Venerdì 27 maggio – Diritti per tutti e Magazzino 47 impegnati anche questa mattina in due picchetti antisfratto a Brescia: in via d’Azeglio è stato bloccata l’esecuzione di un pignoramento immobiliare contro le famiglia di 2 operai di origine pachistana che avevano acquistato l’abitazione col mutuo quando lavoravano in fabbrica. Licenziati non sono più riusciti a pagare le rate e la banca ha pignorato l’appartamento dove vivono con mogli e 7 figli minorenni. Ora solo uno dei due ha trovato lavoro come corriere nella logistica. In via Oberdan impedito lo sfratto anche contro John Kennedy e la sua famiglia con bambini. In entrambi i casi è stato conquistato un rinvio all’8 luglio. Infine in via Corfù anche la famiglia di una signora italiana, con figlio e anziana madre, resta in casa: rinvio al 4 luglio. Erano titolari e gestori di una piccola impresa famigliare di pulizia fallita per la crisi.
Giovedì 26 maggio – Altri due picchetti questa mattina di Diritti per tutti e Magazzino 47 a Brescia e a Bovezzo. In città in via Basiletti la famiglia con due figlie è in buona posizione per l’assegnazione Aler ma nonostante questo l’avvocato della proprietà ha rifiutato il contributo comunale in cambio di una ulteriore sospensione dello sfratto. A Bovezzo invece la famiglia di origine albanese ha 5 bambini piccoli e il papà ora ha ritrovato lavoro come addetto alla sicurezza.
Mercoledì 25 maggio – Bloccata un’esecuzione questa mattina a Nave, comune a nord di Brescia, contro una giovane madre italiana, Rubina e la sua famiglia, con due bambini. Non si tratta di morosità ma del risultato di un torto giudiziario subìto da questa donna in una causa poco chiara per l’ eredità dell’appartamento dove vive e da dove avrebbe dovuto essere cacciata stamattina. Attivisti dell’Associazione Diritti per tutti hanno ottenuto un rinvio al 28 luglio. Sempre oggi saltano anche l’esecuzione a Rovato (dove per la famiglia di Mohamed si è ottenuto in Prefettura, dopo 5 picchetti, un rinvio fino al termine dell’anno) e a Coccaglio: qui come ieri a Botticino Sera si è trovato un accordo con i proprietari grazie al fatto che gli inquilini hanno trovato nuovi lavori. Un altro sfratto per morosità incolpevole era stato sospeso ieri a Brescia in via Cucca per l’adesione del proprietario al progetto contenimento sfratti.
Lunedì 23 maggio – Tre picchetti antisfratti, due a Brescia e uno a Marone. In città attivisti-e di Diritti per tutti e Magazzino 47 hanno bloccato l’esecuzione contro Najat, una giovane donna che abita in Via San Francesco e contro Pat e le sue bambine in via Corniani. Sul Lago d’Iseo invece picchetto a difesa della famiglia di Nafi, muratore licenziato per la crisi, in Italia dal 1998 con moglie incinta a termine di gravidanza e due bimbi di 6 e 5 anni.