BASTA CLANDESTINITA’ BASTA PRECARIETA’

 Avevano fatto domanda di regolarizzazione attraverso la cosiddetta “sanatoria colf e badanti“ del settembre 2009. Avevano poi avuto risposta negativa dalle Prefetture perché, dopo che le domande già erano state presentate (e pagate allo Stato da ciascun richiedente almeno 500€), il governo aveva cambiato le regole della sanatoria, stabilendo che la condizione di clandestinità, trasformata nel frattempo in reato, impediva il rilascio dei permessi di soggiorno.

Così hanno deciso di protestare, per molti mesi, a Brescia come in varie altre città, contro quella che per loro era diventata la truffa della sanatoria 2009.

Sono i lavoratori migranti che vogliono uscire dalla clandestinità, la condizione della ricattabilità e dello sfruttamento più neri.

E’ ancora ben viva in tutti, come un monito sempre valido, la memoria dei momenti più forti e clamorosi della loro lotta, l’occupazione per 17 giorni e notti della gru nel cantiere della metropolitana in via San Faustino, nel novembre scorso. I migranti hanno lottato pagando un prezzo altissimo alla repressione (molte le reclusioni nei Centri di detenzione per immigrati e le deportazioni nei Paesi di provenienza) che ha accompagnato la chiusura totale opposta dalle autorità alle loro ragioni.

Ma non si sono dati per vinti e non hanno affatto smesso di lottare.

Finalmente nel maggio scorso la determinazione ha prodotto un risultato decisivo: prima l’Unione europea e poi il Consiglio di Stato, il massimo tribunale italiano competente sulla questione, hanno dato ragione ai migranti in modo definitivo anche sul piano strettamente giuridico, stabilendo che la condizione di clandestinità non può essere reato e non può impedire il rilascio dei permessi di soggiorno. Le autorità politiche a questo punto non possono fare altro che obbedire a questi pronunciamenti.

Eppure un governo sempre più screditato e antipopolare – che fra l’altro sbandiera la “legalità” come sacro principio inviolabile da imporre a tutti (ma non a se stesso) – ancora oggi si ostina a non voler rilasciare i permessi di soggiorno. Solo per pura arroganza e senza alcuna legittimità. Un fatto intollerabile per chiunque!

Per questo i migranti hanno dato inizio ad un nuovo presidio permanente, contro la clandestinità, per i permessi di soggiorno e la dignità.

Con loro e con la stessa richiesta anche i migranti la cui domanda di regolarizzazione del 2009 è stata rigettata perché risultata errata a causa delle truffe fatte a loro danno da datori di lavoro senza scrupolo.

Con loro le tante associazioni e persone che non ne possono più della propaganda razzista: il vero pericolo pubblico, che minaccia e colpisce la società, non sono i migranti. E’ invece nelle istituzioni nazionale e locali, che proprio mentre spargono odio quotidiano contro i migranti, taglieggiano il reddito, i diritti e i beni comuni di tutti e tutte.

Siamo stati in milioni anche nei giorni scorsi a dirlo forte e chiaro, con i referendum per l’acqua pubblica e contro il nucleare, nell’imbarazzo o nell’ostilità di gran lunga prevalenti all’interno delle istituzioni: i beni comuni, le nostre vite, i legami di solidarietà sociale sono più importanti degli affari economici di pochi. Le persone, tutte, sono più importanti anche delle carriere di politici senza dignità e credibilità che puntano ad accaparrarsi vantaggi elettorali soffiando sul fuoco del razzismo contro i migranti.

La lotta dei migranti per la regolarizzazione, oltre che un enorme esempio di coraggio e determinazione da raccogliere, è anche, in realtà, la lotta contro la precarizzazione generalizzata che viene imposta dall’alto sulle vite di tutti e tutte a vantaggio dei profitti e del dominio di pochi, attraverso lo smantellamento e la privatizzazione dei servizi sociali, i tagli al reddito e ai diritti nel lavoro.

 Lo ripetiamo: siamo tutti sulla gru! Siamo tutti clandestini. E siamo stanchi di esserlo.

Pretendiamo di poter tornare a tenere i piedi ben saldi sulla terra che ci appartiene!

Per questo siamo al fianco dei migranti in lotta, fino alla vittoria!

 PRESIDIO PERMANENTE, piazza Rovetta – Brescia

CONTRO LA PRECARIETÀ E LA CLANDESTINITÀ

PERMESSI DI SOGGIORNO SUBITO!

SOSTIENI, PARTECIPA! RECLAMA LA TUA VITA!

 Associazione Diritti per Tutti, Brescia 15 giugno 2011