Picchetto antisfratto e occupazione dell’ufficio del sindaco leghista di Capriolo

Un folto picchetto giovedì 11 dicembre ha bloccato lo sfratto della famiglia di MOncef, cittadino italiano invalido con moglie e 3 figli minorenni, di cui due con invalidità totale e del 70%. Oltre una sessantina gli attivisti dell’associazione Diritti per tutti e del comitato provinciale presenti a Capriolo, comune della Franciacorta bresciana, per il sedicesimo accesso dell’ufficiale giudiziario. La proprietà dell’appartamento di via Papa Giovanni XXIII è dell’Istituto per il sostentamento del clero.

La famiglia è avente diritto di un appartamento ALER che però attende da 5 anni! Moncef ciquantasettenne, in Italia da quasi 40 anni, ha lavorato quasi 30 anni come operaio e infine come corriere fino a quando il diabete e la cardiopatia che l’hanno reso invalido non gli ha impedito di continuare il lavoro.

Dopo aver bloccato lo sfratto e ottenuto il rinvio  al 20 gennaio, gli attivisti dell’Associazione diritti per tutti e del comitato provinciale contro gli sfratti hanno occupato l’ufficio del Sindaco Vezzoli (Lega Nord) per protestare contro la mancanza di proposte da parte del comune che potrebbe concedere temporaneamente una delle 7 case pubbliche vuote che vorrebbe vendere, senza riuscirci, in attesa della assegnazione defiitiva dell’alloggio ALER per cui Moncefc è primo in graduatoria.

 

Dopo circa due ore  gli attivisti dell’Associazione diritti per tutti e del comitato provinciale contro gli sfratti hanno terminato l’occupazione del comune di Capriolo in seguito all’ aver ottenuto l’impegno da parte del Sindaco leghista di partecipare al prossimo incontro in prefettura sul caso volto a trovare una soluzione alternativa per la famiglia di Moncef.