29 novembre 2016 – Nel precedente accesso dell’ufficiale giudiziario a Vestone, in alta Val Sabbia i carabinieri del paese avevano tenuto un atteggiamento molto aggressivo e tracotante: avevano minacciato di eseguire lo sfratto, chiesto i documenti, trattenuto per ore una donna ucraina che aveva dimenticato il permesso di soggiorno. Ma in quell’occasione c’erano solo 5 attivisti. Stamattina un robusto picchetto di Diritti per tutti, Collettivo gardesano autonomo e Magazzino 47 ha bloccato lo sfratto nei confronti di Younesy, di sua moglie e della loro bambina ed i carabinieri non si sono nemmeno fatti vedere! Ora la famiglia avrà tempo per trovare un’altra sistemazione dato che la moglie ha trovato lavoro come badante. Un altro sfratto è stato bloccato anche a Brescia, in via Cucca.