Altri due picchetti antisfratto a Brescia e Manerbio

Meno 22: con i due picchetti di stamattina e i due di ieri sono rimasti 22 gli sfratti da bloccare fino al termine del mese per l’Associazione Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo.

Oggi i picchetti hanno impedito le esecuzioni contro la famiglia di Jennifer nel quartiere bresciano di Sant’Eufemia e a Manerbio contro Fathia, suo marito ed i suoi tre figli. Nel primo caso il rinvio è stato fissato al 30 giugno, nel secondo al 20 maggio. Jennifer, in Italia da 11 anni, lavorava come operatrice socio-sanitaria fino a quando è rimasta incinta, poi ha perso il posto e con l’occupazione saltuaria e precaria del marito non è più riuscita a pagare regolarmente l’affitto. Ora tra l’altro è in stato di gravidanza. Il marito di Fathia a Manerbio invece ha perso il lavoro con la crisi e la famiglia è rimasta vittima della morosità incolpevole. Qui però l’appartamento dove vivono è di una piccola proprietaria e vi deve andare a vivere la figlia: per questo motivo l’azione degli attivisti dell’Associazione e del Magazzino dal prossimo accesso sarà rivolta nei confronti dell’amministrazione che dovrà garantire un passaggio da casa a casa.

Ieri  mattina sono stati bloccati uno sfratto ed un pignoramento a Brescia: in Contrada San Giovanni, la famiglia di Anta è restata in casa,rinvio al 25 maggio; in via Lamarmora rischiava di trovarsi in strada Abdelsatar, sua moglie ed i tre bambini di 6, 4 e 3 anni. Aveva comprato l’appartamento per 140mila euro col mutuo quando lavorava come macellaio all’Auchan ed aveva uno stipendio regolare; dopo aver perso il posto non ha più potuto pagare le rate in quanto ha cominciato a lavorare nella macelleria di un parente ma senza un reddito fisso e la banca ha messo all’asta la sua casa che è stata acquistata con 52mila euro. Ora è in graduatoria ALER e ieri il picchetto ha impedito il pignoramento che è stato rinviato al 3 giugno.