Comunicato Associazione Diritti per tutti.
No agli sfratti, no al piano casa di Renzi e Lupi. Questa mattina mobilitazione a Brescia nell’ambito della campagna contro il Decreto Lupi ed in particolare l’art 5. Due potenti picchetti in città, in via Monte Ortigara 35 ed in via Vittime d’Istria a san Bartolomeo, hanno bloccato altrettanti sfratti. Mobilitati in tutto oltre cento persone. Nel primo caso era coinvolta una famiglia pachistana con 4 figli minorenni: Mohammed, il padre, è stato licenziato dall’azienda dove lavorava da 8 anni; abita in un edificio fatiscente di proprietà della MAEL spa dell’avvocato Lino Gervasoni, un ex politico democristiano prandiniano a capo di una holding che opera nel settore immobiliare e della finanza.
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Sfratti bloccati a Brescia: cancellare il decreto Lupi
Anche Brescia partecipa alla campagna di mobilitazione lanciata dalla rete Abitare nella crisi contro il decreto Lupi, il cosiddetto piano casa del governo Renzi, per impedire che venga approvato definitivamente: questa mattina in città l’iniziativa di lotta si è concretizzata in due picchetti che si sono svolti in Via Milano ed in via Benincori, nella zona di Viale Piave. Nel primo caso è stato bloccato lo sfratto di una famiglia di origine pachistana col padre operaio licenziato per crisi; nel secondo è stata difesa Zaira, una donna che lavora poche ore alla settimana come addetta alla pulizia di istituti bancari.
Picchetto a Concesio, l’Amministrazione di centrosinistra non fa nulla!
Sesto accesso dell’ufficiale giudiziario questa mattina a Concesio in via Ca’ de bosio per sfrattare la famiglia di Mustapha, aiuto cuoco in un ristorante del paese prima del fallimento dell’esercizio commerciale a causa della crisi. Presente sul posto un picchetto di una cinquantina di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato che hanno bloccato lo sfratto, rinviato al prossimo 25 giugno. Da segnalare che l’amministrazione comunale di centrosinistra in sede di trattativa in Prefettura ha proposto solo il rimpatrio o lo smembramento della famiglia, senza prendere in considerazione soluzioni dignitose e umane.
Corteo a Brescia per una sola grande opera: casa, salute, reddito per tutti-e.
Circa duemila persone di ogni età, studenti, genitori con bambini, hanno partecipato sabato 10 maggio alla manifestazione Stop biocidio, per una sola grande opera: casa, salute e reddito per tutti. Il corteo si è svolto caratterizzato da un gemellaggio ideale con la manifestazione di Torino per richiedere la liberazione dei 4 compagni No tav accusati di terrorismo. Oltre a contestare i tracciati Tav che riguardano anche la città e la provincia di Brescia, i manifestanti reclamavano interventi efficaci contro i gravi livelli di inquinamento e nocività che minano la salute collettiva, dalle polveri sottili nell’aria al cromo esavalente nell’acqua, per non parlare del suolo contaminato da PCB e da discariche. Presente anche un folto spezzone dell’Associazione Diritti per tutti con attivisti, famiglie sotto sfratto ed occupanti delle Casette e dell’Hotel di via Corsica.
Presidio per la sanatoria e picchetto antisfratto
Nella giornata dell8 maggio si sono svolte due iniziative che hanno visto la presenza dell’Associazione Diritti per tutti: a Brescia, insieme a Cross Point e coordinamento immigrati CGIL si è dato vita ad un presidio per la sanatoria, contro gli incredibili ritardi nelle risposte alle domande di regolarizzazione del 2012, davanti alla Direzione Territoriale del lavoro (DTL) di Brescia, ottenendo un incontro con la direttrice Dott.ssa Giordano. Presenti un centinaio di persone. Sempre in mattinata ad Orzinuovi c’è stato un picchetto antisfratto che ha impedito che la famiglia di Aziz, con moglie e due bambini, finisse in strada.
Ripresi i picchetti antisfratto, verso la manifestazione del 10 maggio per una sola grande opera:casa, salute, reddito per tutti.
