Inverno “caldo” contro gli sfratti e i pignoramenti: 58 picchetti da fine ottobre!

13 aprile – Ora vorrebbero sfrattare anche di sabato! Stamattina a Castelmella un picchetto di Diritti per tutti ha bloccato l’esecuzione contro una famiglia con tre figli di 15, 11 e 8 anni, nati e scolarizzati in Italia. Il padre era operaio metalmeccanico ma tre anni ha perso il lavoro. La mamma è infermiera in una clinica ma il suo stipendio di 1200 euro è pignorato per un finanziamento che avevano chiesto per acquistare l’auto. Così non riescono più a pagare l’affitto di 600 euro ed ora stanno aspettando la graduatoria delle case popolari. Lo sfratto è stato rinviato al 5 settembre.
Martedì 16 aprile ore 16,30 presidio davanti alla Prefettura di Brescia in Piazza Paolo VI (già Piazza Duomo).
Giovedì 18 aprile grande picchetto a Cologne alle ore 8 invia Mazzotti 5.

11 aprile – Anche per oggi nessuno in strada. Le 3 famiglie sotto sfratto questa mattina restano in casa grazie ai picchetti di Associazione Diritti per tutti e csa CSA Magazzino47. Tutti i nuclei famigliari, di Via Fisogni, via Monte Ortigara e via delle Grazie hanno bambini piccoli. Nell’ ultimo caso è intervenuta la polizia per l’esecuzione dello sfratto contro una famiglia di origine indiana con 4 minori ma ha trovato un muro popolare e meticcio che ha ottenuto un altro rinvio al 6 giugno. Presente accanto ai cittadini del suo quartiere che rischiavano lo sfratto anche il presidente del quartiere Centro storico Nord-Carmine, Francesco Catalano.
Settimana prossima il 16 aprile presidio stop sfratti davanti alla Prefettura alle ore 16,30 e picchetto di massa e antifascista giovedì 18 aprile alle ore 8,30 a Cologne dove Forza nuova ha annunciato la sua presenza al servizio della proprietà che ha acquistato per due soldi la casa che è stata pignorata ad un muratore che aveva perso il lavoro per la crisi dell’ edilizia.

9 aprile – Due picchetti anche stamattina a Brescia in via Trento e a Capriolo in via Monte: in entrambi i casi erano coinvolte per morosità incolpevole due famiglie con bambini, 3 in città e due con una bimba invalida nel paese franciacortino. Diritti per tutti in entrambe le situazioni ha bloccato gli sfratti e ottenuto rinvii ad agosto e settembre.

8 aprile – Diritti per tutti in campo anche questa mattina in due situazioni molto differenti: A Brescia in via Pagani un picchetto ha bloccato lo sfratto della famiglia di Singh, un bracciante indiano con moglie e due figli tra cui un minore che lavora con un contratto precario a tempo determinato. Il padre aveva perso il lavoro e non aveva più potuto pagare l’affitto. La famiglia sta aspettando la graduatoria dell’Aler per ottenere l’assegnazione di una casa popolare. A Palazzolo invece abbiamo tenuto un presidio con conferenza stampa alla villa pignorata di un anziano imprenditore, il sig Vittorio. L’azienda dell’ottantaduenne è fallita e la villa dove abitava col figlio di 52 anni è stata venduta dalla banca ad una immobiliare legata allo stesso istituto bancario: giovedì scorso sono intervenute 10 pattuglie dei carabinieri per mandarli fuori di casa e l’unica offerta che è stata fatta all’anziano è stata quella di andare in una struttura di accoglienza lasciando in strada il figlio che tra l’altro lo assiste, essendo il sig Vittorio malato di tumore. Nei giorni scorsi i due sono rientrati nella villa di famiglia, non potendo più vivere in giro, ospiti di qui e di là. L’Associazione Diritti per tutti , chiamata dalla famiglia, è intervenuta per richiedere un tavolo in Prefettura e per ribadire che non ci deve essere un intervento con la forza contro un anziano malato che chiede un posto dove stare senza doversi separare dal figlio. Anche oggi assenti i sostenitori del “prima gli italiani”, primi solo a fomentare odio e contrapposizione tra italiani e migranti e ad accusare Diritti per tutti di occuparsi solo dei diritti degli immigrati: anche oggi si è visto com’è la realtà

