Iniziative di lotta dal maggio 2020 fino alla fine dell’anno

14 maggio 2020

FLASH MOB DELL’ASSOCIAZIONE DIRITTI PER TUTTI CONTRO LA SANATORIA TRUFFA

Flash mob e conferenza stampa di “Diritti per Tutti” sotto la Prefettura questa mattina a Brescia, nell’ambito della giornata di iniziative per la sanatoria generalizzata e incondizionata promossa dalla campagna Siamo qui – Sanatoria subito.

Una decina di attivisti e attiviste ha praticato il diritto alla libera espressione e manifestazione del pensiero anche in tempi di pandemia, adottando gli accorgimenti atti a tutelare la salute di tutte e tutti.

Si è criticato duramente l’impianto della regolarizzazione varata dal governo, che lega ancora una volta alla disponibilità di un lavoro l’accesso al sistema dei diritti universali, per giunta limitandone la possibilità ad alcuni limitati settori economici.

Regolarizzare solo chi lavora nell’agricoltura o nell’assistenza alle famiglie è frutto di una cultura neo-colonialista, per non dire neo-schiavista, che vede nel migrante solo braccia utili al sistema economico. Ciò è tanto più grave in un momento, nel quale la diffusione del covid-19 richiede che il diritto alla salute sia assicurato con pienezza a tutte le persone, indipendentemente dalla loro provenienza e dal fatto che lavorino o meno.

NO ALLA SANATORIA TRUFFA! PERMESSO DI SOGGIORNO PER TUTTI E TUTTE!

19 maggio 2020

SANATORIA 2020. ATTENZIONE! ISTRUZIONI PER MIGRANTI:

❗️1) Il decreto legge sulla sanatoria non è ancora stato pubblicato in modo ufficiale. C’è solo un testo provvisorio. Finché non ci sono testi ufficiali, niente è sicuro.

❗️2) Dopo la pubblicazione del decreto legge da parte del governo, bisogna aspettare altri 10 giorni: ci sarà un decreto ministeriale con le istruzioni su come presentare le domande.

❗️3) Nel testo provvisorio c’è scritto che le domande possono essere presentate dal 1 giugno al 15 luglio 2020. Quindi non c’è fretta di presentare la domanda: quelli che la presentano prima non verranno “trattati meglio” di quelli che la presentano dopo. Non è una gara e non ci sono posti limitati.

❗️4) Ancora non possiamo rispondere in modo preciso a chi chiede se può fare la sanatoria. Dobbiamo aspettare il testo ufficiale.

❗️5) Quindi, fate attenzione e non seguite tutte quelle persone che in questi giorni vi promettono di farvi la sanatoria, di farvi un contratto di lavoro finto e di farvi avere il permesso di soggiorno per lavoro.

❗️6) Diffidate da tutte le persone che vi chiedono soldi in cambio di un contratto di lavoro per la sanatoria. La falsa dichiarazione di sanatoria è un reato e alla fine voi non avrete il permesso di soggiorno per lavoro.

❗️7) Seguite solo i consigli delle persone serie. I richiedenti asilo in accoglienza possono chiedere informazioni ai loro operatori.

📞📞📞Per informazioni chiama Diritti per Tutti al numero telefonico 3316152012, il martedì e il venerdì dalle 17.00 alle 19.00 e il sabato mattina dalle 9.30 alle 12.00!

