Tutti gli articoli di stefi

1 maggio: basta con precarietà e sfruttamento

La lotta per i permessi di soggiorno continua! Gli importanti impegni presi dal Ministero
dell’Interno l’8 aprile scorso sono parole che non sono ancora diventate fatti concreti! E’ ancora
necessaria la lotta degli immigrati uniti con forza e coraggio per essere sicuri di ottenere i permessi
di soggiorno per le migliaia di persone che hanno avuto il rigetto della domanda di sanatoria del
2012 o che dopo aver perso il lavoro non hanno avuto il rinnovo del permesso dalla questura.
La negazione del permesso di soggiorno e i ricatti della legge Bossi-Fini condannano allo
sfruttamento i lavoratori immigrati. read more

Ciao Coumba

Domenica 26 aprile ci ha lasciato Coumba Diop amica e compagna senegalese dell’Associazione Diritti per tutti. Abbiamo conosciuto Coumba nel febbraio 2009 quando ci aveva contattato  per chiedere aiuto dopo che la polizia aveva arrestato suo cugino Makam Ba, mentre si trovava all’ospedale civile di Brescia per farsi curare, in quanto “clandestino”. Con lei costruimmo la campagna di mobilitazione che portò alla liberazione di Makam e alla denuncia di quanto era successo, tanto che la direzione dell’ospedale dovette prendere le distanze dalla guardia privata che aveva consegnato il giovane senegalese alla polizia e garantire che non sarebbe mai più accaduto un arresto nei reparti.              read more

Lotta per i permessi: aggiornamento

Anche la scorsa settimana si è tenuto il presidio alle 17.30 in piazza Rovetta per i permessi di soggiorno e contro la legge Bossi-Fini.
A tre  settimane dall’incontro al ministero dell’Interno dell’8 Aprile, dopo gli impegni presi dal capo del Dipartimento immigrazione Mario Morcone con la delegazione bresciana, il problema dell’altissimo numero di rigetti da parte delle Prefettura di Brescia delle domande di regolarizzazione presentate dai/delle immigrati/e con la sanatoria 2012 rimane tale e quale: ancora nessun atto concreto per portarlo a soluzione.
Stessa cosa per il problema delle migliaia di rigetti da parte della Questura di Brescia delle domande di rinnovo dei permessi presentate da chi ha perduto reddito e lavoro a causa della crisi.
La lotta per la dignità e contro la precarietà estrema dei migranti continua. read more

Altri due picchetti antisfratto a Brescia e Manerbio

Meno 22: con i due picchetti di stamattina e i due di ieri sono rimasti 22 gli sfratti da bloccare fino al termine del mese per l’Associazione Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo.

Oggi i picchetti hanno impedito le esecuzioni contro la famiglia di Jennifer nel quartiere bresciano di Sant’Eufemia e a Manerbio contro Fathia, suo marito ed i suoi tre figli. Nel primo caso il rinvio è stato fissato al 30 giugno, nel secondo al 20 maggio. Jennifer, in Italia da 11 anni, lavorava come operatrice socio-sanitaria fino a quando è rimasta incinta, poi ha perso il posto e con l’occupazione saltuaria e precaria del marito non è più riuscita a pagare regolarmente l’affitto. Ora tra l’altro è in stato di gravidanza. Il marito di Fathia a Manerbio invece ha perso il lavoro con la crisi e la famiglia è rimasta vittima della morosità incolpevole. Qui però l’appartamento dove vivono è di una piccola proprietaria e vi deve andare a vivere la figlia: per questo motivo l’azione degli attivisti dell’Associazione e del Magazzino dal prossimo accesso sarà rivolta nei confronti dell’amministrazione che dovrà garantire un passaggio da casa a casa. read more

