Cologne 22 luglio 2010. Poteva essere una pessima mattinata, quella odierna, per un giovane lavoratore edile di origine marocchina e per sua moglie, perche’ rischiavano di finire in mezzo alla strada: l’ufficiale giudiziario, che si presentava per il secondo accesso, avrebbe dovuto eseguire lo sfratto in quanto il giovane un anno fa era licenziato dall’impresa edile per la quale lavorava a causa della crisi e non era piu’ riuscito a pagare l’affitto Cosi’ non e’ stato pero’ perche’ anche questa mattina e’ scattata la solidarieta’ di alcune decine (oltre una trentina) di persone che vivono la stessa situazione e di attivisti del Comitato contro gli sfratti e dell’Associazione Diritti per tutti che hanno bloccato l’esecuzione dello sfratto, rinviato al prossimo 15 settembre. Da segnalare che la moglie sta effettuando il periodo di prova in un’azienda della zona e quindi se l’assunzione andra’ a buon fine il nucleo famigliare potra’ ridisporre di un reddito per ricontrattare un nuovo contratto di affitto e sospendere lo sfratto. Domani mattina il Comitato sara’ presente in via degli Artigiani, a Brescia, per impedire lo sfratto di una famiglia con due bambini di 3 anni e 4 mesi che abita in una delle palazzine di proprieta’ di Gnutti-Di Mezza, poi lunedi’ sera, 26 luglio, alle ore 20 ci sara’ l’assemblea generale per programmare le iniziative per bloccare gli sfratti nella prossima settimana, prima della tregua di agosto quando gli ufficiali giudiziari saranno in ferie.
corrispondenza di radio onda d’urto