Molte decine di attivisti antisfratto e occupanti hanno bloccato lo sfratto nei confronti di Farzana stamattina nel quartiere di Sanpolino a Brescia (leggi sotto). L’esecuzione è stata rinviata al 16 settembre
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Intensa settimana di picchetti: oggi 2 a Orzinuovi, domani si torna a Brescia
La signora Farzana è vedova; suo marito, che faceva l’operaio, è morto l’anno scorso lasciandola sola con un bambino di 8 anni. Nel suo paese di origine, il Pakistan, non ha più nessuno e suo figlio è cresciuto e scolarizzato nella nostra città. Ora è sotto sfratto per morosità incolpevole e domani mattina l’ufficiale giudiziario tenterà di eseguirlo; l’amministrazione uscente le ha offerto solo il rimpatrio in un paese che non sente più essere quello dove poter vivere col suo bambino. Domani mattina però troverà la solidarietà degli attivisti antisfratto dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato, che insieme agli occupanti delle Casette di Via Gatti-Via Zammarchi e dell’Hotel di via Corsica impediranno che sia buttata in strada senza alternative dignitose. Appuntamento alle ore 8 in via degli Alpini 17 a Sanpolino, vicino al viadotto della Metropolitana. Come si comporterà la nuova amministrazione? L’attendiamo alla prova dei fatti. Intanto questa mattina si sono svolti due picchetti a Orzinuovi che hanno bloccato due sfratti; sono stati la 97esima azione di lotta per il diritto alla casa in 9 mesi, praticamente una media di un picchetto o altre forme di protesta ogni 3 giorni. Lunedì c’era stato un altro presidio in città in via Crotte, mentre contemporaneamente si bloccava uno sfratto a Rovato e in Prefettura si otteneva tramite trattativa il rinvio di un altro a Capriolo; ieri picchetto a Rudiano, nel triangolo dell’edilizia bresciana, dove sotto sfratto era un muratore licenziato per la crisi con moglie e 3 figli.
Sfratto a Brescia stamattina: i poliziotti fanno irruzione nell’appartamento sbagliato
Con la resistenza di questa mattina in via Marconi 38 a Brescia sono tre gli sfratti bloccati questa settimana e sono ben 92 (dal 10 settembre 2012) le azioni di lotta nel bresciano per il diritto alla casa, tra picchetti ed occupazioni. Lunedì in città, in via Rotonda Montiglio, è stata impedita l’esecuzione ai danni di una famiglia di un operaio, con moglie e due bambini, che lavorava in una fonderia di Castegnato, rimasto senza posto a causa della crisi. Martedì il picchetto ha bloccato uno sfratto a Calvisano nei confronti della famiglia di un operaio che ha perso il lavoro per il fallimento della sua ditta di prefabbricati; con lui la moglie, l’anziana madre e tre bambini piccoli. Questa mattina lo sfratto riguardava la famiglia di un’altra vittima della morosità incolpevole con ben 6 figli tra cui 4 minori. L’avvocato della proprietà voleva a tutti i costi procedere con l’esecuzione nonostante gli inquilini saranno assegnatari di un appartamento Aler il prossimo ottobre; è così intervenuta la polizia che ha fatto irruzione….nell’appartamento sbagliato: gli agenti infatti hanno insistentemente bussato alla porta di un’altra famiglia pachistana, facendosi aprire da una donna ignara di tutto, alla quale i poliziotti hanno detto che avrebbero dovuto portare i figli in un istituto. Ovvio lo spavento della madre con i tre bambini in lacrime. Nel frattempo, al piano di sopra, la famiglia sotto sfratto si era barricata in casa con gli attivisti dell’Associazione Diritti per tutti. In seguito è giunta la Digos e l’esecuzione è stata rinviata al 18 luglio.
