Tutti gli articoli di stefi

Tris di sfratti bloccati nei primi due giorni della settimana

Sono già tre gli sfratti bloccati in questo inizio settimana nel bresciano da decine di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale: ieri a Brescia in via Codignole, oggi ancora in città, in via Galilei, e a Bagolino, dove sono entrati in azione le persone sotto sfratto della Val Sabbia.

Altre informazioni sul sito di Radio onda d’urto: http://www.radiondadurto.org/2014/02/11/casa-picchetti-antisfratto-a-brescia-e-bagolino-occupato-il-comune-di-cesano-maderno/ read more

Picchetto stamattina a Tavernole, poi occupazione del comune di Borgosatollo

Intensa giornata di lotta contro gli sfratti che si conclude con due risultati positivi. In mattinata a Tavernole sul Mella, in alta Valtrompia, un folto picchetto di una quarantina di persone, quasi tutte del gruppo territoriale della valle dell’Associazione più alcuni migranti della moschea di zona, ha bloccato lo sfratto della famiglia di Ibrahim, operaio marocchino che ha lavorato per lunghi anni alla Galvano Technik di Gardone fino allo smantellamento del suo reparto. Rimasto senza salario è diventato vittima della crisi e della morosità incolpevole. Lo sfratto è stato rinviato al 10 aprile. Inutile il breve incontro col sindaco leghista: cosa rispondere all’ottusità razzista che chiede a questa famiglia, con 4 bambini e ragazzi nati e scolarizzati in Valtrompia e 20 anni di lavoro qui, di tornare nel suo paese? L’unica risposta può essere: ci rivediamo in primavera! Poche ore dopo, alle 14,30 la famiglia di Manzur, con moglie e 6 figli di cui 3 minorenni ed una purtroppo invalida, entrava nel municipio di Borgosatollo con materasso e coperte. Accompagnata da decine di attivisti e sfrattati dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato faceva sapere al sindaco che sarebbe stata lì ad oltranza: domani infatti avrebbe dovuto lasciare l’appartamento dove vive. Due ore di occupazione e lo sfratto veniva rimandato a data da destinarsi e l’amministrazione si assumeva l’impegno di trovare una sistemazione alternativa per la famiglia. Anche oggi la lotta paga! read more

Comunicato stampa: il diritto alla salute è inviolabile

Ieri pomeriggio, 5 febbraio, una cinquantina di migranti, profughi, rifugiati e attiviste/i dell’Associazione Diritti per Tutti hanno tenuto un presidio di protesta davanti alla Prefettura di Brescia, in concomitanza con la riunione periodica del Tavolo richiedenti asilo. Questi i motivi della protesta:iniziare a reclamare il diritto finora negato alla residenza (di fatto necessaria per poter cercare lavoro) per le persone rimaste senza casa e soprattutto ottenere risultati concreti su una grave situazione, denunciata nella conferenza stampa del giorno prima, che richiedeva interventi immediati ed urgenti: la salute e la cura per un giovane profugo da tempo entrato in uno stato di grave prostrazione psicofisica. read more

Rifugiati: il diritto alla salute dev’essere garantito.

Il 6 gennaio scorso un giovane profugo, che chiameremo Mohamed, abitante nella casa occupata di via Marsala a Brescia ha avuto un crollo psicologico ed è entrato in uno stato di grave malessere. Gli attivisti dell’Associazione Diritti per Tutti l’hanno accompagnato al pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Brescia, dove i medici hanno diagnosticato un forte stato confusionale ed ansioso in atto.

Mohamed è uno dei profughi della cosiddetta Emergenza Nord Africa. E’ una delle centinaia di persone che nel 2011, dopo essere sbarcate a Lampedusa, furono smistate dalla Prefettura di Brescia nei Comuni della provincia, per lo più sui monti della Valle Camonica (Mohamed fu portato a Corteno Golgi). read more

Terzo picchetto antisfratto a Brescia in pochi giorni

Dopo i picchetti  di venerdì in via Borsi e di ieri in via Caduti del lavoro, questa mattina è stato bloccato il terzo sfratto in pochi giorni nel comune di Brescia. Oltre 20 persone, sfrattate e occupanti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale, hanno impedito l’accesso dell’ufficiale giudiziario in Viale Venezia 270; qui,  in un appartamento pieno di muffa alle pareti, abita una famiglia di origini marocchine, composta da padre, madre, primogenita di 19 anni con nipotino di pochi mesi e un altro figlio di 11 anni. Il papà, in Italia da 17 anni ha lavorato come saldatore fino a quando  è stato licenziato per la crisi insieme ad altri 21 operai; dopo un anno di indennità di disoccupazione è rimasto senza reddito e non ha potuto più pagare i 520 euro di affitto. Lo sfratto è stato rinviato di un mese. Il proprietario, benestante, non accetta di aderire al progetto contenimento sfratti del comune e questo rifiuto riporta l’attenzione sulla inefficacia e insufficienza delle politiche comunali: per contrastare la gravissima emergenza sfratti bisogna reperire alloggi d’emergenza, mettere temporaneamente a disposizione i 195 appartamenti della Torre Tintoretto per le famiglie in attesa di assegnazione di casa Aler oltre a quelli liberi che l’Amministrazione intende vendere e creare centri di emergenza abitativa requisendo o utilizzando caserme e/o altri grandi edifici vuoti presenti in città. read more

