comitato provinciale contro gli sfratti e dell’Associazione Diritti per Tutti si sono quindi recati alla Caserma per conoscere lo stato di salute e giudiziario dell’uomo. Dopo qualche ora Fatmir è stato rilasciato con una denuncia e si è recato all’ospedale di Chiari per farsi refertare: qui ha incontrato carabinieri e l’agente che si erano fatti dare dei giorni di prognosi per contusioni ….alle mani. A Fatmir i sanitari davano invece solo 1 giorno di prognosi. Presentatosi allora all’ospedale civile di Brescia gli era riscontrata una distorsione cervicale e al braccio e gli veniva messo il collare ed una fasciatura rigida con iniziali 5 giorni di prognosi ( poi il 25 giugno ne sono stati aggiunti altri 10)