28 marzo – Due sfratti bloccati anche stamattina dall’ Associazione Diritti per tutti: a Rezzato picchetto in difesa di Sanela e della sua famiglia con 5 figli, 3 minori. Ottenuto un rinvio al 5 settembre. Nel quartiere bresciano di San Polo invece rinvio al 25 luglio per la famiglia di Matar: rimasti senza lavoro non hanno potuto pagare per diversi mesi l’affitto all’ Aler che ha avviato lo sfratto e non lo annulla anche se gli inquilini hanno ripreso a pagare, avendo trovato una nuova occupazione.

27 marzo#Presidio dell’Associazione Diritti per tutti e del CSA Magazzino47 al #TAR di #Brescia contro il presidente del Tribunale #Politi che aveva definito i diritti fondamentali delle persone migranti “una penosa litania” e secondo cui la legge deve tutelare prioritariamente i “cittadini italiani nati da genitori italiani”.
Durante l’iniziativa conferenza stampa di presentazione della #Manifestazione contro la #LeggeSalvini e per i diritti delle persone il prossimo 4 maggio a Brescia.
Qui l’articolo e l’audio della conferenza stampa —> http://www.radiondadurto.org/…/brescia-presidio-al-tar-con…/

21 marzo – Un’ intensa mattinata antisfratti per Diritti per tutti e Magazzino 47 con 4 picchetti, 3 a Brescia e uno a Isorella nella bassa. Molto diversificate le situazioni: in Vicolo Disciplina una donna di origine marocchina; in via Bagnadore a Campo Fera, in un alloggio Aler, lo sfratto per morosità incolpevole era contro una famiglia con bambini di ex profughi della guerra del Kosovo, in Italia da circa 20 anni dove ha ottenuto la cittadinanza; in via Frigerio invece al bresciano Fabrizio è stato pignorato l’appartamento ereditato dal padre e acquistato all’ asta da un costruttore che vuol fare una speculazione immobiliare; infine, a Isorella si tratta di una casa venduta all’ asta in cui abita una famiglia marocchina in affitto dal vecchio proprietario che l’aveva comprata col mutuo e che poi era stata pignorata dalla banca. Storie diverse, tutte contrassegnate dal bisogno di casa e dalla lotta per l’affermazione del diritto all’ abitare. Nessuno senza casa!

18 marzo – Diritti per tutti ha bloccato uno sfratto questa mattina nel quartiere popolare e pluriculturale di via Corsica, nella casa dove abitano Sarah, con il suo bimbo di un anno ed il compagno. L ‘esecuzione è stata rinviata all’ 11 luglio ed il caso sarà portato al tavolo in Prefettura perché col solo stipendio del compagno di Sarah, 400 euro per lavori di pulizia, sarà impossibile trovare un’altra abitazione sul mercato.

14 marzo – Folto picchetto di Diritti per tutti e del Magazzino 47 questa mattina in contrada del Carmine a Brescia per impedire lo sfratto in una casa popolare dell’ Aler contro la famiglia di origine bengalese di Mollah, con figli di di 4, 11 e 16 anni. In italia dal 1993 Mollah faceva il saldatore. Licenziato per la crisi da anni yrova solo lavori in nero o precari. Presente stamattina anche il presidente del Consiglio di quartiere Francesco Catalano.

11 marzo – Diritti per tutti ha organizzato questa mattina un picchetto a Chiari contro lo sfratto ai danni di una famiglia composta da 5 persone di cui una minore di 14 anni. I figli sono studenti e il padre ha lavorato nel settore dell’edilizia per 20 anni, perdendo il posto a causa della crisi. Senza salario non aveva più potuto pagare le rate del mutuo e l’abitazione è stata pignorata dalla banca e venduta all’ asta. L’esecuzione è stata rinviata al primo agosto.

