Kasar è cittadino italiano, è un muratore di origine marocchina, nel nostro paese da 25 anni. Il suo comune di residenza, Castrezzato, gli ha offerto come soluzione allo sfratto per morosità incolpevole il “rimpatrio” assistito. Ma Kasar, sua moglie e i suoi figli di 14, 11 e 6 anni, cresciuti e scolarizzati in Italia non hanno alcuna intenzione di andarsene dal paese dove hanno pagato tasse e contributi per decenni e dove hanno scelto di vivere. Tra l’altro a voler sfrattare questa famiglia è proprio l’imprenditore edile che ha licenziato Kasar. Questa mattina a impedire l’esecuzione il picchetto di Diritti per tutti e Magazzino 47. Si è resistito anche a Comezzano di Cizzago: pure Hamid è un muratore che ha perso il lavoro per la crisi dell’edilizia dopo 16 anni nei cantieri. Sua moglie è incinta e hanno due bambini di 7 e 5 anni. In entrambi i casi sfratti bloccati e rinviati al 14 aprile. A Ospitaletto infine un altro sfratto bloccato e rinviato di 40 giorni.