Lunedì 30 gennaio – Intensa e positiva giornata di lotta contro gli sfratti a Brescia questa mattina; erano previste quattro esecuzioni e tutte sono state bloccate dai picchetti di Diritti per tutti e Magazzino 47: nell’alloggio Aler di via Robusti rinvio con possibilità di accordo, a Gussago proroga con tavolo in Prefettura per una donna con bambina, adesione della proprietà di via Volta al piano contenimento sfratti in vista di un alloggio Erp e infine assegnazione di una casa popolare per Derman e suo figlio in via Rossetti.
Martedì 31 gennaio – Impegnativa giornata di lotta contro gli sfratti stamattina nella provincia di Brescia con 3 picchetti di tutte le realtà del Movimento di lotta per la casa (Diritti per tutti, Collettivo gardesano autonomo e Magazzino 47) in alta Val Sabbia, sul Garda e in Franciacorta. A Vestone in via Sardello rinvio e trattativa in Prefettura per l’operaio licenziato Youness, sua moglie badante è il figlioletto. Bloccata l’esecuzione contro Amhed e la sua famiglia a Ospitaletto. Polizia locale e carabinieri a Moniga del Garda volevano eseguire lo sfratto contro Abdallah, moglie e bambini ma il picchetto ha strappato il rinvio al 29 marzo. Infine a Brescia, dove ieri Derman e suo figlio hanno festeggiato con le chiavi in mano all’assemblea settimanale al Magazzino l’assegnazione della casa popolare, stamattina è stato piegato il proprietario di Natalia che dopo 3 picchetti ha accettato di aderire progetto del comune e sospendere per 3 mesi lo sfratto in attesa della graduatoria per la donna e sua figlia.
Nota del Collettivo gardesano autonomo sul picchetto di Moniga :
Carabinieri e polizia locale presenti a #Moniga per lo sfratto di Enzhaa, madre coniugata con due minori di 6 e 13 anni.
Ha pagato per tanti anni l’affitto prima che il marito peggiorasse decisamente con la salute (ha un’invalidità dell’80 %). La grande proprietà, che possiede immobili su tutto il Basso Garda, pretendeva la restituzione dell’immobile nonostante il comune di Moniga non avesse una soluzione per l’interno nucleo famigliare e fosse pronto a lasciare un diabetico per la strada.
Non sono chiare anche le dinamiche precedenti allo sfratto, con l’inquilino che ha sostenuto di essere stato pagato in nero per il lavoro dato dallo stesso proprietario e possiede le fatture emesse dalla proprietà con il pagamento di mensilità che risultano morose.
Su tutto quanto faremo chiarezza!