Dopo le festività pasquali sono ripresi quasi quotidianamente i picchetti antisfratto in tutta la provincia di Brescia e la mobilitazione dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale si è anche resa visibile con uno spezzone per la casa e per i diritti nel corteo antagonista contro l’austerità del 1 maggio e lo sarà nuovamente il prossimo sabato 10 maggio nella manifestazione “Stop biocidio-vogliamo una sola grande opera: casa, salute, reddito e dignità per tutti-e.”
Giovedì 8 maggio 2014 ore 10 presidio di fronte alla Direzione territoriale del Lavoro di Brescia in via Cefalonia 50
La protesta dei migranti non si ferma.
Alla DTL (Direzione Territoriale del Lavoro) sono ad oggi ferme migliaia di pratiche della “sanatoria 2012”. Questo a causa di rigidi controlli burocratici sui rapporti di lavoro che vanno ben oltre a quelli previsti dalla legge in vigore. La DTL, insieme allo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura è responsabile del vergognoso allungamento dei tempi delle pratiche e soprattutto dei numerosi rigetti delle stesse. Da questi uffici partono infatti le ispezioni e i pretestuosi interrogatori dei lavoratori e lavoratrici migranti che vogliono regolarizzarsi.
In questo modo anziché gestire il rilascio dei permessi di soggiorno si favorisce il ritorno alla clandestinità di migliaia di persone in questa città e provincia. Migranti che hanno investito tutto pur di non essere discriminati e tartassati ancora una volta con gli alti costi della sanatoria.
Vogliamo sapere perché la DTL di Brescia sta usando tutta questa burocrazia contro i migranti
Vogliamo sapere di chi è la responsabilità della gestione di questi uffici!
Sabato 19 aprile ore 10 presidio davanti alla Prefettura, piazza Duomo, Brescia
L’Associazione Diritti per Tutti invita a partecipare al presidio indetto con le associazioni e le comunità dei migranti.
Vogliamo:
– Permessi di soggiorno subito per i richiedenti della sanatoria 2012! Basta aspettare, basta rigetti, basta truffe!
– No alla clandestinizzazione di massa e alla pulizia etnica: no al rigetto da parte della Questura di decine di migliaia di domande di rinnovo dei permessi a causa del reddito insufficiente, a causa delle condizioni di indigenza imposte dalla crisi!
– La casa è un diritto: no agli sfratti e ai pignoramenti! No agli sgomberi di polizia e al taglio delle utenze nelle case autoassegnate dagli occupanti!
– Il diritto alla residenza è necessario per cercare lavoro e per accedere ai servizi sociali fondamentali: residenza subito per le persone senza casa! Comune di Brescia: basta discriminazioni!
– No al razzismo istituzionale e alla legge Bossi-Fini.
Sfratti bloccati e protesta contro i distacchi
Nicoletta, il suo compagno ed il loro bambino di un anno restano in casa. Un picchetto dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato ha bloccato lo sfratto in via Milano a Brescia richiesto da un imprenditore bresciano che non accetta nemmeno il progetto contenimento sfratti del comune. Nicoletta, estetista licenziata da un centro con cui è in causa, non è più in grado di pagare l’affitto in quanto anche il suo compagno è attualmente disoccupato. Sfratto bloccato anche a Castrezzato nella bassa occidentale.
Picchetti a Brescia: due sfratti bloccati, coinvolta la Mael spa di Gervasoni
Associazione Diritti per tutti in azione anche questa mattina per bloccare due sfratti a Brescia. Il primo, ai danni di una donna africana con tre figli minorenni in Traversa settima Quartiere Abba, è stato rinviato al 26 maggio. L’altro sfratto in via Monte Ortigara 35 vede coinvolta una famiglia di origine pachistana con 4 bambini piccoli; il padre ha lavorato per 8 anni come operaio in una ditta di imballaggi, l’anno scorso è stato licenziato e non ha più potuto pagare l’affitto, 475 euro mensili. Questa famiglia abita in uno stabile fatiscente di proprietà della Mael Spa, una holding di controllo di un gruppo diversificato facente capo all’avvocato bresciano Lino Gervasoni (ex politico democristiano) ed operante nell’immobiliare, nella finanza d’impresa e nel turismo; lo sfratto è stato bloccato e rinviato al 19 maggio, quando ci sarà una iniziativa pubblica per denunciare lo stato di degrado in cui sono costrette a vivere diverse famiglie in questo stabile.