mercoledì 10: Picchetto antisfratto di Diritti per tutti e Magazzino 47 anche questa mattina nel bresciano, nel comune di Iseo. La famiglia coinvolta è composta dal padre Abdellak operaio, dalla moglie e dal loro bambino di un anno e mezzo. L’uomo, in Italia dal 1996, ha perso il lavoro due anni fa quando l’azienda dove lavorava da 7 anni, la Chicco, ha chiuso lo stabilimento di Nigoline trasferendo la produzione a 60km di distanza, a Verolanuova. Lo sfratto è stato bloccato e rinviato al 4 aprile. Ieri invece in città, a Brescia, rinviato uno sfratto in via Irnerio: il proprietario ha accettato il piano per una proroga.
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Picchetto antisfratto a Torbole, domani tutti-e a Desenzano
La settimana di lotta di Diritti per tutti e Magazzino 47 per il diritto all’abitare si chiude nel bresciano con l’ennesimo picchetto: anche questa mattina uno sfratto è stato bloccato a Torbole Casaglia. La famiglia coinvolta è composta dai genitori e da due figli, una ragazza di 23 anni ed il fratello di 19. Il padre era muratore fino alla chiusura della ditta a causa della crisi dell’edilizia. Ora dopo aver subito un intervento al cuore è in attesa di una piccola pensione. La figlia lavora part-time, 3 ore al giorno, in un’impresa di pulizie. Un’altra esecuzione prevista per stamattina in via Bagni a Brescia è stata rinviata di alcuni mesi a seguito di un accordo in Prefettura dove l’altro giorno è stato anche definito il passaggio da casa a casa con un’assegnazione Aler per la famiglia pachistana di Ali, di via Flero. Domani invece tutti e tutte a Desenzano per la manifestazione contro lo sgombero di Zanzanù, il corteo partirà alle ore 15 dalla stazione ferroviaria della cittadina del Garda; la partenza collettiva da Brescia è prevista alle ore 14 dalla stazione ferroviaria.
Azione di lotta contro la nuova legge regionale sulla casa:occupato il “Pirellino” di Brescia
La cronaca tratta dal sito di Radio onda d’urto dove potrete ascoltare anche le corrispondenze
Alle ore 10.30 di giovedì 4 febbraio oltre cento attiviste e attivisti del movimento per il diritto alla casa diBrescia e provincia (Diritti per Tutti, csa Magazzino 47, Collettivo Gardesano Autonomo e Collettivo Antisfratti Val Camonica)inquilini resistenti ed occupanti per necessità, hanno occupato la sede bresciana di RegioneLombardia, il “Pirellino” di via Dalmazia, contro la nuova legge regionale lombarda sulla casa.
Manifestazione contro lo sgombero di Zanzanù, sabato 6 febbraio ore 15 Desenzano stazione fs
Ieri mattina un dispositivo pazzesco di Polizia e Carabinieri in tenuta antisommossa, decine di agenti della DIGOS, Polizia Locale e Vigili del Fuoco ha sgomberato -alle ore 4.00 circa – il Centro Sociale Occupato Zanzanù, uno spazio sociale liberato lo scorso 21 dicembre da compagne e compagni del Collettivo Gardesano Autonomo con l’occupazione dell’ex-ristorante “Spiaggia d’Oro” in località Rivoltella, Desenzano del Garda (BS). Uno stabile di proprietà comunale, da anni abbandonato all’inutilizzo e al degrado, all’interno del quale – in soli 40 giorni – gli occupanti, riaprendone le porte al territorio e restituendo utilità pubblica e sociale all’immobile, hanno proposto decine di iniziative culturali, aggregative, musicali e politiche fuori da logiche commerciali e di profitto.
L’Amministrazione comunale guidata dalla sindaca del Pd Rosa Leso, invece, dopo essersi sottratta a qualsiasi forma di dialogo cui più volte è stata invitata da parte degli occupanti dal giorno dell’occupazione a oggi, ha permesso e avallato il blitz notturno in stile hollywoodiano della Questura, con decine di uomini in assetto da guerra che hanno fatto irruzione all’interno dello stabile urlando e rompendo vetri per poi trovarsi di fronte ben 6 persone. Uno sgombero vigliacco, nascosto dal buio della notte, lontano dagli occhi di chiunque potesse rendersi conto dell’utilizzo spropositato della forza contro chi non ha fatto altro che rivendicare spazi collettivi di aggregazione e autogestione, lontani dalle leggi imperanti dell’individualismo competitivo, della speculazione e del profitto, per giovani e non. Un’operazione coordinata dal (solito) sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, personaggio letteralmente e odiosamente ossessionato dalle lotte sociali attive sul nostro territorio.