7 Marzo – Sfratto BLOCCATO A DESENZANO! Ancora picchetti #antisfratto a #Desenzano. Questa mattina siamo intervenuti per difendere Claudio e William, entrambi lavoratori precari, che tra disoccupazione e salari minimi non sono in grado di sostenere un affitto. Dai servizi sociali hanno ricevuto alcune forme di sostegno, ma niente di più rispetto a delle semplici misure tampone. Come sempre manca una soluzione abitativa per chi si trova a vivere l’incubo dello sfratto.
Bloccata un’esecuzione anche a #Brescia, nonostante l’autorizzazione dell’uso della forza pubblica.

7 marzo – La Prefettura di Brescia aveva concesso per questa mattina il supporto della polizia per eseguire lo sfratto della famiglia di Sellim: genitori, il papà cardiopatico operato al cuore solo 3 mesi fa, e il figlio con moglie e 3 bambini. Il comune di Brescia aveva chiesto un nuovo rinvio in attesa della definizione della nuova graduatoria Aler per le case popolari, ma il proprietario dell’ appartamento, uno dei tanti in suo possesso, non ne ha voluto sapere: esigeva il rilascio per oggi, come ha ripetuto più volte il suo avvocato. Il muro popolare dell’ Associazione Diritti per tutti ha però impedito che venisse compiuto questo misfatto, bloccando l’esecuzione e ottenendo un rinvio al 23 maggio. Anche per oggi chi lotta non finisce in mezzo alla strada!

1 marzo – Alcune centinaia di persone hanno partecipato al presidio che si è trasformato in corteo, organizzato dall’Associazione Diritti per tutti e dal Magazzino 47, con la presenza della comunità senegalese, pakistana, nordafricana. Sono confluiti in questo presidio anche i partecipanti all’appuntamento settimanale della Rete Restiamo umani di Brescia. E’ solo l’inizio!

27 febbraio – Diritti per tutti in azione questa mattina per difendere dallo sfratto una famiglia di Ospitaletto con 3 figli piccoli. Il padre aveva acquistato la casa col mutuo ma poi nel 2009 aveva perso il lavoro e la banca gli ha pignorato e venduto all’ asta l’appartamento. Ora ha ritrovato un posto come operaio in fonderia e sta cercando un’ altra abitazione. L’ esecuzione è stata rinviata al 30 maggio.

26 febbraio – Ennesimo picchetto antisfratto oggi a Brescia in via Montenero di Diritti per tutti. L ‘esecuzione contro la famiglia di Silva, con tre bambini tra cui un neonato, è stata rinviata al 4 luglio.

21 febbraio – Diritti per tutti in azione questa mattina a Brescia con due picchetti per impedire gli sfratti di una famiglia italo-egiziana con 3 bambini tra cui un neonato a Casazza e di una giovane coppia senegalese con un bimbo di due anni in via Rose. Nel pomeriggio Bloccato nel pomeriggio anche il provocatorio tentativo  di sfrattare a sorpresa, mentre non era in casa, la famiglia senegalese

19 febbraio – Ieri nuovo picchetto antisfratto a Brescia in via Corsica 130 e oggi il trasferimento di 17 occupanti delle Casette di via Gatti in un’ala dell’istituto Franciscanum di via Spalto san Marco: una nuova importante tappa di avvicinamento verso una stabilizzazione abitativa dignitosa per chi ha intrapreso il percorso delle occupazioni per necessità, per soddisfare il fondamentale bisogno/diritto alla casa. Valutazioni politiche e interviste ad alcuni degli occupanti all’ ingresso nella nuova sistemazione abitativa sul sito www.radiondadurto.org

14 febbraio -LA FAMIGLIA DI LAILA NON ESCE DI CASA! Siamo intervenuti questa mattina a #Saló per bloccare lo sfratto di Laila, madre con due bambini a carico, alle prese da tempo con la precarietá di lavori stagionali. Rinvio a giugno.
Inoltre anche la famiglia di Hassane di #Vobarno rimarrá a casa fino all’inizio dell’estate. Tutto questo grazie all’intervento del Movimento di Lotta per la Casa.

