Brescia, 26 giugno, via Privata De Vitalis 5. Il presidio antisfratti di stamattina lanciato da Diritti per Tutti e Comitato provinciale contro gli sfratti ha visto la partecipazione di oltre una settantina di persone, benché già nel tardo pomeriggio di ieri l’annuncio e l’effettiva preparazione della mobilitazione stessero sortendo degli effetti molto positivi, che sono stati confermati nella giornata di oggi dall’ufficiale giudiziario: rinvio di tre mesi dell’esecuzione dei due sfratti.
La decisione del rinvio è un’importante vittoria della lotta per il diritto all’abitare che ormai da quattro anni anima Brescia e provincia. E’ stata la mobilitazione di una presenza solidale e di massa di sfrattati e attivisti ad ottenere che un multiproprietario, titolare oltre che di immobili abitativi, di strutture commerciali e alberghiere tra Brescia e la Riviera Romagnola, non sia riuscito a realizzare l’intento di sbattere in mezzo a una strada due giovani donne con i loro sei figli. E’ stata la mobilitazione diretta e dal basso a portare le istituzioni, Prefettura e Comune, a porre finalmente la dovuta attenzione e a impegnarsi su questa vicenda nota da tempo.
Peraltro, questo rinvio è un provvedimento solo provvisorio e quindi insufficiente. Ciò significa che l’impegno pubblico preso dall’Amministrazione comunale (attraverso l’assessore alla casa, Marco Fenaroli) per il passaggio da casa a casa delle due famiglie dovrà essere mantenuto. Compito dell’Associazione e del Comitato antisfratti sarà fare in modo che questo impegno non venga disatteso.
Anche un’altra cosa è certa: la grave emergenza sociale e abitativa fatta esplodere dalla crisi dell’economia liberista e dell’indebitamento richiede tutt’altro che soluzioni tampone. Necessita al contrario di scelte strutturali, a cominciare dalle più urgenti e immediatamente applicabili: una moratoria generalizzata sugli sfratti, sugli sgomberi e sui pignoramenti.