Occupato l’ex Hotel Sirio in via Battaglie a Brescia, occupy sfitto

STop agli sfratti, occupy sfitto Riportiamo di seguito il comunicato  di Associazione Diritti per tutti, Comitato provinciale contro gli sfratti, Magazzino 47, Kollettivo studenti in lotta, Collettivo universitario autonomo.
“A fronte della mancanza assoluta di provvedimenti concreti da parte della Prefettura e delle altre istituzioni per contrastare l’emergenza sfratti oggi abbiamo deciso di sostituirci alle autorità, che si sono mostrate totalmente insensibili, e di realizzare un centro di emergenza abitativo in uno dei tantissimi edifici sfitti e inutilizzati da molti anni presenti in a Brescia.

Ricordiamo le quattro principali rivendicazioni della campagna d’autunno “Stop agli sfratti” che non hanno avuto risposta: moratoria degli sfratti per morosità incolpevole a livello nazionale o in subordine a livello locale; requisizione o acquisizione tramite convenzioni di edifici sfitti e inutilizzati; sospensione dell’abbattimento della Torre Tintoretto e assegnazione dei 195 appartamenti ai bisognosi; realizzazione di un centro temporaneo di emergenza abitativa nei prefabbricati dove alloggiavano gli operai della metropolitana a S Polo che sarebbero messi a disposizione GRATUITAMENTE dalle ditte proprietarie.
L’Hotel Sirio (ex hotel Capriolo) di via Battaglie è una struttura sfitta da moltissimi anni, già a fine maggio 2010 era stato occupato da decine di senza casa per due giorni; da allora nulla è cambiato, l’ex hotel è in stato di abbandono e di progressivo degrado.
Il nuovo centro di emergenza abitativa ex Hotel Sirio di via Capriolo sarà strutturato nel seguente modo: 5 stanze saranno destinate alle famiglie che subiranno lo sfratto senza avere alternative alloggiative; 10 stanze saranno a disposizione dei senza fissa dimora (800 circa a Brescia secondo la stima fornita dall’ISTAT e recentemente presentata in città dalla Federazione italiana per le persone senza fissa dimora in collaborazione con la Caritas alla presenza di associazioni che si occupano del disagio); altre 5 stanze ospiteranno invece studenti universitari e giovani precari perchè il quartiere del Carmine deve offrire non solo socialità e movida ma anche servizi a questi soggetti.
La casa è un diritto per tutti”.