27 maggio 2020 Oggi nel caseggiato Aler delle cosiddette “Case del sole” di via Milano a Brescia, l’ Associazione Diritti per tutti ha incontrato numerose famiglie che non riescono a pagare l’affitto e le alte spese condominiali a causa di una diminuzione del reddito in seguito all’ emergenza coronavirus. Andrà tutto bene quando anche queste famiglie potranno avere un adeguamento del loro canone alla nuova situazione reddituale e non rischieranno l’avvio di una procedura di sfratto. L’ Aler inoltre deve provvedere alle manutenzioni condominiali e non ricattare le famiglie che non possono pagare le spese sostenendo che finché ci sono debiti non faranno le manutenzioni (tra cui riparazione dell’ ascensore). Le famiglie hanno dato il mandato all’ Associazione per aprire una vertenza con Aler per l’autoriduzione dell’ affitto! Anche in altri condomini si stanno organizzando incontri. Gli inquilini Aler che hanno bisogno di sostegno perché non riescono più a pagare l’affitto o le spese condominiali possono contattare l’Associazione anche via Facebook.

1 giugno 2020

PRESIDIO SOLIDALE ANTIRAZZISTA

COLLEBEATO MARTEDÌ 2 GIUGNO ALLE 17

Nella notte tra sabato e domenica sono stati sparati cinque colpi d’arma da fuoco contro il Cento Sprar di Collebeato gestito dalla onlus Adl a Zavidovici, dove vivono cinque migranti.

Già nello scorso ottobre un gruppo di persone aveva urlato insulti e lanciato un petardo verso l’appartamento dei richiedenti asilo, raggiungendo poi l’abitazione del sindaco Trebeschi per farne esplodere la cassetta delle lettere e vergando infine sul municipio frasi razziste e sotto la lapide in memoria dei partigiani una svastica.

Sono in corso le indagini per individuare i responsabili, ma non ci serve attenderne l’esito per affermare la matrice razzista di questo atto intimidatorio.

Ci diranno magari che è opera di un “balordo”, ma se così fosse sapremo che quel balordo si è nutrito dell’odio seminato da chi ne fa propaganda quotidiana e dal razzismo istituzionale sancito dalle leggi sull’immigrazione: quella Bossi-Fini che data ormai diciott’anni e che nessun governo ha avuto il coraggio di abrogare.

Per porre un argine alle frange razziste e fascistoidi che vanno espulse – loro sì – dal consesso civile, e per portare solidarietà agli ospiti della struttura invitiamo tutte e tutti a partecipare a un presidio martedì 2 giugno alle ore 17 a Collebeato, in via San Francesco 1 (dove hanno sede il Municipio e lo SPRAR).

Associazione Diritti per Tutti

2 giugno 2020

In tante e tanti, nonostante il temporale di poco prima, hanno voluto esserci a Collebeato, al presidio solidale antirazzista lanciato da Diritti per Tutti, dopo l’atto intimidatorio della notte tra sabato e domenica, quando ignoti hanno esploso cinque colpi di armi da fuoco contro lo SPRAR in cui sono ospitati sei rifugiati.

Contro il razzismo: quello dei gruppi fascistoidi che colpiscono vigliaccamente di notte e quello istituzionale che colpisce ogni giorno con leggi discriminatorie come la Bossi-Fini o come la sanatoria truffa appena varata da questo governo.

Il presidio, dopo gli interventi delle realtà presenti dall’impianto di amplificazione, si è concluso col saluto ai rifugiati, affacciati al balcone delle loro abitazioni.

Nessuna persona è illegale! Il razzismo si sconfigge con le lotte.

7 giugno 2020

Sabato 13 giugno alle ore 15 al Centro sociale Magazzino 47 (via Industriale 10 Brescia, vicino Esselunga di via Milano)

ASSEMBLEA con gli avvocati SULLA SANATORIA per i permessi di soggiorno.

Chi può chiederla, come chiederla.

Perché molti non potranno ottenere il permesso con questa sanatoria?

❌NON VOGLIAMO UNA SANATORIA TRUFFA!

✔️VOGLIAMO IL PERMESSO PER TUTTI E TUTTE!

ATTENZIONE! L’incontro si svolge nel rispetto delle regole di distanziamento anti-Covid. Portate la mascherina!

Associazione Diritti per Tutti

7 giugno 2020

We can’t breathe! Basta razzismo, discriminazione, sfruttamento, qui e ovunque!

