En plein! Tre sfratti bloccati, 60 attivisti impegnati nei picchetti

Decine di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti, supportati da studenti del Kollettivo studenti in lotta, sono stati impegnati questa mattina in 3 picchetti per impedire lo sfratto ai danni di altrettante famiglie vittime della morosita’ incolpevole. Coinvolti anche diversi bambini. A Castrezzato e Castelcovati è stata la crisi dell’edilizia a determinare la perdita del reddito: Sadik di origine marocchina ha lavorato dal 1999 fino al 2011 come muratore, gli ultimi anni per la ditta Sovema, ora fallita, che gli deve ancora 3000 euro di salari non pagati; adesso con sua moglie incinta di 4 mesi e con il figlio di 3 anni rischia di perdere anche la casa; anche Abderrahmane ha lavorato in un impresa edile come muratore e carpentiere, gli ultimi 5 anni alla F.B. di Castelcovati; in Italia dal 1996 ha moglie e due bambini di 5 e 2 anni e mezzo. A Brescia invece è un lavoratore di origine sudamericana e la sua famiglia, Condor Pastor, ad essere sotto sfratto; anche in questo caso con  1 bimbo di 3 anni: sia il padre operaio idraulico che la madre, badante, hanno perso il lavoro, ora l’unico reddito è quello della nonna che lavora per 4 ore in una famiglia italiana e non può certo pagare 700 euro di affitto per un trilocale oltre che mantenere l’intera famiglia. Per tutte queste situazioni si richiede un intervento degli enti locali per garantire il passaggio da casa a casa e sistemazioni alternative a canone sociale.  Hanno attuato i 3 picchetti  60 persone. Gli sfratti sono stati bloccati e rinviati al 19 luglio (Castrezzato), al 4 settembre (Castelcovati), all’11 settembre (Brescia)

sfratti-articolo-bresciaoggi-13-06-2012