SFRATTO VIOLENTO AD AZZANO MELLA E RISPOSTA IMMEDIATA

Questa mattina, martedi’ 22 giugno 2010, i carabinieri della compagnia di Verolanuova e Bagnolo Mella hanno attuato ad Azzano Mella, nella bassa bresciana, lo sfratto violento di un nucleo famigliare composto da Driss, un operaio saldatore di origine marocchina e da sua moglie incinta di 9 settimane con una gravidanza a rischio dopo aver subito sei mesi fa un aborto naturale al quinto mese di gestazione. Driss ha perso il lavoro alla acciaieria Stefana a causa della crisi dopo aver lavorato 8 anni nelle fabbriche bresciane e da allora dopo aver pagato ancora 2 mensilita’ di affitto (500 euro per un bilocale in paese) era rimasto senza soldi. Durante l’intervento repressivo messo in atto da una decina di carabinieri sono state fermati e portati in caserma 11 immigrati che stavano partecipando al presidio antisfratto, composto solo da una quindicina di persone perche’ ci si aspettava un rinvio da parte dell’ufficiale giudiziario,  anche alla luce della delicata situazione della donna presente nell’appartamento. Il corrispondente di Radio onda d’urto che stava effettuando una diretta radiofonica  e’ stato spintonato e i carabinieri hanno anche interrotto bruscamente la corrispondenza strappadogli il telefono di mano. Durante questa provocatoria azione dei carabinieri la donna incinta si e’ sentita male ed e’ stato necessario il suo ricovero in ospedale a Manerbio dove e’ stata trattenuta fino a meta’ pomeriggio. Al termine dello sfratto si ricostituiva immediatamente un presidio di fronte alla caserma dei carabinieri di Bagnolo durato alcune ore. L’intenzione dei  militari era di arrestare un attivista migrante del comitato contro gli sfratti per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il presidio e la presenza di decine di persone all’esterno della caserma  facevano in modo che tutti fossero rilasciati. In caserma oltre all’Avvocato Manlio Vicini, legale dell’Associazione Diritti per tutti,  si sono presentati per esprimere solidarieta’ ai fermati i consiglieri comunali di Rifondazione comunista di Bagnolo Mella ed il consigliere comunale dei Verdi di Azzano Mella, Roberto Bellan. Dopo la liberazione dei fermati, verso le ore 15,30,  si creava un presidio nella piazza del municipio di Azzano Mella che si trasformava dopo un paio di ore nell’occupazione vera e propria della sede del Comune. A questo punto un gruppo di carabinieri che stava cercando di entrare in municipio veniva fermato e respinto dalla determinazione dei  manifestanti che erano diventati circa un centinaio. La situazione si sbloccava solo verso le ore 20, dopo l’arrivo in municipio del sindaco del paese che per tutto il giorno si era reso irreperibile. Il sindaco offriva a Driss e alla moglie la sistemazione  a spese del comune in un albergo fino a quando il tavolo interistituzionale sugli sfratti, che ha garantito l’intervento per cercare una soluzione, non trovera’ un appartamento. L’occupazione del municipio terminava cosi’ incassando un importante risultato e con l’impegno del comitato contro gli sfratti di rimettere in campo nuove forti iniziative di conflittualita’ se non si arrivera’ ad una soluzione definitiva e dignitosa in pochi giorni. Il bilancio della lunga giornata di mobilitazione si puo’ cosi’ valutare positivamente, nonostante lo sfratto eseguito questa mattina, perche’ e’ stato dimostrato che non e’ possibile per le autorita’ e per le forze dell’ordine pensare di risolvere l’emergenza casa con soluzioni militari e repressive senza che ci sia una immediata e pronta risposta politica e di mobilitazione. Domani il comitato contro gli sfratti sara’ nuovamente in campo, con il blocco di uno sfratto a partire dalle ore 8,30 in via artigiani 5 a Brescia e giovedi’ mattina in provincia a Coccaglio in via Chiusa 6. Soprattutto per lo sfratto nel comune della Franciacorta e’ richiesta una forte presenza  al presidio. Tutte le corrispondenze e le interviste sulla giornata di oggi sul sito www.radiondadurto.org

Articolo Bresciaoggi 23 giugno 2010  Articolo Il Giorno del 23 giugno 2010