Il razzismo di molte delibere di Comuni come Brescia, Coccaglio, Trenzano, Castelmella, Pompiano, Marcheno, Villa Carcina, insieme ai provvedimenti razzisti del Governo, aggravano notevolmente le condizioni di vita e di lavoro dei migranti. La crisi ci colpisce prima di tutti gli altri, ci rende più precari e perdendo il posto di lavoro ci fa tornare “clandestini”. Il “pacchetto sicurezza” che azzera i diritti elementari dei migranti, la volontà di aprire un Centro di Identificazione ed Espulsione a Brescia, un vero e proprio carcere etnico, sono gli strumenti per sfruttare ancor di più i migranti.
In Francia le associazioni dei migranti hanno indetto uno sciopero dei migranti per il prossimo 1° marzo per far sentire la loro voce e combattere la crisi e il razzismo. E’ un’iniziativa efficace a cui guardiamo con interesse. Dobbiamo mobilitarci, diventare protagonisti del nostro destino di cittadini e lavoratori.