Ancora una volta due bambini, di 1 anno e mezzo e di 6 anni, hanno rischiato di finire in mezzo alla strada oppure di venire separati dai propri genitori. E’ accaduto questa mattina a Comezzano di Cizzago, nella bassa bresciana, dove l’ufficiale giudiziario si e’ presentato scortato da polizia locale e carabinieri per eseguire uno sfratto per morosita’ incolpevole. Alla famiglia di Sarroub – che e’ stato licenziato nel 2008 dopo 12 anni di lavoro e che aveva ritrovato un’occupazione in una ditta fallita nel giugno dell’anno scorso – il Comune (giunta Lega-PDL) proponeva il rientro pagato in Algeria o 3-4 giorni in albergo e poi la separazione dei bambini dai genitori oppure….la strada. Sarroub da alcuni giorni ha trovato nuovamente un’occupazione a 30 ore settimanali e chiede solamente che l’Amministrazione lo aiuti a cercere un appartamento prima di lasciare quello dove abita ora. Lo sfratto di questa mattina e’ stato bloccato dal presidio dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti. Ora c’e’ tempo fino al 13 maggio per trovare una soluzione abitativa alternativa e dignitosa
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Giudice di pace conferma detenzione Farag
Questa mattina presso il CIE di via Corelli di Milano si e’ svolta l’udienza di convalida del trattenimento di Farag: il giudice di pace ha convalidato il fermo. Restano pero’ altre azioni legali da intraprendere per contrastare l’espulsione e ottenere la liberazione del migrante egiziano del presidio sotto la gru.
Ascolta sul sito www.radiondadurto.org l’avvocato Pietro Massarotto del NAGA di Milano che ha assistito Farag in contatto con i legali bresciani dell’Associazione
Brescia, Farag libero subito!
Un’altra provocazione poliziesca contro un immigrato egiziano del presidio. Farag, gia’ arrestato l’8 novembre durante le cariche e lo sgombero del presidio sotto la gru ed accusato di resistenza a pubblico ufficiale, oggi e’ stato fermato dalla polizia per un controllo ed in seguito tradotto nel CIE di Via Corelli a Milano.
COSA SUCCEDE A LAMPEDUSA
In questi giorni a Lampedusa stiamo assistendo ad una gestione volutamente emergenziale dei flussi migratori dal nord Africa. Il governo, esasperando la popolazione, privando l’isola dei supporti necessari, vuol arrivare allo scontro, alla cacciata dello straniero.
Ma la popolazione non smette di essere solidale.
Le persone migranti che arrivano sull’isola devono avere la possibilità di essere accolte nel modo più adeguato. E lasciate libere di raggiungere altre zone europee.
Da alcuni giorni a Lampedusa è approdata la campagna Welcome, i loro racconti ci descrivono una realtà diversa da quella presentata dai media.
CASTREZZATO: 12 DENUNCE. OGGI BLOCCATO UN ALTRO SFRATTO
I carabinieri dei Castrezzato hanno denunciato 12 persone per la mobilitazione antisfratto dell’11 marzo: 3 attivisti italiani del Comitato e dell’Associazione e 9 inquilini sfrattati di origine migrante. Le accuse sono per tutti e 12 di resistenza a pubblico ufficiale e per alcuni anche di adunata sediziosa e promozione di manifestazione non autorizzata: la repressione non ci intimidisce e non fermera’ la lotta e le azioni di blocco degli sfratti, per garantire il passaggio da casa a casa e per difendere la dignita’ di tutti-e. A Castrezzato tra l’altro e’ sfumata la soluzione ipotizzata dopo la lunga trattativa con l’amministrazione e quindi attualmente la famiglia di Sabir e’ priva di sistemazione: nei prossimi giorni si riprendera’ la mobilitazione per trovare un’alternativa abitativa per l’operaio marocchino che ha perso il lavoro per il fallimento della ditta dove era dipendente, di sua moglie e dei 4 figli minorenni (dai 6 ai 16 anni); il comune di Castrezzato sara’ chiamato ad assumersi le proprie responsabilita’. Intanto questa mattina e’ stato bloccato e rinviato a fine maggio uno sfratto a Remedello, nella bassa bresciana.