Picchetto in Valtrompia, sfratto bloccato a Villa Carcina

Katuar frequenta la quinta superiore all’Istituto Primo Levi di Sarezzo e quando l’avvocato dei proprietari ha chiesto provocatoriamente a lei e ai suoi famigliari: “Se non avete più lavoro perchè non tornate nel vostro paese?”, ha risposto senza esitazione: “Perchè è questo il mio paese!”. Suo papà è arrivato in Italia venti anni fa, ha fatto il muratore e poi l’operaio edile asfaltatore fino a quando è stato operato al cuore; sua sorella e suo fratello prima lavoravano come operai, poi con la crisi, circa due anni fa, sono stati licenziati e la famiglia non ha più avuto il reddito per pagare l’affitto. Ora stanno facendo una causa sindacale assistiti dalla CGIL perchè l’ultima azienda dove hanno lavorato entrambi per molti mesi non li ha pagati. Vivono da anni a Villa Carcina e questa mattina è stato un folto gruppo territoriale  di sfrattati e di attivisti della Valtrompia, dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale , circa quaranta persone, che ha picchettato l’abitazione di Via Fontane per impedire che l’ufficiale giudiziario eseguisse lo sfratto, che è stato rinviato al 6 marzo.  In questo caso l’obiettivo è evitare la contrapposizione col piccolo proprietario dell’appartamento dove abitano ma aprire una trattativa col comune per ottenere un alloggio di emergenza. read more

Tre picchetti oggi nel bresciano, questa settimana saranno 6!

Picchetti antisfratto questa mattina a Rudiano, Rovato e Carpenedolo. Nel primo comune rischiava di essere buttata fuori di casa una famiglia con 3 bambini e la mamma incinta; il padre ha perso il posto di lavoro ed ora non riesce a pagare nè affitto nè bollette. L’esecuzione è stata rinviata al 4 marzo. A Rovato, terzo accesso dell’ufficiale giudiziario, la famiglia con due bambine di 9 e 5 anni vive in una situazione drammatica: da 4 mesi è stata tagliata l’acqua e il padre,Khalid, con lavoretti saltuari come traslocatore o imbianchino fatica a portare a casa qualcosa da mangiare oltre ai pacchi che periodicamente gli passa la Caritas. Il picchetto ha ottenuto il rinvio al 2 aprile. A Carpenedolo invece l’ufficiale giudiziario non si è presentato. In azione stamattina sono state diverse decine di attivisti dei gruppi territoriali Franciacorta e Bassa est dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti. Ieri era stata bloccata un’altra esecuzione a Travagliato; domani il gruppo territoriale Valtrompia interverrà contro uno sfratto in via Fontane 73 a Villa Carcina, venerdì in picchetto saranno gli attivisti cittadini, in via Borsi a Brescia. read more

Brescia si solleva: termina la settimana di mobilitazione nazionale con un altro risultato

Con il picchetto di questa mattina sono 16 gli sfratti bloccati nella settimana di mobilitazione nazionale contro austerity e per il diritto alla casa che nella provincia di Brescia si era aperta con un giorno di anticipo, il 14 gennaio. Una cinquantina di attivisti, occupanti e sfrattati dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale si è radunata in via Milano 110 in città per aiutare Aziz, sua moglie ed il loro bambino di 3 anni. L’ufficiale giudiziario, nonostante la presenza di 3 macchine di polizia e carabinieri e della digos, ha dovuto rinviare l’esecuzione al 29 aprile ed in mattinata c’è stato anche l’impegno del comune per trovare, prima di quella data, una soluzione per la famiglia. Oggi si registra anche un altro risultato: il direttore di a2a ing Rossetti ha dichiarato di essere pronto ad aprire un tavolo di discussione con le realtà che hanno dato vita all’assedio del 20 gennaio per affrontare la questione dei distacchi delle utenze di gas, acqua e riscaldamento alle famiglie che non riescono a pagare le bollette per morosità incolpevole. Al più presto si fisserà un incontro per aprire una vertenza conflittuale sul tema del diritto ai servizi fondamentali. read more

Brescia si solleva: 4 sfratti bloccati oggi

“La prossima volta a Vobarno ci sarà la celere e lo sfratto sarà eseguito”, questa era stata la minaccia dell’ufficiale giudiziario, ma stamattina in Val Sabbia i reparti mobili non si sono visti; c’era invece un picchetto di circa 50 attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato e lo sfratto è stato bloccato. Contemporaneamente altri tre picchetti si formavano in altre zone della provincia di Brescia: a Castrezzato, Rovato e in città nel quartiere S.Polo. Dall’inizio della settimana di mobilitazione nazionale contro l’austerity e per il diritto alla casa ed a una vita dignitosa, nel bresciano sono stati bloccati 15 sfratti. read more