Ancora in presidio davanti alla Prefettura di Brescia per i permessi di soggiorno della sanatoria
Un centinaio di migranti è tornato in presidio davanti all’ufficio unico della Prefettura di Brescia in via Lupi di Toscana in occasione di un incontro tra rappresentanti dell’Associazione Diritti per tutti, Cross Point e Coordinamento immigrati della CGIL con il vicario e la responsabile dell’Ufficio, per verificare l’annunciato aumento del personale impiegato nell’esame delle pratiche della sanatoria 2012. Le richieste dei manifestanti sono sempre le stesse: velocizzazione e risposte positive alle domande di regolarizzazione, in sintesi permessi di soggiorno subito! I funzionari della Prefettura hanno garantito che ci sarà l’arrivo di almeno tre nuovi impiegati (che però avrebbero dovuto essere in ufficio dal 3 giugno) e soprattutto hanno comunicato che durante un incontro con il ministero dell’Interno avvenuto a Roma il 30 maggio i rappresentanti del governo avrebbero annunciato l’emanazione a breve di una circolare interpretativa ed applicativa sul requisito richiesto al momento della presentazione delle domande sulla presenza in Italia, che è alla base del respingimento di moltissime pratiche di regolarizzazione. La circolare dovrebbe dare una interpretazione meno restrittiva di quel requisito, ma ovviamente per valutarla bisognerà leggerla quando sarà pronta. I manifestanti si ritroveranno domenica 9 giugno alle ore 17 al centro sociale Magazzino 47 di Brescia per decidere nuove iniziative per dare continuità alla mobilitazione anche durante l’estate.
Assemblea sulla sanatoria: basta truffe!
DOMENICA 2 GIUGNO 2013: ASSEMBLEA GENERALE
dalle ore 17.30 al C.S.Magazzino47, via industriale 10 a Brescia
Le domande di sanatoria presentate a settembre 2012 sono ancora in sospeso: con questa lentezza per avere le risposte ci vorranno anni.
La sola domanda era costata migliaia di euro e ora bisogna continuare a pagare altre centinaia di euro al mese per i contributi Inps e aspettare per chissà quanto tempo, senza sapere nemmeno se alla fine il permesso di soggiorno arriverà.
Infatti l’obbligo della “prova di presenza in Italia”, come le regole imposte sulle condizioni di alloggio e di reddito, mettono molti richiedenti a rischio di non poter avere il permesso.
Sfratto bloccato a Brescia in via Lamarmora
Un nutrito picchetto di una cinquantina di persone ha bloccato questa mattina il terzo accesso dell’ufficiale giudiziario in via Lamarmora 142 dove rischiavano di perdere l’abitazione una signora anziana di 90 anni, sua figlia ed il nipote. Lo sfratto è stato rinviato al prossimo 15 luglio. Interviste e corrispondenze su http://www.radiondadurto.org/2013/05/27/brescia-picchetto-antisfratto-in-via-lamarmora-142/
Sfratto a Lamarmora: no pasaran!
Comunicato Associazione Diritti per tutti
Lunedì mattina 27 maggio ci sarà lo sfratto esecutivo di una signora italiana separata che vive col figlio e con l’anziana madre di 90 anni in via Lamarmora 142 a Brescia. Era titolare di una piccola impresa di pulizia famigliare, dove lavorava anche il figlio, fallita a causa della crisi che fatto perdere alcuni appalti. I proprietari del loro appartamento, nonostante possiedano diversi altri immobili e siano molto benestanti, hanno rifiutato il progetto contenimento sfratti del Comune che avrebbe loro assicurato il pagamento dell’affitto per 6 mesi o addirittura per un anno. La proposta dell’amministrazione Paroli è quella di collocare l’anziana in una casa di riposo, pagata con la sua pensione, separandola dalla figlia e dal nipote che, senza alcun reddito, dovrebbero arrangiarsi; questo è evidentemente il concetto di sostegno alla famiglia di questa giunta e dell’assessore ai servizi sociali Maione che evidentemente non si preoccupano del trauma che potrebbe subire l’anziana, perfettamente lucida, ad essere tolta dal nucleo dei suoi cari in cui vive. Vorremmo sapere anche dove sarà lunedì mattina (quando bloccheremo lo sfratto) il sig Rolfi, che solo alcuni giorni fa, per l’ennesima volta, ha accusato la nostra Associazione di occuparsi solo degli immigrati e non dei bresciani vittime della crisi? Forse sarà a cercar di racimolare ancora qualche voto alimentando la contrapposizione tra lavoratori italiani e immigrati e la guerra tra poveri. Se passerà in via Lamarmora troverà invece un picchetto formato da bresciani (italiani e di origine migrante) che difenderanno altri cittadini bresciani, in nome di un diritto, quello alla casa, che deve essere universalmente affermato per ogni essere umano, indipendentemente dal colore della pelle, tanto più in una città dove esistono migliaia di abitazioni e di edifici inutilizzati, anche nuovi, di banche, enti, società immobiliari ed anche pubblici (ad es Torre Tintoretto).