Diritti e libertà di movimento per tutte e tutti.

No justice, no peace!

L’associazione Diritti per tutti partecipa martedì 9 giugno alle ore 17 in piazza Vittoria a #Brescia al Presidio Antirazzista e AntifascistaNo justice, no peace! – Presidio antirazzista a Brescia

Inoltre venerdì 12 giugno DAL LUTTO ALLA LOTTA. Black Lives Matter Brescia alle 18.30 in piazza Vittoria

13 giugno 2020

Partecipata assemblea al CSA Magazzino47 sulla SANATORIA!

Permesso per tutti!

Per informazioni e supporto su permessi di soggiorno e SANATORIA lo sportello dell’Associazione Diritti per Tutti è aperto ogni SABATO dalle ore 9.30 alle 12 e ogni MARTEDI’ dalle 17 alle 19, in via Battaglie 29/a a Brescia .

📞Invitiamo a prendere appuntamento prima di venire allo sportello, telefonando al numero 3316152012 il venerdì dalle ore 17 alle 19.

21 giugno 2020

Giovedì 25 giugno ore 18.00

MANIFESTAZIONE PER I PERMESSI DI SOGGIORNO

davanti alla Prefettura (piazza Paolo VI, Brescia)

NON VOGLIAMO UNA SANATORIA TRUFFA! VOGLIAMO IL PERMESSO PER TUTTI/E!

Siamo qui – Sanatoria subito

Per chi ha un lavoro in qualsiasi settore, per chi non ha un lavoro, per chi ha un permesso solo temporaneo, per chi il permesso non l’ha mai avuto o lo ha perso a causa delle leggi che legano il soggiorno regolare al contratto di lavoro, al reddito, alla condizione familiare.

Il permesso è un diritto delle persone, non può dipendere dalla domanda di braccia da lavoro, né essere strumento per imbrogli, ricatti e sfruttamento!

Basta leggi Bossi-Fini, Minniti, Salvini! Libertà, dignità, diritti per tutte e tutti!

L’iniziativa si svolge nel rispetto delle regole di distanziamento anti-Covid. Portate la mascherina!

26 giugno 2020

Oltre un centinaio in presidio sotto la prefettura di Brescia giovedì 25 giugno, nell’ambito della settimana di iniziative indetta dalla campagna

Siamo qui – Sanatoria subito per chiedere la regolarizzazione di tutti i e le migranti presenti in Italia.

Durante il presidio una delegazione rappresentativa delle realtà associative presenti è stata ricevuta dal Vicario del Prefetto e da un Dirigente d’Area.

Nel corso dell’incontro, durato circa un’ora, è stato consegnato un documento – che la prefettura trasmetterà al Ministero dell’interno – in cui si segnalano le principali criticità del decreto varato dal governo e si chiede il rilascio generalizzato del permesso di soggiorno per lavoro, o per ricerca di lavoro.

NO ALLA SANATORIA TRUFFA!

NESSUNA PERSONA È ILLEGALE: PERMESSO DI SOGGIORNO PER TUTTI E TUTTE!

17 agosto 2020 Protestano i migranti del Centro di accoglienza Pampuri-fatebenefratelli di Brescia e contattano l’Associazione Diritti per tutti: “situazione insostenibile, non siamo animali e non siamo in prigione”

21 agosto 2020 Lunga giornata di lotta per i diritti e contro i provvedimenti punitivi dei richiedenti asilo del centro Pampuri di Brescia.