7 febbraio – Doppio picchetto antisfratto oggi a Brescia. Diritti per tutti e Magazzino 47 hanno bloccato due esecuzioni: in via Gioberti contro la famiglia con due bambini di Odige, magazziniere che aveva perso il lavoro e solo da poco ha trovato una nuova occupazione in un centro di smistamento di un grande supermercato e in via San Giovanni Bosco, contro Fabio, operaio di origine pugliese, che ha perso il reddito perché non gli hanno rinnovato il contratto di lavoro precario.

31 gennaio – Diritti per tutti questa mattina ha bloccato a Brescia, in via Benedetto Marcello, nella zona di Viale Piave, lo sfratto contro la famiglia di Gulam con tre bambini e la moglie incinta. L ‘appartamento dove vivono è stato pignorato dalla banca ed è stato comprato all’asta da una società immobiliare senza neanche visionare l’alloggio: l’ha comprato per una pura speculazione immobiliare senza interessarsi del fatto che dentro ci vivono 5 persone, di cui 3 bambini. Oggi però la famiglia di Gulam non era sola e l’esecuzione è stata rinviata. Senza una casa alternativa questi esseri umani non usciranno perchè impediremo che finiscano per strada!

24 gennaio -SFRATTO BLOCCATO OGGI A VILLANUOVA! Si è conclusa oggi la vicenda di Muhammad, padre pakistano in Italia da 20 anni con la moglie ed una figlia di 10 anni. L’anno scorso, dopo due picchetti, si era arrivati ad un accordo per il quale il comune si era impegnato a pagare l’affitto per mesi, il che avrebbe permesso alla famiglia di Muhammad di entrare in una casa Aler. La procedura di sfratto è stata riaperta nei mesi scorsi dopo che la casa in cui abitavano è stata pignorata al proprietario. Ma Muhammad da ieri ha le chiavi della nuova casa Aler ed il picchetto di Diritti per tutti e #CGA si è concluso con un breve rinvio che permetterà alla famiglia di cercare i mobili e sistemare gli allacci delle utenze nella nuova casa! LA CASA È UN DIRITTO!!

21 gennaio – Picchetto antisfratto questa mattina a Brescia nel quartiere Urago. Diritti per tutti ha bloccato l’esecuzione contro Awa ed i suoi figli di 15, 12 e 8 anni. Il marito della donna di origine senegalese ha perso il lavoro, poi si è ammalato ed è tornato in Africa. I lavoretti precari fatti dalla donna bastano solo a sfamare i figli. La famiglia è in attesa della graduatoria per le case popolari. Il picchetto ha ottenuto un rinvio al 28 marzo.

17 gennaio – A Cologne in Franciacorta questa mattina è stato bloccato uno sfratto contro una famiglia vittima del pignoramento dell’ appartamento da parte della banca. Il papà muratore, dopo aver pagato 13 anni di mutuo è stato licenziato per il fallimento della impresa. Ora lavora, sempre nell’ edilizia, ma con contratti precari a chiamata. Diritti per tutti e Magazzino 47 hanno impedito l’esecuzione ottenendo un rinvio al 14 marzo

6 gennaio – Diritti per tutti ha bloccato oggi uno sfratto per pignoramento immobiliare nel quartiere Casazza a Brescia. La famiglia di Muhammad aveva comprato l’appartamento accendendo un mutuo, il papà lavorava come operaio metalmeccanico in una ditta di Collebeato fino al suo fallimento, poi non è riuscito più a pagare le rate e la banca ha pignorato la casa e l’ha venduta all’asta. Nell’abitazione oltre ai genitori con due minori, abita anche un’altra figlia di 27 anni col marito ed un neonato di 7 mesi. L’ esecuzione è stata rinviata all’11 aprile in attesa della graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare.

