Anche la famiglia di Rachida resta in casa

La settimana di lotta per il diritto alla casa si chiude con il picchetto a San Polo, in città a Brescia, per bloccare lo sfratto ai danni della famiglia di Rachida, con tre figli minorenni, cittadini italiani di origini marocchine. Suo marito aveva avviato un’attività di lavoro autonomo che è fallita per la crisi.  La sua padrona di casa è una grande proprietaria immobiliare. Rachida è in attesa di un’assegnazione di alloggio ALER. Lo sfratto è stato rinviato a fine gennaio.