Giornata di lotta per i permessi di soggiorno della sanatoria 2012 oggi a Brescia, cominciata con un’azione di protesta negli uffici del SUI (sportello unico per l’immigrazione della Prefettura) in via Lupi di Toscana e proseguita ininterrottamente con un presidio sotto la Prefettura in Piazza Duomo fino all’incontro col Prefetto Valenti, il vicario Pasquariello e la nuova capa di gabinetto Longhi. Il presidio si è sciolto verso le 17,30 dopo un’assemblea che ha valutato positivamente gli impegni assunti dal Prefetto in termini di tempistica e di valutazione delle pratiche riaperte dopo la mobilitazione della primavera 2015 ed i nuovi atti di indirizzo emanati nel maggio-giugno scorso dal prefetto Valenti. Entro agosto il Prefetto ha garantito la fine del riesame delle domande; saranno rivalutate le istanze che sono state bocciate; sarà rilasciato un permesso di soggiorno provvisorio con possibilità di successiva revoca dopo la verifica dei requisiti; ci sarà un nuovo incontro tra un mese per valutare l’evolversi della situazione. Alla protesta durata dalle 9 del mattino alle 17,30 circa hanno partecipato oltre una cinquantina di migranti della sanatoria supportati da attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Magazzino 47. All’incontro ha partecipato anche l’assessore alla casa e all’immigrazione Marco Fenaroli e Driss rappresentante del Coordinamento immigrati CGIL.
Di seguito il comunicato stampa diffuso dopo l’ingresso al SUI:
Riesplode la protesta dei migranti che avevano fatto domanda di sanatoria nel 2012. Questa mattina, martedì 31 maggio 2016, un gruppo di loro, col sostegno dell’Associazione Diritti per tutti, ha occupato l’ufficio preposto presso il SUI (sportello unico della Prefettura per l’immigrazione) di Via Lupi di Toscana a Brescia nella ex caserma Randaccio, contro gli ostacoli che ancora vengono frapposti alla loro regolarizzazione. Alle ore 10,30 è convocata sul posto una conferenza stampa per denunciare l’inaudita situazione di persone che da ben 4 anni attendono una risposta, in una città in cui la bocciatura delle pratiche di sanatoria è stata di oltre il 70%, mentre nel resto d’Italia la percentuale dei rigetti si era fermata attorno al 30%, tanto che addirittura il capo del dipartimento immigrazione del Ministero degli interni il dott Morcone aveva parlato di “anomalia bresciana”. Dopo la mobilitazione del marzo 2015, che aveva portato agli scontri di Piazza Rovetta, alla grande manifestazione di risposta e alle dimissioni della prefetta Brassesco Pace, l’attuale prefetto Valenti aveva emanato circolari e atti di indirizzo per consentire il riesame delle domande arbitrariamente rigettate. Un ottuso atteggiamento dei funzionari del SUI (con responsabilità superiori? ci domandiamo) sta però creando una nuova situazione paradossale: le istanze di riesame delle domande di sanatoria presentate nell’ultimo anno di legali dell’Associazione Diritti per tutti hanno avuto esito positivo nel 10% dei casi; negativo quasi il doppio mentre il 70% delle domande sono ancora in attesa di risposta, dopo 4 anni! E’ una vergogna inammissibile, è un comportamento discriminatorio da parte della Prefettura di Brescia che deve cessare perchè oltre ad essere disumano è anche foriero di nuove gravi tensioni in città, per il livello di esasperazione e disperazione raggiunto dalle persone che stanno subendo questa ingiustizia.