10 gennaio – Un grande picchetto blocca lo sfratto a Castelcovati. Rinvii ottenuti anche a Sarezzo e a Brescia in via Vaiarini e in via Benedetto Marcello. Risolta invece la situazione per la famiglia di via San Rocchino che si è trasferita a Milano per esigenze di lavoro.

8 gennaio 2019 – Riprendono dopo la pausa natalizia i picchetti antisfratto dell’ Associazione Diritti per tutti in provincia di Brescia: a Calvisano questa mattina sono state bloccate tre esecuzioni nella stessa strada, in via Stazione 74 e 76, in un condominio la cui proprietà è una immobiliare. Le tre famiglie sotto sfratto, con bambini piccoli, sono tutte vittime della morosità incolpevole ed hanno ottenuto un rinvio al 9 maggio. Per il prossimo 10 gennaio l’intero Movimento di lotta per la casa di Brescia indice una giornata di mobilitazione generale e straordinaria per organizzare picchetti a Brescia, Sarezzo e Castelcovati in quanto gli sfratti saranno eseguiti con il supporto delle forze dell’ordine. Per partecipare ai picchetti contattare su facebook l’associazione Diritti per tutti o il Magazzino 47.

20 dicembre – Un picchetto di Diritti per tutti a Lodrino, in Valtrompia, ha bloccato uno sfratto e impedito che una mamma con 4 bambini-e piccolissimi finisse per strada. La famiglia non ha potuto fare la residenza e quindi nessun comune vuole intervenire per la loro tutela. Ottenuto anche un incontro presso il comune di Lodrino per gennaio.

14 dicembre -Il movimento di lotta per la casa di #Brescia abbraccia compagne e compagni di lotta che oggi, a #Milano e a #Cosenza, sono stati colpiti da pesanti operazioni repressive: poliziesche, giudiziarie e anche mediatiche.

Nove attiviste-i del Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio. di Milano sono ai domiciliari (75 in totale gli inquisiti), sedici invece del Comitato Prendocasa Cosenza hanno ricevuto l’avviso di chiusura indagini, con tanto di nomi e cognomi sbattuti in pasto ai media mainstream.
In entrambi i casi viene utilizzata la pesantissima quanto surreale accusa “di associazione a delinquere”, ponendo in futuro in tribunale (ma già oggi, tramite i media mainstream, nelle fauci dell’opinione pubblica di un paese passato, come fotografava il Censis pochi giorni fa, dal rancore alla cattiveria sociale, dall’assalto al cielo alla difesa di ipotetiche quanto illusorie “trincee” identitarie) sullo stesso piano chi si autorganizza per praticare concretamente e collettivamente un diritto, quello all’abitare degno, alla criminalità organizzata.
Lo schema che si vuole fare passare è chiaro. Chi lotta, chi si organizza, chi non china il capo è un delinquente.
E’ uno schema che dobbiamo respingere, in tutta Italia, e non solo.
A Brescia conosciamo bene questo schema, al pari del tentativo di normalizzare il conflitto nelle aule di tribunale o aggredendo economicamente attiviste e attivisti tra multe, sanzioni e decreti penali, o attraverso provvedimenti amministrativi pesantissimi, come i fogli di via. Sono circa duecento le persone imputate in qualche provvedimento penale, civile o amministrativo, per avere partecipato a un picchetto, un’occupazione, una manifestazione, un’iniziativa di lotta.
L’unica risposta è la lotta.
Autorganizzata, coordinata, generosa e combattiva.
A fianco di compagne e compagni di Milano, Cosenza e di ogni altro luogo del mondo.
Movimento di lotta per la casa Brescia! ( Associazione Diritti per tutti, CSA Magazzino47, Collettivo Gardesano Autonomo)

