La provocazione leghista a Tavernole sul Mella si è rivelata un flop totale. Al picchetto convocato dall’Associazione Diritti per tutti per difendere la famiglia di Brahim c’erano cento manifestanti, al presidio indetto da Lega Nord del paese e dai Giovani padani della provincia per chiedere l’esecuzione dello sfratto solo 8 persone, contate e fotografate. Brahim – in Italia da 22 anni, con la famiglia, moglie e 5 figli di cui due minori – ha sempre lavorato come operaio, gli ultimi 12 anni alla Galvano Technik di Gardone, fino al licenziamento per la chiusura del suo reparto. Lo sfratto previsto per stamattina è stato bloccato e rinviato di due mesi. I carabinieri hanno assicurato che ci sarà l’assegnazione straordinaria di un alloggio prima del prossimo accesso. Successivamente il picchetto si è spostato a Villa Carcina ottenendo anche in questo caso il rinvio di due mesi in attesa del passaggio della famiglia sotto sfratto in una casa ALER.
Su Radio onda d’urto corrispondenze e fotografie http://www.radiondadurto.org/2014/04/10/tavernole-picchetto-antisfratto-e-contro-il-presidio-leghista-e-dei-giovani-padani/