Quattro picchetti a Brescia e Concesio si sono conclusi con il blocco e il conseguente rinvio degli sfratti; in città in via Casotti a San Polo resta in casa la famiglia di Rachida, con marito ed i suoi tre figli. L’unico stipendio rimasto è proprio il suo, da operaia metalmeccanica part-time, ma è insufficente a pagare l’affitto ed a mantenere la famiglia dopo che il marito ha perso il lavoro, causa fallimento della cooperativa dove era impiegato. In via Zanelli non esce nemmeno la mamma con la bambina di 4 anni che fa qualche ora di lavoro come colf e in via Zamboni ottiene il rinvio anche la famiglia di origine albanese con due figlioletti. Infine a Concesio, il gruppo territoriale della Valtrompia blocca lo sfratto di un nucleo famigliare con due bambini. Impegnati nei picchetti molte decine di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti, sfrattati ed occupanti delle Casette e dell’Hotel di Via Corsica. Per tutte le famiglie rinvio dello sfratto ad ottobre: la richiesta dell’Associazione è il passaggio da casa a casa. Domani si ricomincia.