Picchetto antisfratto dell ‘Associazione Diritti per tutti e del Collettivo gardesano autonomo oggi pomeriggio a Paitone, ottenuto rinvio al 3 febbraio 2015 per la famiglia di Omar, muratore licenziato con 2 figli minorenni e al 27 febbraio per la famiglia di Ismail con tre bambini, uno invalido, artigiano con lavori saltuari. In mattinata picchetto e rinvio dello sfratto anche a Bargnano di Corzano, nella bassa bresciana.
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Sfratti sventati a Castenedolo e Travagliato
Picchetto questa mattina a Castenedolo a casa della famiglia di Sefedin, padre, madre e 5 figli: il più piccolo 1 anno e mezzo, la più grande 16.
Sefedin è disoccupato: dopo tanti anni di lavoro in una fabbrica del settore plastico di Flero nel 2012 il licenziamento di tutti gli operai per il trasferimento dell’azienda: cassa integrazione straordinaria, indennità di disoccupazione e poi la morosità incolpevole e lo sfratto. Il picchetto dell’Associazione Diritti per tutti ha ottenuto il rinvio al 23 gennaio, periodo necessario per aprire la trattativa col comune. A Travagliato invece è stato sventato il tentativo proditorio di eseguire uno sfratto al primo accesso, non comunicato, dell’ufficiale giudiziario. I proprietari hanno minacciato la moglie incinta, presente in casa col bambino, e hanno insistito per l’esecuzione che è stata scongiurata dall’arrivo del marito Aziz e di alcuni solidali.
Atef e famiglia restano in casa a Odolo.
Picchetto dell’Associazione questa mattina a Odolo, in azione gli attivisti del gruppo provincia est-Valsabbia, per bloccare lo sfratto ai danni della famiglia di Atef, operaio con moglie e 4 figli licenziato nel 2012 da una azienda della zona per la crisi. L’esecuzione è stata rinviata al 13 gennaio. Un altro sfratto a Orzinuovi, sempre di una famiglia dell’Associazione, è stato rinviato a dopo l’Epifania.
Grande corteo per i diritti, contro il razzismo istituzionale e contro gli sfratti a Brescia
Vi riportiamo la cronaca e le corrispondenze con interviste realizzate da Radio onda d’urto alla manifestazione di ieri dove sono stati presenti anche tantissimi migranti e antirazzisti dell’Associazione Diritti per tutti, sia in testa nello spezzone unitario sia nello spezzone contro gli sfratti ed il diritto alla casa.
Permesso per tutti, no agli sfratti, no alla Bossi-Fini, contro il razzismo e le discriminazioni, lo sfruttamento, la mancanza di politiche abitative, le politiche di austerità e precarizzazione che colpiscono in maniera indiscriminata migranti e “nativi”.
Presentazione della manifestazione dei migranti e antirazzisti di sabato 29 novembre a Brescia
Questo pomeriggio presso gli studi di Radio onda d’urto, l’Associazione Diritti per tutti, il Coordinamento immigrati CGIL e Cross Point hanno presentato la manifestazione del prossimo sabato 29 novembre con partenza alle ore 15 da Piazza Loggia a Brescia.
ascolta gli interventi sul sito di Radio onda d’urto: http://www.radiondadurto.org/2014/11/21/sabato-29-novembre-manifestazione-h-15-piazza-loggia-brescia-permesso-subito/
Picchetti antisfratto a Lonato del Garda
Oltre quaranta attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Collettivo gardesano autonomo hanno bloccato due sfratti a Lonato del Garda nei confronti di famiglie con bambini, vittime della morosità incolpevole. I picchetti hanno ottenuto due lunghi rinvii al 10 febbraio.
Pestaggio e insulti razzisti nella caserma della Polizia locale di Rezzato
Ibra Dieng è un senegalese di 29 anni che fa il venditore ambulante, tra l’altro con una regolare autorizzazione per il commercio itinerante. Il 13 novembre, come quasi tutti i giorni, stava lavorando nel piazzale del Bricoman di Rezzato, nell’hinterland bresciano, dove è conosciuto e benvoluto dai molti clienti che si fanno aiutare a caricare le macchine in cambio di una monetina o che gli comprano un braccialettino; ad un certo punto ha avvicinato e salutato un uomo italiano che non gradendo la sua presenza gli ha risposto con insulti ad alta voce. A poca distanza c’era una pattuglia della polizia locale di Rezzato che è intervenuta chiedendo a Ibra di andare con loro in caserma. Qui al ragazzo senegalese sono stati rivolti insulti ed offese, anche di matrice razzista del tipo: “Sei un rompicoglioni, negro di merda!”. Alle sua richiesta di smettere di insultarlo un commissario della polizia locale, poi identificato come Bonizzardi Giancarlo gli ha tirato un calcio nella zona genitale, mentre altri due agenti, tra cui Iannello Vincenzo, lo colpivano con schiaffi al volto e pugni sulla nuca quando si è accasciato sulla seggiola.
Ring per tutti, domenica solidale alla palestra antirazzista
Palestra popolare antirazzista e Associazione Diritti per tutti organizzano: “RING PER TUTTI” un pomeriggio di sport, aggregazione e solidarietà alla palestra di Via Nullo 12 a Brescia domenica 23 novembre.
Dalle ore 16,30 stage di Kick boxing per bambini con il maestro Jad e stage di Muay Thai per ragazzi e adulti con il maestro Stefano; gli stages sono gratuiti e aperti a principianti e avanzati.
Dalle ore 19 “SAPORI DAL MONDO”cena solidale con i piatti tradizionali di vari paesi.
Manuela, una di noi…
Conoscevamo Manuela, la ragazza che ieri sera ha perso la vita travolta dal treno a Brescia, e sua madre. Le abbiamo conosciute perchè hanno partecipato alla lotta per il diritto alla casa, loro che avevano l’appartamento all’asta perchè non erano più riuscite a pagare il mutuo; abbiamo visto Manuela l’ultima volta al picchetto a Ghedi, dove insieme a sua madre ed a tanti altri difendeva dallo sfratto la famiglia della sua amica e compagna di classe Dior, che ieri sera era con lei e che ha cercato disperatamente di rianimarla dopo il tragico incidente. La ricordiamo sorridente e piena di vitalità, di voglia di acquisire la cittadinanza italiana che ha poi ottenuto solo poche settimane fa. L’Associazione Diritti per tutti è vicina alla madre di Manuela nel suo dolore inconfortabile e abbraccia Dior che è stata accanto alla sua cara amica fino all’ultimo.
La famiglia del muratore Yuri resta in casa
Yuri ha fatto il muratore per 8 anni in una impresa edile che tre anni fa è fallita licenziando i lavoratori. Ha pagato l’affitto fino a quando ha potuto, ricorrendo ai risparmi, poi da un anno è finito nella spirale della morosità incolpevole ed è stato sfrattato. Adesso la sua famiglia, con due bambini di 7 e 4 anni, sopravvive perchè la moglie riesce a fare qualche ora di lavoro alla settimana come colf. Questa mattina la proprietaria dell’appartamento di via Zamboni in città, che aveva rifiutato il progetto contenimento sfratti del Comune di Brescia, voleva sbatterli fuori di casa: ha trovato un picchetto di solidali dell’Associazione Diritti per tutti e del comitato. Lo sfratto è stato rinviato al 5 marzo, la famiglia resta in casa.