4 settembre 2020 Duemila euro per la campagna di crowdfunding a sostegno di Radio onda d’urto sono arrivati dai e dalle migranti, dagli antirazzisti-e, sfrattati e occupanti dell’Associazione Diritti per tutti. Senza la Radio e la sua Festa infatti saremmo tutti e tutte più deboli: sono armi importanti che abbiamo a disposizione per lottare contro ogni forma di razzismo e per l’affermazione dei diritti universali; per costruire l’immaginario, e poi concretamente anche la realtà, di una società basata su una convivenza interculturale e solidale, senza discriminazioni ed esclusioni, che si liberi dalle sciagurate guerre tra poveri. Queste contrapposizioni tra lavoratori infatti, fondate sulla provenienza geografica o sul colore della pelle, permettono ai ricchi ed ai potenti di conservare i propri privilegi a discapito del resto dell’umanità. E’ arrivato il momento di restituire alla Radio la solidarietà ed il sostegno che ha sempre dato alle nostre lotte e alle nostre attività, con i suoi microfoni ma anche ospitando alla Festa il nostro stand di autofinanziamento. Per questo, oltre al nostro contributo che speriamo di poter replicare nel corso di questo anno, rilanciamo l’appello per salvare il Gatto nero e poter tornare nell’estate 2021 nell’area Feste di via Serenissima insieme alle centomila persone che ogni agosto danno forza a quel progetto di informazione e comunicazione finalizzata alla comprensione critica e alla trasformazione dello stato di cose esistenti.

1 ottobre 2020

Scuola negata a due bambini di origini peruviane perche non c’è spazio a causa delle misure di prevenzione anti Covid.

Vi chiediamo di condividere questo post per fare in modo che si possa risolvere velocemente questa situazione che calpesta il diritto all’istruzione. L’Associazione Diritti per tutti non sta lasciando sola questa famiglia!

22 ottobre 2020

L’Associazione Diritti per tutti promuove assieme al CSA Magazzino47 un importante presidio questo sabato, 24 ottobre, in solidarietà con Younes.

Appuntamento sabato, ore 15, nel quartiere Fiumicello di #Brescia!

Presidio in solidarietà a Younes – Basta abusi di potere e violenze della polizia

23 ottobre 2020 (dal sito di Radio onda d’urto) L’Associazione Diritti per tutti e il Centro sociale Magazzino 47 hanno indetto un presidio per sabato 24 ottobre alle ore 15 davanti al bar di Fiumicello a Brescia, nei giardinetti di via Bevilacqua, in solidarietà con Younes, l’operaio di origine marocchina che la settimana scorsa è stato vittima di un fermo ingiustificato e violento da parte di una pattuglia della Polizia Locale. Oggi si è svolta la conferenza stampa, in cui il giovane uomo ha ricostruito i momenti del controllo davanti ai suoi bambini mentre stava facendo merenda al bar e ha descritto il comportamento arrogante e violento dell’agente Andrea Pasini che ben si vede anche nel video ripreso dalla moglie del fermato; immagini diventate virali sui social con centinaia di migliaia di visualizzazioni. Oltre alla testimonianza di Younes la conferenza stampa è stata introdotta da Umberto Gobbi dell’Associazione Diritti per tutti che ha chiesto che siano presi provvedimenti per impedire il reiterarsi da parte di Pasini di tali condotte ed ha registrato anche l’intervento di Francesco Catalano, presidente del Consiglio di quartiere centro storico Nord che ha raccolto diverse altre segnalazioni sul comportamento prepotente e aggressivo dell’agente (come quello nei confronti di Alberto, la sua testimonianza e la conferenza stampa nel primo commento qui sotto)

24 ottobre 2020 Come raccontato da @radiondadurto, Younes è un operaio e abitante del quartiere Fiumicello che nei giorni scorsi, mentre era al bar di zona con i suoi figli, ha subito un fermo ingiustificato da parte della polizia locale, ricevendo maltrattamenti, denuncie e violenze solo perché le forze dell’ordine avevano sbagliato persona. Oggi però Younes ha ricevuto solidarietà dagli abitanti e dalle realtà sociali della zona di via Milano, per difenderci e denunciare i frequenti abusi di polizia in città!

