Dal 15 novembre 2013 alcune decine di profughi abitano lo stabile di Via Marsala 40, palazzina che andrà all’asta venerdì 10 aprile.
Gli abitanti sono una ventina di ragazzi africani giunti in Italia nel 2011, in fuga dalla guerra in Libia. Una volta usciti dall’assistenza negli Sprar si sono trovati per strada. Stanchi di dormire in stazione o nei parchi hanno dato vita all’occupazione abitativa di Via Marsala. Ora rischiano di trovarsi nuovamente senza un tetto sopra la testa. L’esortazione che fanno ai possibili compratori è di mettersi nei loro panni: non hanno alternative abitative, la palazzina seppur malmessa è per loro una casa, un rifugio. Hanno inoltre bisogno che il Comune gli riconosca la residenza, tramite l’iscrizione all’anagrafe infatti si apre l’accesso al centro per l’impiego ed all’assistenza sanitaria.
Il diritto alla casa è prioritario rispetto a tutto. Un eventuale acquisto non cambierà questo dato di fatto: gli abitanti che non se ne andranno senza una soluzione alternativa dignitosa che riconosca il diritto fondamentale all’abitare.
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