La lotta per i permessi di soggiorno continua

Dopo la partecipata assemblea di giovedì 16 aprile, venerdì oltre 200 immigrati sono tornati a manifestare in piazza Rovetta con il presidio per i permessi di soggiorno e contro la legge Bossi-Fini.
Sono trascorsi più di dieci giorni dall’incontro a Roma fra una delegazione bresciana e il capo del Dipartimento immigrazione del ministero degli Interni Mario Morcone. Le promesse e gli impegni presi in quell’occasione dalle istituzioni non hanno ancora avuto alcun seguito in termini di atti e risultati concreti. Le risposte sulla sanatoria 2012 gestita dalla Prefettura e quelle sul rinnovo dei permessi da parte della Questura ancora mancano. Non è stato ancora nominato dal consiglio dei ministri il nuovo prefetto di Brescia. Nemmeno è stato ancora depositato da parte del Consiglio di Stato il parere consultivo richiesto dal Ministero dell’Interno su alcune questioni tecniche decisive per la riapertura delle domande di emersione della sanatoria 2012.
Gli immigrati vogliono che le risposte siano rapide e chiare! Vogliono i permessi di soggiorno. Per questo la lotta prosegue.
Lunedì 20 aprile si è tenuto un partecipato presidio davanti alla Questura di Brescia mentre all’interno si svolgeva un incontro tra il questore, sindacati, patronati ed alcune associazioni di migranti. Risposte risolutive non sono arrivate. ascolta gli interventi read more

Aprile mese della resistenza antisfratto a Brescia e provincia.

Con i picchetti di oggi in via Trento a Brescia che ha bloccato lo sfratto di una famiglia pachistana con minori rinviato al 19 giugno e quello di ieri in Vicolo Sguizzette, la settimana si chiude con ben 11 esecuzioni sventate. Nulla però rispetto ai prossimi 10 giorni di questo mese quando Associazione Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano saranno impegnati in 26 picchetti; tra questi in particolare segniamo col bollino rosso la giornata del 29 aprile quando ci sarà una giornata di mobilitazione generale e straordinaria per bloccare ad ogni costo gli sfratti di San Paolo e di Rivoltella del Garda, in considerazione della posizione assunta dalla giunta xenofoba  nel primo caso e della grande proprietà nel secondo al tavolo di trattativa in Prefettura, saltato per la loro posizione di totale chiusura. read more

Quattro picchetti, tensione e occupazione comune a Rogno

Straordinaria e impegnativa giornata di mobilitazione contro gli sfratti dell’Associazione Diritti per tutti e del Magazzino 47: quattro picchetti e quattro sfratti bloccati a Brescia, provincia ed in Val Camonica appena dopo il confine con la bergamasca. In città in vicolo Candia il picchetto ha ottenuto un rinvio al 20 maggio per Daniela ed il suo compagno. Il grande proprietario rifiuta di aderire al progetto contenimento sfratti offerto dal comune che permetterebbe ai due cittadini italiani, già seguiti dai servizi sociali per alcune fragilità, di arrivare all’assegnazione di un alloggio ALER vista la buona posizione in graduatoria. A Flero e Lodetto di Rovato i picchetti hanno strappato il rinvio al 27maggio per le due famiglie con minori rimaste vittima della morosità incolpevole dopo il licenziamento dei padri. Forte tensione infine a Rogno, in Val Camonica: qui l’ufficiale giudiziario su richiesta della proprietà ha sollecitato l’intervento dei carabinieri presenti in forze (almeno una trentina). A quel punto per difendere la famiglia di Simona, di suo marito Faidi, licenziato dalla Adamello montaggi e delle tre bambine di 6 anni e 4 (una delle due gemelle disabile) alcuni attivisti sono saliti sul tetto, altri si sono barricati in casa e altri ancora si sono incordonati davanti all’ingresso del condominio (fotografie sulla pagina facebook di Radio ondad’urto). La presenza numerosa e determinata degli atttivisti, circa una sessantina, del Collettivo antisfratti ProvinciaLotta della Val Camonica, di Diritti per tutti e, da parte bergamasca, di Unione inquilini e Asia Bergamo, ha fatto desistere i militari e l’ufficiale giudiziario ha rinviato all’8 maggio l’esecuzione. Per ottenere un incontro con il sindaco i manifestanti hanno poi occupato il municipio per oltre 2 ore, andandosene solo per rispetto nei confronti delle impiegate, perchè gli amministratori erano fuggiti lasciando i dipendenti in comune e non permettendo loro di andare in pausa pranzo. Per questa famiglia il sindaco ha proposto solo un’accoglienza  di due settimane presso la Caritas per madre e figlie, separandole dal padre, una soluzione disumana e particolarmente dispendiosa per le casse del comune considerata  la retta per quattro persone. Per l’8 maggio è già stata lanciata una giornata di mobilitazione interprovinciale per ottenere un’alternativa abitativa per l’intero nucleo famigliare, dignitosa e meno cara. read more