26 ottobre 2020 Per il diritto alla casa, case popolari per tutti! Sabato scorso a Desenzano il Collettivo Gardesano Autonomo con cui collaboriamo e che si occupa di organizzare i picchetti anti sfratto e le iniziative per la casa nei comuni del Garda, della Valsabbia e Montichiari – ha organizzato un presidio e una conferenza stampa.

11 novembre 2020 Aler lascia senza riscaldamento un suo inquilino invalido e positivo al Covid. L’Ente deve intervenire subito per riparare il guasto e deve fare le manutenzioni necessarie. Rispetto per gli inquilini delle case popolari!

25 novembre 2020 (dal sito di Radio onda d’urto)

Malato di Covid ancora paucisintomatico dimesso dal Sant’Anna di Brescia deve rientrare alla propria abitazione… in autobus! “Al momento della dimissione mi hanno detto che per portarmi a casa dovevo pagare 50 euro ma io non ho un euro in tasca. Allora mi hanno dato una mascherina e hanno aggiunto che dovevo andare a piedi o in autobus. Ero troppo debole, allora ho preso la linea 9.” “C’è stata molta approssimazione, superficialità se non indifferenza e non considerazione delle condizioni di difficoltà ”, è stato il commento della consigliera comunale con delega alla sanità , la dottoressa Donatella Albini, avvertita dall’Associazione Diritti per tutti di quanto accaduto. Mustapha ha 62 anni, da 30 anni vive a Brescia; disoccupato e senza reddito abita in una casa popolare nel quartiere di Fiumicello. Da alcuni giorni si è ammalato di Covid, come le sue due figlie, una delle quali invalida a causa di diverse patologie. E’ stata lei a raccontare all’Associazione la vicenda dopo aver visto il padre rientrare a casa stremato: “Il papà faceva fatica a stare in piedi, da tre giorni non riesce a riposare e mangiare per la tosse forte.” Lunedì sera, il 23 novembre, la guardia medica dopo aver saputo i suoi valori di saturazione e la frequenza cardiaca ha chiamato l’ambulanza e Mustapha è stato portato all’Istituto clinico Sant’Anna, ospedale privato del gruppo San Donato. La mattina seguente, dopo gli accertamenti del caso, i medici hanno stabilito che poteva essere dimesso, però nessuno ha fatto presente a Mustapha che i servizi sociali del Comune di Brescia hanno stabilito una convenzione con la cooperativa Radiotaxi Brixia per un servizio di trasporto di pazienti Covid 19 dimessi dagli ospedali cittadini, “a carico degli stessi servizi sociali per coloro che non possono permetterselo”

Interpellato dalla dottoressa Albini il direttore generale del Sant’Anna inizialmente ha risposto che “non sapeva si potesse non pagare il taxi” mentre in una seconda telefonata ha affermato che “al paziente è stata fatta presente la possibilità del trasporto gratuito ma è stata una sua scelta quella di andare in autobus.” Una versione poco credibile considerate le condizioni di Mustapha che non si capisce perchè avrebbe dovuto rifiutare un trasporto gratuito. Resta poi senza risposta anche una domanda di carattere sanitario: un paziente positivo e contagioso che deve restare isolato lo si fa circolare liberamente a piedi o sui mezzi pubblici della città? Il Sant’Anna tra l’altro possiede mezzi adibiti proprio al trasporto di persone che devono essere dimesse e trasferite, ad esempio, all’albergo sociale Paolo VI per proseguire l’isolamento; è successo anche ieri pomeriggio. L’Associazione Diritti per tutti ora pretende sia fatta chiarezza su questo episodio che oltre ad essere caratterizzato da una dimostrazione di scarsa sensibilità ha messo anche in pericolo la sicurezza di Mustapha, dei passeggeri e dell’autista dell’ autobus. Inoltre, pur riconoscendo il lavoro e l’abnegazione del personale sanitario, chiede perchè non sono stati utilizzati i mezzi di proprietà del Sant’Anna anche per Mustapha? Perchè è povero e non aveva soldi per pagare?

