Altri 4 sfratti bloccati in questi ultimi due giorni: ieri mattina nella bassa bresciana occidentale Diritti per tutti e Magazzino 47 hanno impedito a San Paolo l’esecuzione contro la famiglia italiana di Mara, suo marito e due bambini che frequentano la scuola elementare nel paese. Il picchetto ha ottenuto il rinvio al 17 settembre. Sempre a San Paolo tramite un accordo dopo 5 picchetti, l’ultimo a maggio con la mobilitazione di oltre 100 attivisti ed una manifestazione davanti al comune, si è arrivati ad un rinvio fino al 30 novembre, garantendo così alla famiglia di Loubna, Akrim e i loro 3 figli il passaggio da casa a casa con l’assegnazione dell’alloggio ALER. Un altro straordinario risultato positivo strappato in una situazione molto ostica. Questa mattina infine due altri rinvi ottenuti a Brescia città, per Aouidi in via San Faustino ad ottobre per Ali in via Flero al 7 settembre.
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Poker di picchetti antisfratto a Brescia
Nuova importante giornata di lotta contro gli sfratti di Diritti per tutti e Magazzino 47 a pochi giorni dalla tragedia di Nuvolento dove un uomo si è suicidato per lo sfratto e sua moglie è in gravissime condizioni. Questa mattina a Brescia quattro picchetti per difendere famiglie con bambini di operai che hanno perso il lavoro in via Codignole, via Verziano, via Rua Sovera e via Paitone. Tutti e quattro gli sfratti sono stati bloccati e rinviati.
Gli sfratti uccidono anche a Brescia: moratoria subito!
E’ passata poco più di una settimana da quando il 23 giugno una giovane mamma si è impiccata a Bologna non reggendo l’angoscia per l’imminente sfratto ed ora anche la provincia di Brescia è interessata da una tragedia simile: a Nuvolento un uomo disoccupato si è ucciso ed ha sparato alla propria compagna, ora in fin di vita, perchè gli era arrivata la lettera di sfratto. L’Associazione Diritti per tutti, nell’esprimere il proprio cordoglio e le condoglianze ai famigliari della coppia, ribadisce che deve essere immediatamente decisa dalle autorità competenti una moratoria degli sfratti per morosità incolpevole fino a quando non saranno messi in campo strumenti efficaci di intervento per garantire il passaggio da casa a casa, evitando che famiglie finiscano in strada cadendo nella più nera disperazione. La situazione è soprattutto grave nella in provincia dove a fronte di 1436 sfratti nel 2014 (a Brescia città sono stati 802), manca totalmente qualsiasi piano e progetto per trovare soluzioni abitative alternative o per sospendere le esecuzioni fino all’assegnazione di un alloggio Aler. Per questo l’Associazione richiederà al nuovo Prefetto ( nell’incontro che è stato spostato a mercoledì prossimo) la moratoria degli sfratti in provincia; nel frattempo continuerà con la pratica dei picchetti per impedire le esecuzioni, invitando le famiglie a non farsi prendere da rassegnazione e disperazione ma ad autorganizzarsi e a difendersi col mutuo soccorso insieme alle altre persone che vivono lo stesso drammatico problema sociale. Lunedì l’Associazione Diritti per tutti, col Magazzino 47, bloccherà con i picchetti altri 4 sfratti in città in via Codignole, Via Verziano, Via Paitone e Via Rua Sovera.
La moratoria dal basso: 6 picchetti e gli sfratti vengono bloccati
Straordinaria giornata di mobilitazione contro gli sfratti questa mattina a Brescia. Sei picchetti in contemporanea hanno bloccato altrettanti sfratti. Presenti circa un centinaio di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo con sfrattati e occupanti. Restano in casa la famiglia italiana di Stefania in Via Bettinzoli, di Fasil Ali il barbiere pachistano di Contrada del Carmine, di Nasir Siddique operaio pachistano di via Diaz, di Sarr Mareme donna senegalese di Contrada San Giovanni, del muratore pachistano Safdar Iqbal, dell’elettricista romeno Bogdan. Tutte famiglie con bambini piccoli e vittime della morosità incolpevole, di lavoratori che hanno subito il licenziamento o il fallimento dell’azienda in cui erano occupati. Una grande dimostrazione di forza, tra l’altro in periodo di Ramadan e solo due giorni dopo la manifestazione di sabato per casa-permessi-dignità per tutti. Il modo migliore per preparare l’incontro con il nuovo prefetto a cui sarà chiesta una moratoria degli sfratti e la garanzia che non si proceda con sgomberi contro le occupazioni abitative. Nel frattempo, la moratoria la si conquista dal basso, come da cinque anni a questa parte…
Corteo a Brescia per portare l’agenda al nuovo prefetto: casa-permessi-dignità per tutti
Circa 300 manifestanti hanno partecipato al corteo organizzato da Associazione Diritti per tutti e Magazzino 47 per portare al nuovo prefetto di Brescia l’agenda delle priorità sociali da affrontare: casa-permessi di soggiorno, con obiettivi come la moratoria degli sfratti per morosità incolpevole, la difesa delle occupazioni abitative per necessità, il riesame positivo delle domande di sanatoria rigettate e lo sblocco del rinnovo dei permessi di soggiorno per i migranti che hanno perso il lavoro. In piazza sfrattati, occupanti e immigrati che dal marzo scorso stanno lottando per i permessi. Settimana prossima il prefetto ha fissato l’incontro con i rappresentanti dei movimenti di lotta. Intanto lunedì si ricomincia con la moratoria dal basso: 6 picchetti nella stessa mattinata nella sola città di Brescia!