Settimana di lotta con 11 picchetti in provincia di Brescia

Una intensa settimana di lotta contro gli sfratti si è aperta lunedì 13 aprile con un picchetto in mattinata a Brescia in via Codignole per difendere la famiglia di Opoku, di sua moglie e dei tre bambini dalla sfratto; in serata un’affollata assemblea presso il Magazzino 47 ha preparato le azioni di lotta che interessano l’intera provincia. Martedì 4 picchetti hanno visto impegnati i gruppi territoriali  dell’Associazione Dirittiper tutti della provincia est insieme al Collettivo gardesano autonomo per bloccare gli sfratti di Paitone (rinvio al 30 aprile e nuovo tavolo in Prefettura il prossimo venerdì) e i due a Gavardo, prorogati al 22  maggio; ad ovest invece picchetto a Comezzano di Cizzago e sfratto rinviato al 28 maggio. read more

Prosegue anche la lotta contro gli sfratti, picchetti prima e dopo le vacanze pasquali

Il mese di aprile si è aperto con la mobilitazione quotidiana dei migranti e degli antirazzisti per i permessi di soggiorno ma nonostante l’impegno profuso dall”Associazione Diritti per tutti nel sostenere questa lotta è proseguita l’azione antisfratto con piversi picchetti sia nei giorni precedenti le vacanze pasquali che subito dopo: il 3 aprile un folto picchetto dell’Associazione Diritti per tutti e del Magazzino 47 si è tenuto a Brescia per impedire lo sfratto dello storico negozio di kebab di Iqbal in via Foppa davanti alla stazione. Una difficoltà a pagare alcuni mesi di affitto e la proprietaria voleva mandare sul lastrico 3 famiglie che con quell’attività ci vivono!Lo sfratto è stato rinviato al 4 maggio. Il picchetto del 3 ha chiuso la settimana prepasquale che ha visto i nostri attivisti impegnati anche a Urago d Oglio dove si è ottenuta una sistemazione provvisoria in vista del passaggio in altra abitazione e a Lodetto di Rovato con rinvio dello sfratto. read more

Il diritto all’abitare non si vende (non va all’asta)

Dal 15 novembre 2013 alcune decine di profughi abitano lo stabile di Via Marsala 40, palazzina che andrà all’asta venerdì 10 aprile.DSC05650

Gli abitanti sono una ventina di ragazzi africani giunti in Italia nel 2011, in fuga dalla guerra in Libia. Una volta usciti dall’assistenza negli Sprar si sono trovati per strada. Stanchi di dormire in stazione o nei parchi hanno dato vita all’occupazione abitativa di Via Marsala. Ora rischiano di trovarsi nuovamente senza un tetto sopra la testa. L’esortazione che fanno ai possibili compratori è di mettersi nei loro panni: non hanno alternative abitative, la palazzina seppur malmessa è per loro una casa, un rifugio. Hanno inoltre bisogno che il Comune gli riconosca la residenza, tramite l’iscrizione all’anagrafe infatti si apre l’accesso al centro per l’impiego ed all’assistenza sanitaria. read more