13 dicembre – Diritti per tutti questa mattina ha bloccato uno sfratto a Brescia in via San Rocchino. Il picchetto è durato più di 5 ore perchè il proprietario, che possiede molti appartamenti, ha lungamente insistito con la polizia affinchè ci fosse l’esecuzione. Alla fine la famiglia di Latifa con tre figli, due ragazze maggiorenni ed un ragazzino di 14 anni, ha ottenuto un rinvio fino al 10 di gennaio ma soprattutto un nuovo tavolo in Prefettura per valutare il caso e trovare una soluzione. La mamma, commerciante di tessuti, ha avuto una diminuzione del reddito per un calo del lavoro in quest’ultimo anno.
Con questa azione di lotta contro uno sfratto esprimiamo la nostra solidarietà al Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio. e a Prendocasa Cosenza sotto attacco a Milano e Cosenza per aver garantito il diritto alla casa a centinaia di persone e famiglie che le istituzioni avrebbero lasciato per strada.

12 dicembre – Picchetto di Diritti per tutti questa mattina a Brescia in via Cipro. Astou è stata lasciata dal marito senza reddito ed ora sta cercando lavoro. Non ha però potuto pagare l’affitto e sfamare i tre figli che vanno a scuola; per questo ha ricevuto lo sfratto per morosità incolpevole. Oggi l’esecuzione è stata bloccata e rinviata al prossimo maggio. Nessuna persona viene lasciata sola!

6 dicembre – Un bel picchetto antisfratto di Diritti per tutti questa mattina a Brescia in Contrada Santa Chiara in difesa di Mina e delle sue due bambine. Ottenuto un rinvio al 7 febbraio in modo da trovare una sistemazione abitativa alternativa.

29 novembre – Eravamo in tanti questa mattina in via Frigerio a Brescia per difendere Fabrizio, un anziano bresciano la cui casa è stata pignorata, venduta all’asta e acquistata da una ricca società immobiliare senza scrupoli. Eravamo donne e uomini, italiani e migranti: per affermare il diritto alla casa per Fabrizio e per tutti; per dire basta a sfratti e pignoramenti. Uniti e determinati siamo forti e nessun decreto Salvini ci fermerà!

27 novembre – Diritti per tutti ha bloccato questa mattina a San Zeno, comune dell’ hinterland di Brescia, lo sfratto contro la famiglia di un operaio del Bangladesh con moglie e due bambine, una disabile. Il papà era stato licenziato per la crisi ma ora ha trovato un nuovo lavoro e sta cercando una nuova abitazione. Ottenuto un rinvio al 31 gennaio 2019.

22 novembre – Grande giornata di lotta contro gli sfratti con tre picchetti in città, a Brescia, di Diritti per tutti e Magazzino 47. Diverse decine di attivisti-e hanno bloccato le esecuzioni in via Marconi contro una famiglia pachistana con tre bambini, in via Manzoni contro un operaio di fonderia licenziato per fallimento dell’ azienda e in via Robusti ai danni di una famiglia senegalese con 3 figlie che abitano in un alloggio Aler e che hanno ripreso a pagare l’affitto dopo che la madre ha trovato lavoro come addetta alle pulizie in un Hotel. Tutti gli sfratti sono stati impediti e rinviati al 28 febbraio e al 28 marzo.

19 novembre – Picchetto di Diritti per tutti in via Milano a Brescia per bloccare lo sfratto contro Nadia e la sua bambina. La casa in cui abitano ha bisogno di manutenzione perché piove dal tetto e il grande proprietario dell’ appartamento si è rifiutato di intervenire dicendole di andarsene se non le piace l’alloggio. Così Nadia, operaia metalmeccanica, ha dovuto sistemare da sola e per il non pagamento di pochi mesi di affitto il proprietario, che è un industriale, le ha fatto lo sfratto. L’esecuzione è stata rinviata all’ 8 aprile.