Un’ analoga situazione si stava verificando questa mattina all’ospedale Civile, conclusasi diversamente solo perchè l’Associazione ha indicato alla giovane donna positiva che le aveva chiesto aiuto di chiedere al Pronto soccorso, dove era stata ricoverata in ambulanza, di telefonare ai Servizi sociali dell’ASST Spedali Civili per attivare il servizio taxi gratuito come in seguito è stato prontamente fatto; un episodio che dimostra in questo caso un difetto di informazione. “Siamo consapevoli del momento di forte pressione sugli ospedali, chiosa Diritti per tutti, però bisogna risolvere anche questo problema e garantire ad ogni paziente il diritto ad un trattamento dignitoso dall’inizio alla fine, indipendentemente dalle sue condizioni socio-economiche o dalla sua provenienza.” Nel primo commento il link alle interviste alla figlia di Mustapha, alla dottoressa Donatella Albini ed a Italo Lamberti della Cooperativa Radiotaxi Brixia

19 dicembre 2020

Le Casette chiudono. Viva le Casette!

Oggi, sabato 19 dicembre 2020, si conclude dopo 7 anni e mezzo l’esperienza dell’occupazione abitativa alle Casette di San Polino iniziata il 25 aprile 2013, con il trasferimento di tutti gli occupanti alla Casa Marcolini-Facella di via delle Grazzine 14 a #Brescia.

Consideriamo questo passaggio una importante, seppur parziale, vittoria della lotta per la casa: importante perché la qualità dell’abitare e della vita di queste persone migliorerà notevolmente; parziale perché rappresenta ancora una transizione verso un alloggio vero e proprio.

Le precedenti esperienze di occupazione dell’Albergo Alabarda e Hotel di Via Corsica ci mostrano che indietro non si torna e che molte delle famiglie e degli ex occupanti di quelle strutture ora vivono in appartamenti dell’Aler o in case reperite sul mercato privato.

L’occupazione abitativa per necessità dunque paga e permette di ottenere risultati concreti, non lasciando le persone sulla strada ed essendo uno strumento di lotta per garantire il diritto alla casa. In questo senso siamo disposti a praticarla nuovamente se le istituzioni non daranno una risposta a chi sarà sfrattato per morosità incolpevole nei prossimi mesi a causa della crisi da pandemia.

Riteniamo infatti una follia che al momento non sia stata decisa a livello politico nazionale una nuova sospensione dell’esecuzione degli sfratti che dal 1 gennaio, ancora in piena emergenza sanitaria, potranno riprendere. Chiediamo quindi una moratoria fino al termine della pandemia per garantire il diritto alla salute per tutti, perché senza casa non c’è neanche possibilità di cura.

NESSUNA CASA SENZA PERSONE, NESSUNA PERSONA SENZA CASA!

30 dicembre 2020 Dal 19 dicembre tutti e tutte gli occupanti delle Casette di Via Gatti a Sanpolino a Brescia sono stati trasferiti nella nuova struttura per l’emergenza abitativa trovata dall’assessore Marco Fenaroli, la Casa Marcolini-Facella di via delle Grazzine (zona via Oberdan-Porta Trento); in questo modo veniva soddisfatta la condizione posta dall’Associazione Diritti per tutti che nessuno finisse in strada. L’edificio risponde anche ad un’altra delle richieste ovvero che ci fosse un miglioramento qualitativo delle condizioni dell’abitare; ce lo confermano le interviste con le quali Radio onda d’urto dà voce alle donne e agli uomini che hanno vissuto l’esperienza di occupazione delle Casette e che non sono stati presi neanche in considerazione dalla stampa locale. Ad introdurle un’intervista con Sandro Scarso, attivista dell’Associazione Diritti per tutti e operatore della Cooperativa Scalabrini-Bonomelli che gestisce la Casa Marcolini-Facella. Le interviste nel link qui sotto nel primo commento