E’ arrivato il nuovo Prefetto: accogliamolo!
Sabato 27 giugno andiamo tutte e tutti insieme a dire al nuovo Prefetto di Brescia che vogliamo i permessi di soggiorno subito, una moratoria sugli sfratti, gli allacci delle utenze e la residenza per chi vive nelle occupazioni a scopo abitativo!
Per la libertà di muoversi e di restare, per la moratoria sugli sfratti, contro distacchi e pignoramenti, per la residenza. Abolire il piano casa! Basta austerità! Per diritti sociali universali.
appuntamento
SABATO 27 GIUGNO ORE 17, PIAZZA LOGGIA, Brescia: corteo fino alla Prefettura
LIBERTÀ DI MOVIMENTO
Il 20 giugno si celebra la giornata internazionale del rifugiato, commemorazione nata nel 2001, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’approvazione della Convenzione sui profughi da parte delle Nazioni Unite nel 1951.
Quest’anno la giornata cade in un contesto in cui di profughi si parla quotidianamente.
Assistiamo all’ignobile chiusura delle frontiere, a sbarramenti di polizia, sgomberi, espulsioni per non far transitare persone in fuga da guerra, miseria, dittature, cataclismi climatici.
PROSSIMI APPUNTAMENTI DI LOTTA
-lotta per i permessi di soggiorno: giovedì 25 giugno h 18 riunione del presidio di Piazza Rovetta presso l’Associazione Diritti per Tutti Via Battaglie 29/A
Decideremo insieme le iniziative di lotta con le quali accogliere prossimamente l’arrivo a Brescia del nuovo prefetto.
Permesso subito per tutti e tutte!
Basta razzismo e legge Bossi-Fini. Basta precarietà e austerità! Stop alla repressione, alle espulsioni, alla reclusione nei Cie!
SENZA DIRITTI NON C’E SICUREZZA PER NESSUNO!
Picchetti antisfratto a Brescia
Sfratti rinviati questa mattina a Brescia: picchetto nel cuore del Carmine, quartiere popolare e interculturale, in via Rua Sovera, dove rischiava di finire in strada una famiglia di origine pachistana con figli piccoli dopo il fallimento del negozio di frutta che gestiva il padre. Esecuzione bloccata e rinviata al 6 luglio. Sfratti prorogati a dopo l’estate invece, in via Grazie dove per Marina si prospetta il passaggio da casa a casa con l’assegnazione di un alloggio Aler e in via Battaglie per Mohamed e la sua famiglia. Presenti al picchetto di Diritti per tutti e Magazzino 47 anche i nuovi occupanti dell’albergo Alabarda.
Nuova grande occupazione abitativa a Brescia
Nuova occupazione a scopo abitativo a Brescia. Questo pomeriggio Diritti per Tutti , Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo hanno occupato un immobile inutilizzato da diversi anni, l’ex Hotel Alabarda in via Labirinto 6. Di seguito il comunicato degli occupanti, diffuso pochi minuti dopo l’occupazione:
NUOVA GRANDE OCCUPAZIONE ABITATIVA A BRESCIA
Questo pomeriggio venerdì 29 maggio in città Diritti per tutti, Magazzino 47 hanno occupato un immobile inutilizzato da alcuni anni, l’Albergo Alabarda di Via Labirinto 6 (nelle vicinanze della moschea di Via Corsica). Una cinquantina di persone senza casa e famiglie sfrattate, con una ventina di bambini, sostenute da oltre un centinaio di solidali, ha così trovato una sistemazione abitativa, una alternativa alla strada o alla macchina dove erano costretti a passare le notti, senza aiuto dalle istituzioni. La necessaria apertura di questo nuovo centro per l’emergenza abitativa dimostra infatti il fallimento delle politiche istituzionali per affrontare il dramma degli sfratti per morosità incolpevole, oltre 2300 nella provincia di Brescia. Ora gli occupanti chiedono che le autorità competenti aprano una trattativa con la proprietà dell’albergo (una società privata) e che arrivino ad una convenzione che permetta alle famiglie ed ai singoli che vi hanno trovato rifugio di restarvi e di non essere nuovamente sbattuti in mezzo alla strada, annunciando fin d’ora che in caso di sgombero gli occupanti, con famiglie e bambini si rivolgeranno alla Prefettura che, in quanto massima autorità istituzionale presente, potrebbe anche ricorrere alla requisizione temporanea di immobili inutilizzzati, pubblici e privati, per la grave emergenza sfratti e senza casa. Quando c’è un terremoto che distrugge le abitazioni si utilizzano anche provvedimenti d’urgenza e straordinari come le requisizioni per trovare un rifugio a chi resta per strada, perchè non si fa lo stesso per il cataclisma sociale rappresentato dalla crisi che ha tolto la casa a centinaia di persone incolpevoli?