Intensa giornata di mobilitazione per il diritto alla casa: picchetto a Orzinuovi, occupazione a Brescia
Picchetto ed occupazione del Comune ad Orzinuovi ed in seguito occupazione del quarto prefabbricato dove alloggiavano gli operai della metropolitana tra S Eufemia e S Polo. In mattinata, un robusto picchetto formato da oltre 60 attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e dal Comitato provinciale contro gli sfratti ha bloccato uno sfratto esecutivo nel comune della bassa occidentale ai danni di una famiglia con tre bambini di 5, 4 anni e 3 mesi; il padre, ex operaio della Pama prefabbricati fallita per crisi, dopo 3 anni di cassa integrazione e mobilità è ora senza reddito, in attesa dell’assegno di disoccupazione. I manifestanti hanno subito chiarito che non intendevano mettersi in contrapposizione con i proprietari dell’alloggio che hanno dimostrato comprensione e generosità nei confronti della famiglia sotto sfratto ma che l’obiettivo era coinvolgere l’amministrazione comunale di centrosinistra nella ricerca di una soluzione soddisfacente per tutti; per questo motivo, terminato il picchetto ed ottenuto il rinvio al prossimo 19 giugno, i manifestanti si sono recati in comune, hanno superato il maresciallo dei carabinieri che insieme ad un collega ha tentato di impedire l’ingresso in municipio ed hanno incontrato la vicesindaco e l’assessore ai servizi sociali. Il risultato del colloquio è stato positivo perchè si è riscontrato l’interesse da parte degli amministratori a riaprire una trattativa con l’Associazione per trovare una soluzione; si è anche verificata la loro disponibilità ad esaminare varie opzioni presentate, che sarebbero più convenienti dal punto di vista economico (rispetto a collocare in una struttura di accoglienza la madre e i tre bambini) e più rispettose dei diritti e della dignità della famiglia, tutelando allo stesso tempo l’interesse e le esigenze dei piccoli proprietari dell’alloggio. Nella tarda mattinata in seguito è stato occupato il quarto prefabbricato dove dormivano gli operai della metropolitana che è stato abbandonato dagli ultimi lavoratori proprio ieri; c’era il rischio che venisse smantellato perchè nonostante l’offerta della ditta proprietaria di metterlo a disposizione gratuitamente per l’emergenza abitativa della città di Brescia le autorità locali avevano risposto nuovamente picche. Così poteva sfumare l’ opportunità di avere altri 20 posti letto immediatamente disponibili in una città contrassegnata da una grave emergenza sfratti ed abitativa; un comportamento, quello delle istituzioni locali, inaccettabile sia dal punto di visto politico che umano.
AMIR IN CONCERTO
SABATO 25 MAGGIO 2013 CSA MAGAZZINO 47 – via industriale, Brescia HIP-HOP ASSAULT: CONCERTO DI AMIR & DJ DANNY BEATZ +JAGO
Prima del concerto, alle ore 20 incontro con Amir su “Rap e seconde generazioni” con Associazione diritti per tutti e MagmaRap/Cross-Point.
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apertura ore 20.00
ingresso con sottoscrizione 5 euro
Presidio e corteo per la sanatoria a Brescia
Oltre 150 immigrati hanno nuovamente manifestato davanti all’ufficio della Prefettura di Via LUpi di Toscana e poi con un corteo fino a Piazza Loggia per chiedere i permessi di soggiorno e protestare contro la lentezza con cui si stanno esaminando le 5200 domande di regolarizzazione presentate nell’ormai lontano settembre dell’anno scorso. Presenti immigrati di diverse comunità, soprattutto pachistani e indiani.