CASTREZZATO: LA MOBILITAZIONE PORTA AD UN RISULTATO
Dopo una lunghissima ed estenuante trattativa di 3 ore e mezza con il sindaco di Castrezzato e tre assessori della giunta, si e’ ottenuto un risultato positivo seppur non ottimale: e’stata individuata una piccola cascina con tre stanze dove la famiglia, unita, potrebbe andare per un periodo temporaneo; il comune fornira’ una piccola somma per l’anticipo e si fara’ garante rispetto alla proprieta’ del fatto che l’inquilino ricevera’ il bonus di 2000 euro per le famiglie sfrattate erogato dalla regione Lombardia. La famiglia, aiutata da altri componenti dell’Associazione Diritti per tutti e del comitato, si fara’ carico dei lavori di pulizia e di sistemazione dei vani per renderli immediatamente vivibili. Un risultato, parziale, che non si sarebbe ottenuto senza la mobilitazione di oltre cinquanta persone che per 4 ore hanno presidiato il comune (la posizione del Sindaco Lupatini era di non concedere nulla se non l’affidamento dei bambini in una struttura protetta dividendoli dai genitori). Lunedi’ mattina si perfezionera’ l’accordo; in serata alle ore 20 assemblea generale del comitato contro gli sfratti al centro sociale magazzino 47 di Brescia
PER IL DIRITTO ALLA CASA TUTTI A CASTREZZATO
Domani mattina ( venerdi’ 11 marzo) alle ore 10 scade il periodo di ospitalita’ in un agriturismo di Iseo per la famiglia che e’ stata sfrattata il 25 febbraio scorso a Castrezzato (vedi notizia del 25 febbraio). Il sindaco leghista Gabriella Lupatini, che era stata costretta dalla mobilitazione del comitato contro gli sfratti e dell’Associazione a trovare questa soluzione per l’emergenza, non intende offrire un’altra sistemazione (nonostante l’Associazione abbia avanzato proposte ragionevoli e non dispendiose per l’Amministrazione), ma continua a minacciare la separazione dei 4 figli minorenni dai genitori ed il loro affidamento ad una comunita’ protetta. Anche domani pero’ dovra’ fare i conti con la mobilitazione degli attivisti antisfratto e delle altre famiglie vittime della morosita’ incolpevole, che si ritroveranno alle ore 9,30 davanti al Municipio a Castrezzato per difendere la famiglia di Sabir dallo smembramento, per affermare il diritto alla casa per tutti e per trovare una soluzione piu’ umana e rispettosa della dignita’ e dell’integrita’ della famiglia e dei bambini.
ACCOLTO IL RICORSO DI MIMMO CONTRO IL RIGETTO
Il TAR di Milano ha accolto ieri il ricorso di Mohammed, “Mimmo”, presentato dall’Avv Pietro Massarotto del Naga di Milano, contro il rigetto della sua domanda di sanatoria del 2009. Mimmo e’ stato uno dei protagonisti della lotta degli immigrati bresciani che ha portato all’occupazione della gru in via s Faustino nel novembre scorso; portavoce della comunita’ egiziana era stato colpito dalla repressione con una odiosa rappresaglia, voluta direttamente dalla Prefettura di Brescia e da Maroni, quando si era recato a Milano per scongiurare l’espulsione di 9 suoi fratelli egiziani ; prelevato nei pressi della Prefettura del capoluogo lombardo e portato in stato di isolamento nel CIE di Via Corelli era stato espulso due giorni dopo in tempi velocissimi (perche’ la sua domanda di sanatoria era stata rigettata al momento nella questura di Milano) e con una procedura ritenuta irregolare dagli avvocati dell’Associazione Diritti per tutti. L’accoglimento del ricorso contro il rigetto della sua domanda di sanatoria e’ un importante risultato della mobilitazione per i diritti e per i permessi di soggiorno che non si e’ mai fermata; ora Mimmo e’ in attesa dell’udienza davanti al giudice di pace per l’opposizione all’espulsione, poi si potra’ richiedere il suo rientro in Italia.
Sanatoria truffa: il Consiglio di Stato in adunanza plenaria dice che i rigetti per doppia espulsione devono essere sospesi!
L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, avvenuta il 21 febbraio scorso, ha avuto un importante esito favorevole ai migranti.