Pestaggio e insulti razzisti nella caserma della Polizia locale di Rezzato

Ibra Dieng è un senegalese di 29 anni che fa il venditore ambulante, tra l’altro con una regolare autorizzazione per il commercio itinerante. Il 13 novembre, come quasi tutti i giorni, stava lavorando nel piazzale del Bricoman di Rezzato, nell’hinterland bresciano, dove è conosciuto e benvoluto dai molti clienti che si fanno aiutare a caricare le macchine in cambio di una monetina o che gli comprano un braccialettino; ad un certo punto ha avvicinato e salutato un uomo italiano che non gradendo la sua presenza gli ha risposto con insulti ad alta voce. A poca distanza c’era una pattuglia della polizia locale di Rezzato che è intervenuta chiedendo a Ibra di andare con loro in caserma. Qui al ragazzo senegalese sono stati rivolti insulti ed offese, anche di matrice razzista del tipo: “Sei un rompicoglioni, negro di merda!”. Alle sua richiesta di smettere di insultarlo un commissario della polizia locale, poi identificato come Bonizzardi Giancarlo gli ha tirato un calcio nella zona genitale, mentre altri due agenti, tra cui Iannello Vincenzo, lo colpivano con schiaffi al volto e pugni sulla nuca quando si è accasciato sulla seggiola.

Infine lo hanno denunciato per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Appena uscito dalla caserma Ibra si è recato per denunciare l’accaduto dai carabinieri che gli consigliavano di nominare un avvocato. Cosa che il giovane senegalese faceva immediatamente contattando l’avvocato Sergio Pezzucchi, uno dei legali dell’Associazione Diritti per tutti. In seguito, per il dolore persistente nella zona dei genitali, si è presentato al pronto soccorso dell”ospedale Poliambulanza di Brescia dove veniva visitato e gli era riscontrato un trauma alla base del pene con una prognosi di ben 10 giorni e controllo evolutivo presso il medico curante. Venerdì scorso è stata depositatadall’avvocato Pezzucchi una denuncia per lesioni personali, abuso di autorità e abuso di ufficio contro i responsabili di questi atti di violenza.

“E’ un fatto grave” – sottolinea l’Associazione Diritti per tutti che oggi negli studi di Radio onda d’urto ha organizzato una conferenza stampa – su cui si chiede che venga fatta chiarezza e che sia fatta giustizia: non sono ammissibili violenze e vessazioni commesse da appartenenti alle forze dell’ordine contro persone in stato di fermo, in questo caso accompagnate anche da insulti razzisti; evidentemente chi compie queste violenze istituzionali è sicuro di passarla liscia e di restare impunito: è ora di dire basta, anche per evitare nuovi casi Stefano Cucchi.”

Ascolta la registrazione della testimonianza di Ibra Dieng sul sito di Radio onda d’urto