16 novembre – Ieri picchetti antisfratto a Brescia, in via Corsica 129 e 133 e in provincia a Montichiari. Domani, sabato 17 novembre, giornata di mobilitazione antirazzista al Carmine di Brescia in via San Faustino: dalle ore 11,30 pranzo interculturale con cibi di tutto il mondo e poi prosegue la mobilitazione per dire no a Forza nuova che vuole fare un presidio contro gli immigrati

8 novembre – A Brescia, questa mattina, un picchetto di Diritti per tutti e Magazzino 47 e tre sfratti rinviati. In via Piemonte al quartiere Don Bosco è stata bloccata l’esecuzione di un pignoramento immobiliare contro una famiglia di origine pachistana: il loro appartamento è stato venduto all’asta dalla banca perché non erano state pagate le rate del mutuo a causa della perdita del lavoro del padre. Stessa situazione anche in via Quartiere Primo maggio dove c’è stato un altro pignoramento, anche in questo caso ai danni di una famiglia pachistana; infine in via Vaiarini in un condominio dell’ Aler è stato ottenuto un altro lungo rinvio a gennaio. Per questi ultimi due sfratti è stato sufficiente un monitoraggio senza picchetto.

6 novembre – Occupanti, solidali, attivisti-e del Movimento di lotta per la casa di Brescia e provincia salutano l’Hotel occupato di via Corsica, grazie al quale tante persone, italiane e migranti, hanno avuto una casa in questi 5 anni e mezzo. Ora si sono aperte sistemazioni abitative migliori e presto arriveranno anche le chiavi delle case popolari. La lotta vince: case per tutti! Arrivederci Hotel…

2 novembre – Oggi a #Rovato un picchetto dell’ Associazione Diritti per Tutti ha bloccato la visita di possibili acquirenti dell’appartamento di Said che a causa della perdita del lavoro non è più riuscito a pagare le rate del mutuo e vede la sua casa venir pignorata. Ora la casa andrà in asta per essere venduta. Said, sua moglie e le loro tre bambine non saranno sole.
Noi ricordiamo che chi compra case abitate compra anche la resistenza delle famiglie.

30 ottobre – Mattinata di mobilitazione antisfratti di Diritti per tutti a Brescia: due picchetti si sono svolti rispettivamente a Fiumicello e in Via Triumplina, in entrambi i casi è stato ottenuto un rinvio. A Fiumicello interessata una famiglia che abita in un condominio popolare della Congrega, che sarà coinvolto nel progetto riguardante la zona di via Milano, denominato: “Oltre la strada”. Sulla Triumplina invece era sotto sfratto un nucleo di origine senegalese.

26 ottobre – Picchetto di Diritti per tutti questa mattina a Rezzato, comune nell’hinterland est di Brescia. È stato bloccato lo sfratto ai danni di una famiglia composta dalla mamma e da 5 figli, dai 20 ai 5 anni. La madre lavora in una pizzeria del paese, ma non a tempo pieno e non riesce più a pagare l’affitto. L’esecuzione è stata impedita e rinviata al 22 novembre.

25 ottobre -La repressione non ferma la lotta per il diritto alla casa. Sono stati accusati e processati per aver occupato nel novembre 2012 l’ex Hotel Sirio di Brescia, per dare un tetto a chi dormiva sui treni o all’addiaccio negli immobili abbandonati, e per un’occupazione dimostrativa, durata circa 24 ore, dell’ex Poliambulanza in via Tartaglia: oggi il tribunale ha condannato 4 attivisti e attiviste, tre del centro sociale Magazzino 47 e di Diritti per tutti a sei e a cinque mesi. Nell’ Hotel Sirio trovarono riparo una ventina di persone, italiane e migrante tra cui una coppia con un neonato. A distanza di 6 anni dallo sgombero, l’ex alberghetto a ore del quartiere popolare e interculturale del centro storico di Brescia versa ancora in stato di degrado e totalmente inutilizzato. Ma denunce, processi e condanne, diverse decine in questi anni, non fermano la lotta contro sfratti, sgomberi e pignoramenti. Proprio mentre nell’aula del Palagiustizia veniva letta la sentenza, due picchetti di Diritti per tutti e Magazzino 47 bloccavano altrettanti sfratti per morosità incolpevole, permettendo a due famiglie con minori di avere un rinvio che servirà per il passaggio da casa a casa.