Altri due giorni di picchetti: 3 sfratti bloccati a Brescia e Rovato
mercoledì 3 febbraio: picchetti antisfratto questa mattina a Brescia e a Rovato. In viale Piave in città rischiva di finire in strada Fransis, con moglie e due figli di 18 e 7 anni. In Italia da 15 anni il padre ha lavorato fino al 2012 come magazziniere in un’azienda agricola, poi il licenziamento per lui ed altri suoi colleghi. Nella cittadina della Franciacorta, in Via Europa invece, Khadija vive con i suoi due bambini. I picchetti di Diritti per tutti e Magazzino 47 hanno bloccato le esecuzioni e ottenuto rinvii.
Undicesimo picchetto per la famiglia di Ali. Altro sfratto in via Volta
Undicesimo picchetto per la famiglia di Fasil Ali in contrada del Carmine 39, nel cuore del quartiere popolare e meticcio del centro storico di Brescia. Ali ha un piccolo negozio di barbiere, il lavoro é diminuito per la crisi e non riesce piú a pagare l’affitto all’immobiliare che tiene il palazzo dove abita pieno di appartamenti vuoti. Ali ha moglie e tre figli cresciuti qui, uno invalido. E’ in buona posizione per una assegnazione di casa Aler. In via Volta, sempre a Brescia, è invece sotto sfratto la famiglia di Abbas. Per entrambe le famiglie è stato ottenuto un rinvio.
Altri cinque sfratti rinviati anche oggi nel bresciano.
Picchetti questa mattina a Brescia e a Lonato. Complessivamente 5 sfratti rinviati. Diritti per tutti, Magazzino 47 e il Collettivo gardesano autonomo hanno bloccato l’esecuzione in città ai danni della signora Carmela e nella cittadina dell’entroterra gardesano nei confronti di due famiglie di origine marocchina. Carmela è infermiera ma a causa di un problema famigliare ha contratto un debito con una finanziaria che ora le trattiene 500 euro di stipendio determinando l’impossibilità di pagare l’intero affitto. Aperta una trattativa con la proprietà per una rateizzazione. Rinviati invece altri due sfratti in città, in via Lonati (proprietà Aler, l’inquilino ha ritrovato un lavoro e ha ricominciato a pagare una parte dell’affitto) e in vicolo dell’ombra (applicato il progetto contenimento sfratti del Comune).
Picchetti e tre sfratti rinviati a Prevalle, Rovato e Lonato
27 gennaio: azioni antisfratto anche questa mattina nella provincia bresciana: picchetto di Diritti per tutti e Magazzino 47 nella campagna di Rovato dove resta in casa Ghazaz, la moglie incinta e i due bambini. Ottenuto un rinvio al 16 marzo. Dall’altra parte del territorio bresciano, a Lonato in via Lombardia, grazie al Collettivo gardesano autonomo rinviato ancora di un mese, al 24 febbraio, il rilascio dell’appartamento di Abdul e famiglia: di cittadinanza italiana, il padre adesso è ambulante in alcuni mercati della zona, questa famiglia è in ottima graduatoria per una casa Aler ma il comune destro-leghista non procede con le assegnazioni. Domani altri tre picchetti a Brescia città e due a Lonato
Un’altra settimana di picchetti: oggi Mohammed e Fatima restano in casa
Sfratto bloccato in via Battaglie 9 a Brescia. Il picchetto di Diritti per tutti e Magazzino 47 ha ottenuto un rinvio al 9 maggio per la famiglia di Mohammed, imbianchino di origine egiziana con moglie e tre figlie, che a causa della crisi dell’ edilizia ha perso il lavoro. In via della Presolana invece rinviato lo sfratto dell’Aler contro Fatima, due figlie, di cui una minorenne, e una nipotina: il canone “moderato” di 500 euro, solo uno stipendio della figlia maggiorenne di 900 e l’impossibilità di pagare.
Otto picchetti, tutti restano in casa
22 gennaio -Quattro sfratti bloccati anche oggi tra Brescia e provincia. Picchetti di Diritti per tutti e Magazzino 47 in città in via Flero, al Villaggio Sereno e a Cologne. Un quarto escomio in via Capitanio è stato prorogato di 3 mesi dopo il rinovo del progetto contenimento sfratti del comune di Brescia. Restano in casa quindi le famiglie di Ali (moglie e 5 figli per la maggior parte minorenni), di Brahim (che ha trovato un nuovo lavoro da due mesi ed è pronto a ripagare l’affitto), di Igbinere e di Mustapha con moglie e due ragazze cresciute nella nostra città dove frequentano le scuole superiori. Si riprende lunedì con tre nuovi picchetti.